Non se ne può più! Prima venne la Leopolda . Tutti insieme appassionatamente - Renzi & Civati - Prossimaitalia, and all the rest of it... Ci ho rimesso delle amicizie, perchè i numeri dei miei amici fiorentini partecipanti all'Evento continuavano a lievitare. Quando i partecipanti hanno superato quota 10.000, ho detto basta. Pianta della Leopolda alla mano, ho chiesto di farmi il disegnino di come si potessere ficcare 10.000 persone in quel posto. Mi è stato spiegato che quel numero includeva i click di adesione su facebook... Devo aver risposto in malo modo - as usual - perchè mi è stata tolta l'amicizia.
Il gestore di prossimaitalia.it (tale Paolo Cosseddu) avendo io osato chiedere più volte perchè Renzi - dopo la cena ad Arcore - fosse sparito dal sito, anzichè rispondermi, ha iniziato una campagna per classificarmi come un troll. Peccato che pochi mesi dopo abbia iniziato a gettar merda su Renzi, in quantità maggiore di quanto non abbia mai fatto io, Il Troll.
Poi le strade dei rottamatori si sono definitivamente (ed ufficialmente) divise. L'anno scorso, in autunno, Renzi riuniva i suoi (numero imprecisato) a Firenze, per una cosetta chiamate modestamente "Big Bang". Guest Star Zingaretti, ghost writer Giorgio Gori, ex Mediaset, ex Grande Fratello. Insomma, la crème. Prima il ruolo di ghost writer del Grande Fratello è stato negato, poi dal PDF con le "Cento Idee" di Matteo Renzi si è scoperto che era stato partorito dal PC di Giorgio Gori, mettendo insieme cento cazzate provenienti dalla inutile due giorni.
Negli stessi identici giorni, a un'ora di macchina da Firenze, Ciwati riuniva i suoi, di rottamatori. Guest Star, Debora Serracchiani (???), beneficiata da Dario Franceschini. Ora le carte si sono mischiate. Ciwati non ha contro-big-bangato; Zingaretti non pervenuto. La Serracchiani, in crisi d'astinenza, in assenza della manifestazione del Ciwati, si è spostata su quella di Renzi
Quest'anno Ciwati ha lasciato perdere (per il momento), mentre il Renzino ci ha rifatto. Ha scelto, prudentemente, una saletta più raccolta: [il Big Bang] è stato ospitato nell'ottocentesca Villa Vittoria. Il Palazzo dei Congressi vanta un prestigioso auditorium che può ospitare fino a 1000 persone (Insomma, una sala cinematografica d'antan, e nemmeno troppo grande). Scelta saggia. Visto che, come narrano le cronache dell'ASCA, nel momento di maggior ressa i partecipanti erano circa settecento...
Ma chi erano, questi coraggiosi? In un primo momento Renzino ha tentato di farla passare come "La Carica dei Mille": declinati come "amministratori", che nella testa della gente sono i sindaci. Poi, pressato, ha ammesso. Non erano mille, e non erano sindaci, bensì "sindaci, assessori e consiglieri". Insomma, un'ammucchiatina di figurine di quarto piano, in cerca d'autore. Avendo in mente che fra sindaci, assessori, consiglieri comunali, i piddini sono all'incirca 100.000, 700 amici al bar rappresentano, mal contati, lo 0,7% degli amministratori" del PD. Un successone.
Ma gli amministratori non si contano, si pesano. Sembra che a Firenze si sia stabilito di far intervenire tutti gli iscritti a parlare per 4 minuti. Si sono iscritti in cento, hanno parlato per 3 ore e 40 minuti, e per la terza volta in tre anni hanno gettato le fondamenta per la rottamazione del "vecchio che retrocede". Poi, felici e convinti di aver fondato la quinta repubblica, sono tornati al paesello.
Ma come li "pesiamo", questi "amministratori"? Sembra che si sia adottata la regola di farli parlare in ordine d'importanza della carica, e/o di grandezza dell'area amministrata. Leggiamo (da ASCA):
"...sul palco, a tirare le fila degli interventi, Giorgio Gori: l'ex dirigente Mediaset, ora iscritto al Pd, ha stilato personalmente la scaletta. Quattro minuti a testa, con l'ordine di intervento che sembra aver tenuto conto dell'importanza del Comune amministrato e della carica. Tra i primi a parlare, i tre sindaci presenti di Comuni di medie dimensioni: Diego Guerrini, sindaco di Gubbio, Angelo Fasulo, sindaco di Gela, e Andrea Ballaré, sindaco di Novara. La parola anche Giacomo Leonelli, presidente del Consiglio provinciale di Perugia e Patrizia Prestipino, assessore della Provincia di Roma. Poi, dai Comuni più piccoli, Simone Bigotti, sindaco di Borgoratto (Al), Stefano Sermenghi, sindaco di Castenaso (Bo) e Lorenzo Bacci, sindaco di Collesalvetti (Li) e Dario Parriini, sindaco di Vinci (Fi)..."
