Doveva esserci il vento di tempesta dell'antipolitica, che avrebbe indiscriminatamente colpito, alla cieca, destra e sinistra. Non è stato così, tranne che in Grecia. La bufera è arrivata, ma sta devastando in primis i tifosi ciechi e biechi del "rigore" ( e SOLO del rigore), e coloro che pensavano di poter continuare a vita a massacrare sempre e solo i ceti più deboli, salvaguardando quel 10% di fortunati, bancarottieri, evasori, réntiers che si spartiscono da soli metà della torta. Non è stato così. e da domani anche la Merkel sarà costretta a cambiare passo, se non vorrà essere travolta. Per ora dallo Schleswig-Holstein ha avuto solo uno stuzzichino. Ma adesso anche in Germania cominciano ad arrivare le migliaia di disoccupati, ad iniziare da Lufthansa e Ford.
La Cancelliera di Ferro diventerà d'alluminio, o sarà travolta, lander dopo lander.
GERMANIA - Nell’ambito delle elezioni in Germania, Angela Merkel è riuscita a mantenere il primato nello Schleswig-Holstein con il 30,6% e il partito social-democratico non è riuscito a superare il 29,5%. Ma la coalizione di Centro-Destra che fa capo all’attuale Cancelliera tedesca ha comunque perso il controllo del Land. Lo Stato del Schleswig-Holstein è un piccolo Stato rurale, che si trova nella parte più settentrionale della Germania e viene considerato un banco di prova per il Governo Merkel.
INGHILTERRA - I laburisti ottengono la maggioranza e conquistano il controllo delle più importanti città del Regno Unito. Soltanto Londra rimane ai conservatori, ma Johnson stacca il rivale Livingstone solo di qualche punto. La vittoria dei Labour è stata una landslide victory, una vittoria netta e consistente. Il partito di Ed Milliband stacca i Tories vincendo in 52 consigli comunali, acquistandone 30 rispetto al 2008 e conquistando il controllo di città importanti come Cardiff, Southampton, Plymouth, Norwich e Birmingham. Sono 700 complessivamente i seggi conquistati, il 16 per cento del consenso è strappato ai conservatori, ora solo al 31 per cento.
FRANCIA - Una folla enorme. Bandiere rosse al vento, ma pure svariati tricolori, quelli che piacciono tanto anche a Nicolas Sarkozy. Urla. Pianti. E’ quanto sta succedendo stasera nella piazza della Bastiglia, a Parigi. Già da diverse ore, li’, dove 31 anni fa, il 10 maggio 1981, il popolo della gauche aveva festeggiato l’elezione di François Mitterrand, oggi, sotto un cielo denso di nubi, minaccioso, ma che non ha spaventato nessuno, hanno iniziato a radunarsi, fin dalle prime ore del pomeriggio, in forma spontanea, i sostenitori di François Hollande. E in particolare i più giovani, che via twitter e network sociali avevano già capito che era fatta. Che ce l’aveva fatta. E’ la Parigi più popolare, in arrivo dalle periferie, che si è riversata nelle strade. Si’, Hollande è il nuovo Presidente. «Sarko, sei finito», si legge in numerosi manifesti, branditi davanti alle telecamere. Secondo gli ultimi exit poll Hollande ha ottenuto il 51,9% dei voti, contro il 48,1% a Sarkozy. Sono dati ormai quasi certi. E con un divario notevole. Anche se non cosi’ amplio come si attendeva alla vigilia del voto.
P.S.: Per la cronaca, l'ultima volta che la sinistra aveva potuto festeggiare una vittoria alle presidenziale, correva l'anno 1988. Sono trascorsi 24 anni: quasi un quarto di secolo.
