Il signor Lorenzo Pastore, gestore della Cooperativa Sociale Fader, che gestisce il Centro Ricreativo Comunale di Abano Terme è stato denunciato ai Carabinieri con l’accusa di razzismo e multato con una sanzione amministrativa, perché per ben due volte si era rifiutato di servire un caffè a dei clienti nordafricani.
Nel giorno di Pasqua, infatti, un signore di origini marocchine si è presentato nel locale per consumare un caffè, ma si è visto opporre un rifiuto da parte della barista in servizio. La quale per dimostrare come stavano le cose, ha pure contattato il gestore del bar. Era stato lui, infatti, a imporre ai dipendenti di non servire consumazioni ai nordafricani a causa di una lite particolarmente accesa avvenuta la sera prima e che avva avuto come protagonisti tre giovani magrebini.
Pensando che si trattasse di uno scherzo, il cliente si è allontanato dal bar senza protestare, per poi farvi ritorno nel pomeriggio insieme a tre amici. Di fronte al nuovo rifiuto di un caffè, l'uomo ha chiamato i carabinieri, al quale il gestore ha confermato l'intenzione di non voler servire i clienti nordafricani. Il titolare del bar si è detto esasperato per i continui problemi causati nel locale, frequentato da anziani e famiglie, oltre che da gruppi di immigrati. Per il responsabile del bar è scattata una sanzione amministrativa (la legge, infatti, permette a un esercente di non accogliere le richieste del cliente solo se è visibilmente ubriaco e molesto) e la denuncia per atti di razzismo.
Questa triste e sconcertante vicenda testimonia in modo lampante quanto ancora nella società italiana, non solo persistono forti pregiudizi e stereotipi nei confronti degli immigrati, ma gli stessi sembrano essersi rinfocolati in questi tempi di crisi. Si provi ad immaginare il caso in cui le liti avessero avuto come protagonisti anziché dei magrebini un gruppetto di 20enni padovani (o comunque di italiani). Il gestore del locale avrebbe mai vietato ai suoi dipendenti di servire le consumazioni a tutti i 20enni del paese?
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