CAZZO! (si può dire CAZZO, sul Tafanus?) ...fra "i mille" (che poi erano circa 700) c'erano ben tre sindaci di comuni di medie dimensioni (Gubbio, Gela e Novara); un tizio da Perugia, una dalla Provincia di Roma, e poi, a seguire (in ordine d'importanza) fra gli altri pezzi grossi, i sindaci di Borgoratto, di Castenaso e di Vinci. Tremo al pensiero di chi sia stato il 100° a prendere la parola! L'Operatore Ecologico di Pessano con Bornago?
Non chiedetemi cosa ha detto Renzi. Ho provato a leggere, ma aprendo i "contenitori" delle sue parole, ho sentiuto solo il sibilo che si sente quando si apre una confezione sotto vuoto. Si è solo capito che vuole le primarie (di partito? di coalizione? di "quale" coalizione? per la premiership?). Prego, niente domande difficili. Si è capito solo che non conosce lo statuto del suo partito, che all'art. 20 regola con accuratezza il meccanismo dei diversi tipi di primarie (vedi statuto), e si è capito - perchè lo ha detto molto esplicitamente - che lui parteciperà alle primarie, ma "pretende" che siano primarie "aperte".
Decodifichiamo. Primarie "aperte" significa non riservate agli iscritti del PD, ma "aperte" (per l'appunto). Aperte anche agli elettori del PdL. Quelle che gli hanno portato così bene alle primarie "del PD" a Firenze. A Firenza Renzi vince le primarie "del PD" coi voti della destra, che così boccia la candidatura del PD. Stesso copione di Parma, dove Pizzarotti prende il 19% al primo turno, e oltre il 50% al ballottaggio. Grazie, Silvio...
Renzi è un ggiovane sindaco, ex sindaco più amato dagli italiani. Parliamo del 2011, perchè nel 2012 è passato dal 1° posto al 58°. E' inutile dire che l'elenco dei 57 sindaci che lo precedono ha dentro nomi "de vergogna". Renzino le primarie le vuole aperte. Vuole che il candidato pd (di cosa, ripeto, non lo so) non sia scelto solo dai militanti e dagli iscritti al PD, ma anche dagli italoforzuti.
Io invece sono dell'avviso che a scegliere l'amministratore del mio condominio siamo noi condomini, e non i passanti.
Ma Fassina attacca: "Renzi è un ex portaborse. Ripete a pappagallo idee di destra". Ha tutti i torti? Non credo. i "retroscena" che circolano in questi giorni sono a dir poco imbarazzanti (per Renzi, non per noi):
"Far rinascere il centrodestra dalle ceneri del Popolo della Libertà affindadosi a una figura inaspettata: Matteo Renzi. Questo sarebbe il progetto dell'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Utilizzare quindi il rottamatore del Pd pronto a sfidare alle primarie il segretario Pier Luigi Bersani. Ma il responsabile economico del Partito democratico, Stefano Fassina non ha alcun dubbio: «Renzi è una figura minoritaria nel partito, ripete a pappagallo alcune ricette della destra, è fuori tempo massimo».
Per Fassina, il sindaco di Firenze «non andrebbe con Berlusconi», perché «lontano anche dal suo populismo».Quindi l'attacco: «Secondo le regole che ci sono ora non potrebbe nemmeno candidarsi alle primarie e un partito funziona con delle regole». Bersani quindi «vincerà comunque a mani basse, perché fare il premier è qualcosa che non si improvvisa e Renzi non si capisce nemmeno cosa propone».
L'unica cosa certa di Renzi «è la sua data di nascita». A differenza sua «ho avuto una lunga esperienza professionale fuori dalla politica. Lui è un ex portaborse, diventato poi sindaco di Firenze per miracolo...
Impietosi i commentio sui giornali e sui social networks... scrive Anna Belligero su Twitter: "Renzi confonde destra e sinistra, rinnovamento e nuovismo. Se lui è il futuro voglio la macchina del tempo, per tornare indietro!"
