Cara Ministra per caso,
leggo che con un paio di giorni di ritardo sullo scoppio del caso da Manuale MinCulPop della chiusura del sito dplmodena.it, che il capro espiatorio (anzi, in tal caso la capra espiatoria), è già pronta, servita calda con le patatine al forno. Trattasi di iniziativa della Segretaria Generale del suo Ministero, tale dottoressa Matilde Mancini. Dunque, vediamo come riporta la sua ennesima retromarcia con grattata il "Blog dei Giornalisti" de "La Stampa:
[...] Letto questo messaggio, su diversi blog si trovano post che puntano il dito contro il ministro Elsa Fornero, per esempio qui e qui, "rea" di aver voluto censurare la Dpl di Modena. Ci sono anche due interrogazioni parlamentari (da parte di Idv e Pd). Mi è sembrato utile chiamarla subito per un rapido chiarimento. Il ministro, che oggi stava lavorando da casa a Torino, era al corrente e mi ha risposto:
"Di questa vicenda ho avuto un'informazione vaga questo scorso sabato di Pasqua e ho subito risposto 'Non ne so niente, mi informo'. Tornando dal fine settimana ho saputo via email che il sito era stato chiuso, ho risposto che non ero informata e ho messo in cc il capo della comunicazione del Ministero del Lavoro e l'addetto stampa.
Quando ho saputo che a decidere la chiusura del sito era stato il nostro segretario generale, la dottoressa Matilde Mancini, le ho chiesto di chiamarmi e sto aspettando di parlarle (...quindi, suppongo che non l'abbia ancora richiamata. O no? NdR).
Perchè non so se il sito in questione abbia fatto qualcosa di grave che non andava - visto che si tratta di un sito istituzionale - oppure no e vorrei capire come stanno le cose prima di esprimermi. Ci tengo a sottolineare che la dottoressa Mancini è una persona molto scrupolosa, non è un cieco burocrate.
Detto questo, nel frattempo ho parlato con Eufranio Massi, il direttore della Dpl di Modena, con cui ho appena concluso una lunga telefonata. Stando da quanto mi dice, lui avrebbe commesso la leggerezza di pubblicare il testo della riforma sul lavoro (scaricandolo dal sito del Sole 24 Ore) prima che fosse ufficiale e quindi prima di noi al Ministero, quando ancora mancavano tutte le firme.
Se così fosse, e se fosse solo questo il motivo per la chiusura del sito, la riterrei una punizione eccessiva per un eccesso di intraprendenza che va bene nei giornali ma un po' meno nelle Istituzioni, ma che non mi sembra talmente grave da giustificare l'oscuramento, per cui chiederei di farlo riaprire. Non solo, ma anzichè oscurarlo, se il sito della Dpl di Modena è davvero così ben fatto lo prenderei come esempio, come modello a cui ispirarsi, e chiederei a Massi di collaborare al nostro sito per migliorarlo. Ma aspetto, e vi chiederei di aspettare, prima di giudicare. Vi farò sapere presto" [...]
Cara ministra, non ci siamo, per un sacco di motivi:
-a) troppo comodo scaricare le colpe sui livelli più bassi. Se la dottoressa Mancini si è comportata bene, lei deve condividerne le decisioni, e magari premiarla; se si è comportata male - su una materia di tale gravità censoria, la deve mandare a casa per giusta causa. O no?
-b) PRETENDO che lei (o la signora Mancini) ordinino immediatamente la chiusura del mio sito, il "Tafanus". Infatti, il mio sito ha pubblicato - guarda caso - il "Testo integrale del ddl lavoro" esattamente il 5 aprile 2010, alle ore 8,00. Quindi ancora prima di quel bandito di Eufranio Massi, al quale appartiene il sito dplmodena.it . Va da se che se è colpevole Eufranio Massi, sono ancor più colpevole io (o almeno colpevole nella stessa misura). Quindi ESIGO che la dottoressa Matilde Mancini ordini la chiusura del mio sito, se non vuole rischiare una querela per omissione di atti d'ufficio. E dovrebbe anche chiedere la chiusura immediata del sito del Sole24Ore online, ed anche quello de "La Stampa", da cui noi abbiamo scaricato il testo del ddl.
-c) Se - viceversa - la tempestiva pubblicazione di tanto atteso documento è stato un atto che configura un premio per l'efficienza di Eufranio Massi, allora le chiederei umilmente di prendere in considerazione la mia candidatura come consulente del suo ministero per il miglioramento del sito. Riprendo le sue parole: "...se il sito della Dpl di Modena è davvero così ben fatto lo prenderei come esempio, come modello a cui ispirarsi, e chiederei a Massi di collaborare al nostro sito per migliorarlo...". Ecco, Signora: se Eugranio Massi (che stimo moltissimo) è meritevole di cotanto premio, non prenderebbe in considerazione l'idea di prendere come consulente il sottoscritto, che questa prova di efficienza l'ha data prima del dplmodena.it ?
Ora lei, signora ministra, si sta infilando in un brutto cunicolo. Brutto quasi come il tunnel Gelmini. Perchè delle due l'una: o Eufranio ha commesso una cosa illegale - o quantomeno inopportuna - e allora lei ha il dovere di cacciarlo dal Ministero, e di premiare la signora Matilde Mancini, che con cotanta sollecitudine ha ordinato (con quale autorità???) la chiusura del sito; oppure bene ha fatto - come credo - Eufranio Massi a fare informazione tempestiva online - e allora deve premiare Massi, e cacciare questa Mancini, oppure trasferirla al MinCulPop. Tertium non datur
Come dice? che il Ministero della Cultura Popolare non esiste? E cosa aspetta a proporne la creazione?
Senza alcuna stima, Tafanus
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