Non c'è solo il calcio-scommesse. Ci sono i miracoli passeggeri delle nuotatrici della DDR che prima vincono tutto e poi spariscono dalla scena. Ci sono i sollevatori di pesi che o sono bulgari o niente. Ci sono state le ginnaste rumene dell'epoca dei Ceausescu, ex calciatori e ciclisti che muoiono troppo giovani.
Se non riusciamo a salvare neanche le olimpiadi, cerchiamo almeno di mantenere le paralimpiadi al di sopra di ogni sospetto. Lo sport olimpico non è ancora morto, ma non ha una bella cera.
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