A Firenze ci sono stati anche momenti imbarazxzanti, quando si è affrontato il tema "Lusi", che era fra i promotori e - dice - fra i finanziatori della prima Leopolda: "Lusi dica davvero tutto quello che sa e faccia chiarezza. Sarebbe stato meglio che avesse raccontato tutto fin dall'inizio''. Ha aggiunto Renzi a proposito delle dichiarazioni dell'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi [...] "Ci sono stati contributi anche di Lusi alle iniziative della Margherita a Firenze ma non hanno riguardato le mie campagne elettorali - ha precisato Renzi - io i soldi li avevo chiesti alla Margherita, ai Ds e al Pd ma non li ho avuti. Non ho avuto un centesimo di finanziamento pubblico. E come è noto io sono per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti".
Poi, riconoscente verso chi lo ha guidato dalle trasmissioni di quiz con Mike alle poltrone, attacca: ''L'Italia si può servire senza necessariamente stare appiccicati a una poltrona'', ha detto Renzi. Poi dopo aver fatto ascoltare il brano 'L'estate sta finendo' dei Righeira, il "rottamatore" ha detto: ''l'estate sta finendo, il loro mandato no''. ''Senza fare nomi - ha concluso Renzi - caro D'Alema, Veltroni, Rosy, Franco Marini, in questi anni avete fatto molto per il paese, per l'Italia, ma adesso anche basta''.
Siamo d'accordo. Ma costui non era quello che predicava l'uscita dalla politica dopo due mandati assortiti? Ebbene, ha fatto un mandato da Presidente di Provincia, e uno da Sindaco. Non è ora, per lui, di tornare all'azienda di strillonaggio de "La Nazione" di cui è "dirigente in aspettativa"?
Intanto Enrico Rossi (PD) scrive su facebook: "...se Matteo Renzi pensa di essere ''maggioranza'' nel Pd lo dimostri presentandosi alle primarie, ma senza ''pensare di conquistare'' la guida del partito con gli elettori di centrodestra [...] ''Renzi dichiara di sentirsi maggioranza nel Pd. Ha un solo modo per passare dai desideri ai fatti: si misuri sulla base di un programma, come ha già fatto Bersani, in primarie interne al partito a cui partecipano gli iscritti. Non e' un delitto, come dice Renzi, piacere agli elettori del centrodestra e, aggiungo io, ''piacere abbastanza'' al loro leader Silvio Berlusconi. Ma sarebbe un delitto pensare di conquistare la guida del Pd con gli elettori del centrodestra''.
Altre notizie imbarazzanti sul renziono circolano in rete. Per esempio quelle estratte da Wikipedia, e da Libero:
Wikipedia - A livello economico, si dice a favore della rivoluzione portata avanti da Sergio Marchionne nella FIAT e guarda con interesse alle proposte in tema di lavoro ed economia di Pietro Ichino... Inoltre, si è spesso trovato in contrapposizione con i sindacati e ha spesso rimarcato la questione dei fannulloni nelle amministrazioni pubbliche.
Libero - Il 2 marzo 2012 il quotidiano Libero rende noto che Renzi avrebbe ricevuto in maniera illecita 122 mila euro dal senatore del PD Luigi Lusi come finanziamento per la sua candidatura alle primarie del centrosinistra di Firenze del 2009, che lo hanno eletto come candidato sindaco. Renzi replica dicendo che la sua campagna elettorale è stata interamente finanziata da un mutuo da lui stipulato, che né il PD né Lusi lo hanno mai sostenuto economicamente, aggiungendo che avrebbe querelato Libero per diffamazione. Successivamente Renzi ha presentato le carte relative alle sue spese di carattere politico-elettorale in Consiglio Comunale e ha ribadito la sua posizione in una telefonata durante la trasmissione "Servizio Pubblico" di Michele Santoro. La posizione di Lusi è tuttora al vaglio della magistratura. (...non sappiamo se poi Renzi abbia querelato Libero, nè se in Consiglio abbia prodotto anche la documentazione bancaria del suo "mutuo" per coprire le spese elettorali. Le "carte delle sue spese" non sono le "carte delle sue entrate, o dei suoi mutui". Saremmo curiosi. NdR)
Sta di fatto Il 16 maggio 2012 Lusi, davanti alla Giunta per le Autorizzazioni del Senato, ha ribadito che parte dei soldi li ha dati al sindaco di Firenze.
P.S.: Nel Novembre 2011 abbiamo pubblicato un filmato inguardabile, prodotto da Renzi & Gori, a celebrazione imperitura del Big Bang. Di una stupidità cosmica, per l'appunto... Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus