Queste le ultime novità sull'inchiesta della Procura di Trani su alcune agenzie di rating, come riportare nell'articolo di Repubblica:
S&P's: "Sull'Italia abbiamo sbagliato" - Una mail dell'inchiesta di Trani inchioda l'agenzia
Prosegue l'inchiesta della procura di Trani sulle agenzie di rating. Tra il materiale sequestrato emergono email scottanti. Un responsabile di Standard&Poor's riconoscerebbe di aver commesso errori nel giudicare le banche italiane
ll giorno in cui Standard & Poor's ha declassato l'Italia, il 13 gennaio 2012, esprimendo giudizi negativi anche sulle banche, il responsabile per le banche di S&P's , Renato Panichi, ha inviato una mail agli autori del report contestando loro di aver espresso giudizi contrari alla realtà sul sistema bancario.
La mail è stata depositata due giorni fa, assieme a nuovi atti d'indagine, dal pm di Trani Michele Ruggiero, che a fine maggio ha fatto notificare ai vertici di Standard & Poor's un avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Gli indagati, accusati di concorso in manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata, sono l'ex presidente di Standard & Poor's Financial Services, l'indiano Deven Sharma, il Managing Director, Head on Insurance Rating di Londra, Yann Le Pallec, e gli analisti senior del debito sovrano che firmarono i report sull'Italia: Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer.
Nella mail interna Panichi scrive a Zhang e Kraemer e contesta al primo che "non è giusto" scrivere nel "RU" dell'Italia "che c'è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni. Attualmente - sottolinea - è proprio il contrario, uno dei punti di forza delle banche italiane è stato proprio il limitato ricorso/appello ai finanziamenti esterni o all'ingrosso". La missiva si conclude con un invito esplicito: "Per favore rimuovi il riferimento alle banche!".
Nei confronti dei cinque indagati e delle sedi legali di Londra e New York di Standard & Poor's nei prossimi giorni il pm Ruggiero, a meno di colpi di scena dell'ultim'ora, dovrebbe firmare la richiesta di rinvio a giudizio. Alla società il magistrato contesta violazioni della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Entro luglio la procura dovrebbe chiudere le indagini, tuttora in corso, sulle altre due agenzie di rating: Fitch e Moody's.
Il testo della email - Il documento è stato scritto in inglese il 13 gennaio 2012 dal responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, a due dei tre analisti indagati, Eileen Zhang e Moritz Kraemer, autori assieme a Franklin Crawford Gill, del report di declassamento di due gradini del debito sovrano dell'Italia da (A a BBB+) reso noto nello stesso giorno:
"Ciao Eileen e Moritz. Ho provato a chiamarvi entrambi. Ho il RU dell'Italia e vedo una frase proprio all'inizio dove menzionate 'la vulnerabilità crescente dell'Italia ai rischi di finanziamenti esterni, considerato l'elevato livello di presenza esterna nel settore finanziario e in quello del debito pubblico".
Eileen, non mi hai detto questa frase ieri, e non è giusto che tu dica che c'è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni. Attualmente è proprio il contrario, uno dei punti di forza delle banche italiane è stato proprio il limitato ricorso/appello ai finanziamenti esterni o all'ingrosso. Per favore rimuovi il riferimento alle banche! Grazie. Renato".
Dalla mail - sempre a giudizio di fonti vicine alle indagini - emergono anche i contrasti tra analisti al vertice della società di rating, e la deliberata volontà di declassare l'Italia pur in assenza dei presupposti, come implicitamente dichiarato dagli stessi analisti il giorno stesso del declassamento.
Agli atti sono allegate altre mail sequestrate. Due quelle ritenute rilevanti. Nella prima Panichi scrive a Zhang: "Ciao Eileen, per favore sappi che mi piacerebbe condividere con te qualsiasi riferimento alle banche in Italia RU, se ci sono, in modo da evitare possibili errori o disallineamenti con la visione FI di domani, sono in ufficio disposto a parlarne. Grazie. Renato" [...]
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