Windjet in picchiata - Tra i miracoli del calcio c'è quello di Antonino Pulvirenti. In veste di presidente del Catania calcio, fino alla fine di luglio l'imprenditore di Belpasso ha tenuto conferenze stampa e incontri col sindaco Raffaele Stancanelli sul nuovo stadio dei rosazzurri. L'impianto costerà 90 milioni di euro e sarà realizzato al quartiere del Librino, in zona aeroporto. Quello stesso aeroporto dove, dal 12 agosto, hanno smesso di atterrare i voli della Wind Jet di Pulvirenti con 300 mila persone bloccate a terra e 500 dipendenti della compagnia aerea a rischio disoccupazione.
La storia ha dell'incredibile solo per chi ignora il potere salvifico e il privilegio di immunità che si accompagna alla presidenza di una squadra, meglio se di serie A. Così sui quotidiani tengono banco le polemiche tra il management Wind Jet, l'Alitalia - che chissà perché dovrebbe salvare la compagnia siciliana -, l'altrettanto siciliano Vito Riggio, numero uno dell'ente dell'aviazione civile (Enac), e le associazioni dei consumatori che sottolineano l'ennesimo caso di crisi del low cost alla vigilia delle vacanze estive. Ma basta andare alla pagina dello sport e ci si può informare sul vivace calciomercato del Catania, con otto acquisti a fronte di quattro cessioni. E mancano ancora un rinforzo difensivo e un centrocampista.
Eppure Wind Jet e Catania sono controllate dalla stessa holding, la Finaria, a sua volta posseduta al 90 per cento da Pulvirenti. Per Finaria, che ha 348 milioni di ricavi consolidati nell'ultimo esercizio disponibile (2010) con un utile netto di 3 milioni, la compagnia aerea rappresenta circa due terzi dell'attività di gruppo con una perdita di 3 milioni.
Altri 100 milioni di euro vengono dai supermercati della Meridi e 55 dal Catania, che ha chiuso la stagione 2010-2011 con risultati in crescita e un utile di 6,5 milioni ottenuto grazie a una politica di mercato concentrata su giocatori argentini da lanciare. Lanciati anche l'allenatore Vincenzo Montella, passato alla Fiorentina dei Della Valle, e il direttore sportivo Pietro Lo Monaco, che si è messo in proprio acquistando il Messina in serie D. I passeggeri Wind Jet si sono invece lanciati a loro spese ricomprando il biglietto a caro prezzo.
Gianfrancesco Turano (l'Espresso)
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