Svolta nell'inchiesta sulla sanità lombarda che aveva portato in carcere il faccendiere ciellino Daccò. Il governatore dovrà rispondere delle vacanze ai Caraibi e dei finanziamenti ai partiti
(di Emilio Randacio - Repubblica)
Contro il governatore si sono incrociate negli ultimi mesi più inchieste. A novembre era scoppiato il caso sul crac del San Raffaele che ha coinvolto uno dei suoi fedelissimi, il faccendiere Pierangelo Daccò. Ad aprile un nuova bufera per lo scandalo dei fondi neri della Fondazione Maugeri. Ancora una volta coinvolto Daccò, ma anche un ex assessore dc al Pirellone: il ciellino Antonio Simone.
Proprio dagli sviluppi dell’ultima inchiesta sono arrivati i guai per il governatore. Attraverso la mediazione che Daccò avrebbe svolto fra le strutture private e la Regione per sbloccare i pagamenti pubblici, gli sarebbero stati versati una cinquantina di milioni di euro in nero che, in parte, il faccendiere avrebbe poi girato allo stesso Formigoni.
Viaggi ai Caraibi, soggiorni in barca, finanziamenti ai partiti i favori, sostiene oggi la Procura di Milano, ottenuti dal governatore.
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