...facciamo così: se per caso dovessimo scegliere un prossimo presidente del consiglio, per favore, leggiamo prima da dove viene...
Un esempio: Mario Monti, notoriamente genio della finanza (ma certo…), è un uomo di nomina politica fin da quando è chiamato a rivestire incarichi di rilievo in commissioni governative e parlamentari: è stato relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'inflazione (1981), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario (1981-1982), membro della Commissione Sarcinelli (1986-1987).
Nel 1988 viene nominato dal Governo De Mita e dal Ministro del Tesoro Giuliano Amato membro del Comitato Spaventa sul debito pubblico (1988-1989), e designato membro del consiglio di amministratore di Fiat Auto S.p.A. e della Banca Commerciale Italiana.
Già queste nomine generano un discreto livello di dubbi relativamente alla competenza specifica: FIAT è sopravvissuta grazie ad ampi ammortizzatori consistenti nell’uso reiterato di periodi di cassa integrazione straordinaria (multati tre volte dalla comunità europea come aiuti di stato) mentre per la storia della Banca Commerciale Italiana lascio a voi il piacere di leggere qualche bella ed edificante storia relativa all’acquisizione della Banca Sicula di Trapani, feudo indiscusso della famiglia D’Alì.
Suggerisco di leggere su Wikipedia la bella storia di Antonio D'Alì jr, senatore della repubblica e presidente della provincia di Trapani.
Giusto per eliminare qualunque dubbio sulla trasversalità di Monti, viene indicato come candidato italiano per la nomina a commissario europeo nel 1994 dal governo Berlusconi I, assieme alla radicale Emma Bonino: Jacques Santer, presidente della commissione, gli assegna le deleghe a Mercato Interno, Servizi Finanziari e Integrazione Finanziaria, Fiscalità ed Unione Doganale.
Nel 1999 Monti viene confermato commissario europeo dal governo D'Alema I, che indica Romano Prodi come secondo rappresentante per la Commissione UE, di cui lo stesso Prodi diviene presidente, e riceve la delega alla Concorrenza: sotto la sua guida la Commissione Europea approfondisce il ruolo di controllo della concorrenza, inaugurando il procedimento contro la Microsoft (tuttora in corso) e bloccando nel 2001 la proposta di fusione tra General Electric e Honeywell, considerata contraria alle normative antitrust.
Nel 2010, su incarico del presidente della Commissione europea Barroso, ha redatto un libro bianco (Rapporto sul futuro del mercato unico) contenente misure considerate necessarie per il completamento del mercato unico europeo.
Adesso facciamoci una seconda domanda: sapevate che il 17.07.2012 l'asta dello Schatz a due anni fa storia, dato il rendimento negativo dell'emissione (-0.06%), mentre gli €8 mld di domanda dimostrano che gli investitori sono disposti a perdere del capitale pur di comprare l'opzione implicita di conversione in un Marco Tedesco più forte dell'Euro in uno scenario di rottura.
Il taglio dei tassi sui depositi della BCE non avrà avuto un effetto positivo sulla periferia - per il momento - ma nel medio termine avrà l'effetto di
- far convergere verso il basso i rendimenti dei paesi 'del centro' non solo su scadenze breve, ora negativi, ma anche lungo la curva;
- i rendimenti degli altri 'rifugi sicuri' (Treasury e Gilt) verranno trascinati anch'essi verso il basso, annullando lo spread contro la Germania;
- la scarsa attrattivitá dei rendimenti sicuri in Europa peserà sulle valutazioni dell'Euro, dato che gli investitori compreranno altre valute in cerca di un migliore ritorno sull'investimento.
Ora, queste affermazioni risalgono alla scorsa settimana, e ieri mattina… si sono puntualmente verificate.
La cosa interessante è l’affermazione di Monti, che si esprime in questa raffinata maniera “un conto è lo spread, un conto è l’economia reale”.
Appunto: ieri, egregio presidente del consiglio, lo spread era a 528, e se le evidenze non sono un caso, siamo qui a discutere di un crollo della borsa da lei considerata come la mecca da preservare: in altri termini, otto mesi di mazzate fiscali e di tassazione selvaggia ci hanno riportato allo stesso punto di novembre.
Sappiamo tutti che a questo punto, con il gruppo di incapaci di prima, ci saremmo arrivati ben prima, ma questo non la esime dalla responsabilità oggettiva della situazione: ad aumentare le tasse, infatti (come diceva una signora la scorsa settimana a Trastevere) “So bboni tutti”.
Quelli che pare invece alquanto difficoltoso, egregio presidente, è comprimere lo strabordare delle spese inutili di casta ed affini: vogliamo infatti parlare dell’eliminazione delle provincie, divenute “accorpamenti” e poi “limitazioni” con il risultato di diventare una ulteriore dimostrazione del fatto che la politica in Italia (da lei rappresentata, come ben dimostra il suo curriculum) è viva e vegeta e farà morire la nazione prima che la nazione faccia sparire la casta ?
Il governo Monti aveva la possibilità di cambiare le cose, e nel caso non fosse stato possibile farlo le sue dimissioni avrebbero suonato le campane a morto per questa banda di incapaci che stanno nelle camere, ben distribuiti negli emicicli. Lei, signor professore, ha deciso invece che i bizantinismi politici non dovessero fermarsi, dando chiara evidenza della continuità della logica clientelare della terza repubblica.
Grazie.
Gli speculatori, quelli che grazie ai protettori della logica per cui la finanza sta sopra tutto continuano a fare disastri, sono in realtà felicissimi di poter scommettere (appoggiati da agenzie di rating che sono parte interessata nei processi di valutazione delle condizioni finanziarie di enti e stati) su un crollo dei titoli.
Professor Monti, lei continua a blaterare sull “evasione fiscale” che limita la crescita.
La corte dei conti ha identificato che, differentemente da quanto affermano i politici, la vera ragione del dissesto Italiano non è l’evasione fiscale, ma la corruzione: si permette alla criminalità, camorra in primis, di gestire il commercio di cibi e bevande, si assicura ad un sottobosco indegno di prosperare a scapito della collettività senza colpirlo in nessun modo (leggete questo ottimo – per una volta – articolo di Panebianco sul Corsera)
Con una tassazione al 55% (e, si badi bene, tenendo conto del sommerso, diversamente si parla di carichi fiscali decisamente maggiori!) non si combatte l’evasione fiscale, la si stimola.
E se lei davvero leggesse qualche libro lo saprebbe…
Divergenza tra Rendimento a 2 Anni Italiano (Blu) e 2 Anni Spagnolo (Rosso) (Morgan Stanley GCM)
Axel
SOCIAL
Follow @Tafanus