GRECIA - Pesante sconfitta elettorale alle elezioni politiche anticipate in Grecia per i due partiti, Pasok di Evangelos Venizelos e Nea Dimokratia di Antonis Samaras, che hanno sostenuto il Governo tecnico di Lucas Papademos negli ultimi mesi. I due partiti di centrosinistra e centrodestra, che hanno appoggiato il doloroso e drammatico piano di austerity per evitare il default della Grecia, sono stati fortemente penalizzati. Lo stesso discorso vale anche per quei partiti che anche per un breve periodo hanno appoggiato il Governo Papademos. Il popolo greco ha invece premiato i partiti estremisti (Syriza di estrema sinistra e Alba D’Oro di estrema destra) e una buona parte (il 40%) ha preferito non recarsi proprio alle urne. Nel pomeriggio di ieri ci sono state minacce da parte del movimento neonazista Alba D’Oro, che a sorpresa è riuscito ad approdare in Parlamento. Un vero e proprio terremoto politico che rischia di compromettere il futuro del Paese nell’Eurozona, oltre al rischio di un nuovo voto anticipato (AP)
Questo il quadro. Come da copione, oggi la Spectre della finanza speculativa ha provato a spaventare il mondo. I mercati hanno aperto in profondo rosso, quasi ad avvalorare l'equazione "sinistre al governo = catastrofe economica". La finanza speculativa ha fatto esattamente quello che ci si aspettava che facesse. La svolta a sinistra generalizzata in Europa era largamente prevista. Nei giorni scorsi le operazioni a termine al ribasso non si sono contate. Stamattina i mercati hanno provato ad approfondire il ribasso dei titoli azionari e sui titoli di stato, ma a quattro ore dall'apertura dei mercati siamo già in fase di ricoperture, cogli indici che guadagnano in molti casi tutto quanto perso in mattinata, e in altri casi virano addirittura in positivo.
L'ALLARME ROSSO "APERTURE"
Tutto come da copione. Lo spread tenta di sfondare di nuovo quota 400, ma passano poche ore, e arretra fino a diventare, seppur simbolicamente, più basso rispetto alle chiusure di venerdì scorso:
Tutto come da copione, dicevamo. Ricordo benissimo, nel '94, di come i mercati - sempre così lungimiranti - abbiano festeggiato con un'apertura in forte rialzo l'incredibile vittoria del farabutto. Sembrava fosse arrivato al potere il Nuovo Profeta delle Magnifiche Sorti e Progressive del paese. In poche settimane, era tutto finito. Ciò che ha lasciato il berlusconismo al Paese (e contribuito ampiamente a lasciare all'Europa) è un cumulo di macerie la cui sola rimozione sarà più lunga, costosa e difficile della rimozione delle macerie dell'Aquila, della rimozione della "Costa Concordia", e del decommissioning di un'ottanntina di centrali nucleari in Giappone e Germania.
Il vero risultato elettorale - pessimo ma prevedibile - arriva dalla Grecia. I partiti istituzionali - il Pasok e Nuova Democrazia, che insieme avevano, storicamente, il 60% dei voti, dimezzano, e insieme oggi valgono un terzo del parlamento che emergerà. Salgono per la prima volta al potere partiti nazisti e razzisti, ma anche partiti sognatori di estrema sinistra. Ne emerge un quadro di assoluta ingovernabilità, ma la Spectre sa benissimo quale sia il peso della Grecia nell'economia globalizzata, specie dopo la Cura Merkel: prossimo allo zero.
Grecia, Schleswig-Holstein, Inghilterra, Francia, questo pomeriggio in Italia. Avanzano populismi non spendibili. il Front National in Francia, i nazisti e l'estrema sinistra in Grecia, i Piraten in Germania. In Italia avanzerà il Grillismo, ma pochi saranno in grado di accorgersi che l'eventuale avanzata di qualche consigliere comunale grillino a Roccacannuccia sarà non spendibile, e che comunque avverrà a spese di altri populismi (la Lega, ma anche il dipietrismo). La torta del populismo non crescerà. Troppi cani sullo stesso osso. Parafrasando i "Tre TRE": "L'acqua è poca, e 'a papera nun galleggia".
Un'ultima considerazione, prima di tuffarci nell'avventura dello spoglio odierno in Italia: la temuta caduta verticale della partecipazione al voto - che avrebbe dovuto certificare la morte della politica, e la vittoria dell'antipolitica, non c'è stata in Francia, e in Italia c'è stato un calo, e non il dimezzamento o quasi previsto dai mitici "sondaggisti CAWI".
Il significato di questo calo lo capiremo dolo gli scrutini. Perchè se fosse equamente distribuito fra i partiti, sarebbe un segnale di vittoria dell'antipolitica e del qualunquismo. Ma se fosse disegualmente distribuito, con la punizione preferenziale di alcuni partiti, allora dovremmo trovare altre - e più intelligenti - chiavi di lettura. Tafanus.
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