
Ecco l'articolessa di ieri su Libbbero, non firmata, e quindi attribuibile al Direttore (sic!) Maurizio Belpietro. Al quale vorrei spiegare qualcosa sul suo mestiere: scrivere cazzate sul proprio giornale - specie se è un giornale "non distante" dagli interessi di bottega del padrone - non è vietato, in assoluto. Solo che è una cosina di pessimo gusto. Perchè delle due l'una: o si è in malafede, e totalmente asserviti agli ordini del padrone, oppure non si è in grado nemmeno di distingure quando si può far passare qualcosa come un complotto del truce comunista Bersani, e quando non si può. Ma addiamo al riassuntino del suo articolo:
Partito (poco) democratico - Bersani ha paura di Renzi: così lo esclude dalle primarie.
Il leader del Pd pensa ad un regolamento-beffa: alle consultazioni potrà partecipare solo un rappresentante per ciascun partito. La vecchia guardia teme l'effetto Pisapia e Doria. Per concorrere il sindaco rottamatore di Firenze dovrebbe stracciare la tessera e creare una propria lista
Vietato sfidare Pierluigi Bersani, almeno all'interno del Partito democratico. E soprattutto se ci si chiama Matteo Renzi. Nel Pd si discute animatamente di primarie, di meccanismi di voto, di regolamenti, di partecipazione. Tutto bello, tutto molto - ça va sans dire - democratico. Sabato il segretario darà qualche delucidazione ai compagni di partito ma secondo Dagospia l'uomo di Bettola avrebbe in serbo una amarissima sorpresa per il sindaco rottamatore di Firenze, suo "leale avversario" (come si era definito lo stesso Renzi un paio di giorni fa, parlando di un Bersani dalle idee "novecentesche") e praticamente unico serio sfidante nel partito.
Altro che "primarie aperte" promesse da Pierluigi. Aperte sì, ma solo per gli altri, i rappresentanti dei partiti della coalizione (Udc, Fli, Idv, Sel?), la società civile, le liste civiche alla Roberto Saviano. Renzi, con la tessera del Pd in tasca, in uno scenario simile starebbe a guardare: il candidato Pd alle primarie del centrosinistra sarebbe solo e soltanto Bersani. Paradossalmente, avrebbe più chance di partecipare alle primarie Beppe Grillo (che qualche anno fa ci provò, chiedendo addirittura la tessera del Pd, ma per paura della figuraccia i vertici del partito gliela negarono) (...no, Belpietro, nessuna paura della "figuraccia". Oltretutto all'epoca Grillo valeva il 3/4%. Semplicemente, non può entrare in una coalizione un tizio che vomita dalla mattina alla sera sul partito-guida di quella coaliziome. In una coalizione si entra se ci sono ideali e programmi condivisi, non si entra per rompere i coglioni. Mi dica che ci arriva persino lei... NdR)
Al di là del boicottaggio dei leader del partito, la vecchia guardia, nei confronti dei giovani come Renzi e Pippo Civati, ci sarebbe anche il timore di ripetere risultati clamorosi come quelli delle primarie di Milano (vinse il rifondarolo Giuliano Pisapia) o Genova (il vendoliano Marco Doria) con il trionfo di candidati giudicati (a torto) minoritari perché vicini all'ala estrema. A questo punto Renzi avrebbe solo una scelta: lasciare il Pd e fondare una propria lista autonoma. Il rischio è perdersi nella galassia della sinistra, la scommessa quella di far saltare le poltrone su cui sono seduti comodamente, da anni, Bersani, Veltroni, D'Alema & Co. (...quindi, per capire il suo discorso: in una eventuale coalizione dove ci siano i rifondaroli e i vendoliani, non ci potrebbe essere né un candidato di Rifondazione, né uno di SEL? E' questa la minchiata-chiava che sta cercando di veicolare? NdR)
Caro Belpietro, facciamo l'elenco delle minchiate che ha scritto (per scrivere le quali sarebbe bastato un fattorino di Libbbero, senza bisogno di attingere alla scienza politologica sua o a quella dell'uomo di Dagospia:
-1) Bersani non ha bisogno di pensare ad alcun regolamento-beffa, perchè un regolamento per le primarie alla premiership, in caso di coalizione, c'è già. E' reperibile da qualsiasi cretino dotato di un collegamento Internet, e illustrato (e non da ieri) sullo Statuto del PD, all'art. 20. Dice esattamente che in caso di primarie di coalizione per la candidatura a premier, il candidato del PD è uno solo, ed è il segretario pro-tempore. Ma nessuno vieta a Renzi, o al Ciwati, di raccogliere le firme per una riunione speciale del Consiglio, presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Bersani, prendere il posto di Bersani come Segretario, ed essere, a norma di statuto, il candidato premier.
-2) Gli ultimi a poter dare lezioni in materia siete i c.d. "giornalisti" di Libbbero e del Geniale, embedded ad Arcore. Avete appena annunciatop, infatti, con rumore di grancassa, le primarie del PdL, salvo poi cancellarle perchè adesso c'è un Candidato Unico, auto-elettosi candidato-a-tutto, senza bisogno di scomodare impicci come le primarie, i congressi, e neanche una riunione in pizzeria dei maggiorenti del partito. Quindi questa predica cretina dovrebbe farla all'uomo di Arcore, non all'uomo di Bettola.
-3) Gli altri partiti della eventuale coalizione, se vogliono entrare in coalizione col PD, non devono far altro che accettarne le regole e i programmi. Sarebbe singolare che il partito del 30% si autolimitasse a presentare un candidato, e partitini del 4/7% pretendessero di presentare una decina di candidati a testa, le pare? Si scannino fra di loro, scelgano il loro candidato, e competano. Un candidato a partito.
-4) Non faccia confusione, Bellissimo Pietro; in aprile si è votato per le amministrative, lei adesso sta parlando di politiche. O sbaglio? Se sbaglio, mi corriggerete.
-5) Renzi, così caro alla famiglia Berlusconi, vuole presentarsi, e non riesce a scalzare Bersani dalla segreteria? Facile: crei un suo partitino; accetti il programma di coalizione, e si presenti alle primarie di coalizione, col suo partitino, contro quell'uomo del novecento che risponde al nome di Bersani. Sono sicuro che Renzi, proprio perchè è un modernissino ggiovane 2.0, tutto casa, chiesa e feisbuk, ci metterebbe un attimo a raccogliere i click (pardon... i voti) per assurgere a guida spirituale della eventuale coalizione di centro-sinistra.
P.S.: Mentre spedisce questi suggerimenti pratici a Renzi, sono sicuro che potrà fare un copia&incolla per il suo padrone, il quale di primarie ha parlato solo per 5 giorni, ma scherzava, come sappiamo sia io, che lei, che quel tizio di Dagospia. Quando si è così attenti alle regole democratiche (altrui), sarebbe buona norma intanto adottarle in casa propria, non crede? Tafanus.
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