Pdl, il ritorno a Forza Italia non convince - Poi la smentita di Silvio: "Parole equivocate" - Dopo l'intervista alla Bild commenti e critiche dai vertici del Popolo delle Libertà. Fronte compatto della destra del partito. Che cerca la sponda di Alfano su primarie e progetto politico. Lo scarso entusiasmo dei forzisti storici. I giovani: "Discussione che non ci appassiona". Poi la smentita dell'ex premier. Il segretario del Pdl: "Non è un problema di nomi". Nuova gaffe sulla Merkel (da Repubblica.it)
Dubbiosi, nostalgici, preoccupati. Perchè "è la scelta più facile". L'annuncio di Silvio Berlusconi sul ritorno di "Forza Italia", scuote gli animi nel Popolo delle Libertà. I più critici, gli ex colonelli di Alleanza Nazionale: Alemanno, Matteoli, La Russa. L'ex coordinatore del Pdl: "Non si cambia con un annuncio su un giornale tedesco".[...]
Ma per Silvio Berlusconi l'idea del cambio di nome dal Popolo delle Libertà a Forza Italia è stata equivocata. Perchè si tratta non già di una decisione assunta, "ma solo di un'idea, di una proposta, da discutere e da verificare nelle sedi proprie".
La Russa: "Non si cambia da un giorno all'altro". Il ritorno di Forza Italia "l'ho letto sul giornale. Non ho commenti da fare, quindi. Un partito non cambia il nome con un annuncio a un giornale tedesco".
Alemanno: "Nessun ritorno al passato. Un ritorno al passato non è digeribile. E Berlusconi deve accettare le primarie. Un anno fa abbiamo eletto Alfano con la chiara indicazione di una successione a Berlusconi. E un mese fa l'ufficio di presidenza ha deciso di svolgere le primarie. Adesso non possiamo dire che abbiamo scherzato". Poi invoca il chiarimento: "Non è possibile continuare a leggere queste notizie sui giornali. Serve un chiarimento negli organi ufficiali del partito".
Gasparri. "Sostegno leale". Maurizio Gasparri si dice pronto a sostenere la candidatura di Berlusconi "con lealtà". Poi aggiunge: "giudico negativamente ipotesi di scomposizioni del Pdl o ritorni a sigle del passato. Abbiamo costruito il progetto unitario del centrodestra con Berlusconi e Alfano e lo sosterremo nel dibattito ed in eventuali congressi".
Matteoli: "Non darò vita ad altri partiti". Si rivolge ai suoi ex colleghi di partito. "Ai miei amici ex An dico che non sono disponibile a dare vita ad altri partiti. Vengo dall'esperienza del Msi, sono passato ad An, contribuendo a farla nascere e poi sono entrato convintamente nel Pdl". Altero Matteoli è tra i più critici. Quanto all'eventuale ritorno di Forza Italia, spiega: "Non riesco a scaldarmi al nome del partito, a me interessano i contenuti, il programma, gli obiettivi".
Giorgia Meloni affida a un tweet la propria posizione: "Io in Forza Italia non ci vado. Alleati sì, sottomessi mai". .
Gianfranco Galan, esprime riserve sulla scelta di Silvio e attacca il blocco ex An: "Non pensavo che si arrivasse a tanto: a Berlusconi si possono imputare tante cose ma non di non essere coraggioso. Si ritenta con Forza Italia consapevoli degli errori fatti e delle difficoltà che troveremo. Alemanno non e' d'accordo? Pazienza". Ancora: "Il punto è ripartire con il programma della Rivoluzione Liberale.
Roberto Formigoni: "Stiamo riflettendo insieme ma non c'è nulla di deciso nè sul nome nè sulla composizione". Ancora: "Il nome Forza Italia è certamente importante nella nostra storia, è il nome che ci ha fatto vincere in diverse occasioni ma non è detto che poi sarà quello".
Gianfranco Rotondi e il "diritto al rottame". Si dice "affezionato al ricordo di Forza Italia". E di non avere "niente in contrario al suo ritorno". Ma Gianfranco Rotondi vuole simbolo e nome: "Avendo fondato e addirittura ideato il PdL, ho il diritto di chiedere a Berlusconi se me lo lascia. Di me si è sempre potuto fidare, non vedo perché dovrebbe negarmi il diritto al rottame".
L'ULTIMA FIGURACCIA CON LA MERKEL (...a volte riescono a far danni anche da morti... NdR) - L'intervista alla Bild ha intanto aperto un nuovo capitolo nel tormentato rapporto tra Berlusconi e la cancelliera tedesca. "Ho un cordialissimo rapporto con la signora Merkel. La stimo per la sua franchezza, la sua serietà, la sua competenza, la sua dedizione", ha detto l'ex presidente del Consiglio. Ma da Berlino è arrivata una risposta gelica. "Silvio Berlusconi e Angela Merkel non hanno più avuto contatti da quando non è più premier, quindi non posso parlare attualmente di un rapporto cordiale", ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert [...]
Non è giusto, Non si fa così. Noi bloggers, insieme a vignettisti di ogni colore politico, maniaci di facebook e di twitter, specialisti dell'elzeviro rovente, penne al cianuro, ci avevamo fatto conto! Grandi festeggiamenti si preparavano in tutta Italia, e persino all'estero. Giornali stranieri avevano già iniziato a fare prime pagine con titoli sul "Ritorno del Padrino - Atto IV".
Silvio non può cavarsela così, con la solita affermazione di essere stato frainteso. Frainteso un cazzo. Ogni promessa è un debito. Siamo coscienti del fatto aggiungere questo debito a quello di quasi due miliardi di Mediaset può essere scomodo, ma, insomma, il rating di un comico si misura anche dalla sua capacità di mantenere gli impegni presi in cartellone e su "ComingSoon".
Non se la caverà così. Avevamo già provveduto ad acquistare nuova banda per l'ampliamento del blog. Silvio rispetti gli impegni. Non ci deluda. Vogliamo tutto e subito. L'inno, il contratto cogli italiani, il Libro Nero del Comunismo, la scrivania di ciliegio, Una Storia Italiana, la calza sull'obiettivo, e anche i capelli folti e neri sulla copertina di Panorama. Rivogliamo Emilio Fede, la Minetti laureata con 110 e lode, e "menomalecheSilvioc'è"
Non si interrompe un sogno, non spezza un'illusione. Tafanus.
Presidente, siamo con te!
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