In questi giorni i grillini - sul Tafanus e su Facebook - si sono scatenati in difesa dell'indifendibile guru. In particolare, ci siamo scannati su tre temi:
-a) i sondaggi ormai danno il Grillo proiettato con inarrestabile velocità verso il 112% delle intenzioni di voto;
-b) il Movimento 5 Stelle è un movimento di sinistra;
-c) tutti coloro che non apprezzano il Grillo, sono in queste penose condizioni perchè sono ignoranti. Nel senso che ignorano i programmi degli altri partiti (che peraltro non esistono), e non hanno mai letto il fantastico programma del Grillo.
Inutile dire che ogni mio tentativo di spiegare che i programmi del PD esistono, che sono scaricabili dal sito del PD e persino del Tafanus, è risultato inutile. Così come inutile è risultato ogni tentativo di spiegare che abbiamo letto (la cosa prende 10 minuti) le quattro pagine e mezzo di titoletti chiamate "Programma del Movimento 5 Stelle". Prova ne sia che sul blog abbiamo linkato sia il programma in PDF, che la sua riduzione su word. E altrettanto inutile è stato spiegare che il capitolo ECONIOMIA, nel fantastico programma del Grillo che i grillini adorano ma non hanno letto, è composto da 25 righe contenute in meno di mezza paginetta word.
Allora, una cosa alla volta. Sui sondaggi che denuncuano l'inarrestabile ascesa del Grillo, abbiamo già scritto. Abbiamo parlato a lungo della SWG, che fa i sondaggini online, su un panel di volontari che si iscrivono, con nessun controllo valido a fini di "segmentazione del campione", e votano online, ricevendo in cambio i punti per i regalini. Di fattol la SWG, e solo la SWG - e non da ora ma da due mesi - colloca Grillo sopra il 7%, con un errore sistematico del 40/60% in più rispetto agli istituti seri.
Ma vediamo cosa succede al consenso che circonda il cazzaro quando si passa dalla metodologia CAWI alla metodologia CATI. Non abbiamo dati a livello nazionale della SWG, ma abbiamo i dati per le amministrative - sempre della SWG, ma con metodologia CATI, per Puglia e l'Aquila. Risultati fantastici. Improvvisamente, il 7,8% nazionale diventa in Puglia un 3,0%, e all'Aquila addirittura un miserrimo 1%!
Ma il più bello deve ancora venire. Nelle ormai quotidiane diatribe cogli addormentati a 5 Stelle, sono costretto a sentirmi dire venti volte al giorno che mai si sarebbero aspettati un atteggiamento così ostile da uno come il Tafanus, sedicente di sinistra, contro un partito di sinistra come quello di Grillo.
In effetti, se si chiede in giro se il movimento a 5 Stalle sia di destra o di sinistra, la risposta è plebiscitaria. Eccheccazzo! certo che il M5S è di sinistra! I dati che seguono sono tratti da una ricerca IPR Marketing, metodologia CATI, effettuata il 19 Aprile.
Vediamo cosa succede se si chiede in giro se il M5Stelle sia di sinistra o di destra:
Domanda: Secondo Lei il Movimento 5 Stelle è un partito....
Ebbene, se si escludono coloro che non hanno opinione, o considerano il Movimento una sorta di alga o di ameba apolitica, 34 persone dicono che il M5S è di sinistra, 4 di destra. Un plebiscitario 89% di chi pensa qualcosa sul grillismo, dice che il grillismo sia di sinistra. Ma è proprio così?
Andiamo a vedere i flussi di voto: per chi hanno votato alle ultime politiche coloro che oggi si dichiarano elettori del comico?
...ahi ahi ahi... Su cento elettori che oggi voterebbero Grillo, solo un 11% votava a sinistra (4% votava PD, 7% votava sinistra estrema). Fine del voto di sinistra. Un buon 52% arriva da partiti di destra, e/o a matrice razzista e populista (con grossa prevalenza del partito di destra di Di Pietro, e buona presenza di razzisti del PdL e della Lega).
Infine, più di un terzo arriva da quell'area di "irresponsabili ufficiali" che nel 2008 si è rigugiata nella vigliaccheria del non voto.
Infine, la cultura politica. Per quello che ho potuto constatare in questi giorni, NON UNO SOLO dei grillini coi quali sono entrato in contraddittorio (chiamiamolo così) in questi giorni, ha dato prova di aver mai visto - neanche da lontano - il programma. Accusano gli altri di non aver letto questo magnifico documento, ma NON UNO di quelli ai quali ho teso qualche trabocchetto ha superato la prova. C'è gente che non ha fatto una piega neanche quando ho parlato delle 157 pagine del programma di Grillo (per la cronaca, il documento pdf ha 15 pagine, inclusi frontespizi, indici e pagine semivuote. Il tutto, trasferito su word arial 10, occupa 4 paginette e mezza. Ma vediamo quale sia il grado di conoscenza (dichiarato, non accertato) dei "programmi" grilleschi:
Ora, forse, possiamo farci una prima sommaria idea di come funzioni il dibattito politico in Italia (e non parlo solo di bocciofile, ma anche di opinion-makers): è dell'altra sera la figuraccia di Formigli che, in pieno, ennesimo dibattito su Grillo, alla millesima intrusione video del cazzaro, quando Rutelli gli ha spiegato che Grillo non si candidava perchè non è candidabile, per via di fedina penale alquanto macchiata, è apparso apparso stranito. Non lo sapeva. Ma ciò non gli impedisce di condurre dibattiti TV con Grillo Prima Stella.
Però non c'è un solo italiano che rinunci a sparare sentenze - positive o negative - su Grillo. Eppure oltre 7 italiani su 10, per loro ammissione, non sanno di cosa parlano. Oppure è proprio per questo, che ci sono tanti "shit's retrievers" che ne parlano inginocchiati in adorazione? Tafanus
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