Genova - Oltre al cappuccino e ai cocktail la titolare forniva ogni genere di droga. Un vero e proprio bazar con le sostanze suddivise in scatole dai diversi colori. Il cliente poteva così ordinare un caffè e qualche grammo di cocaina, o di hashish, marijuana e anche anfetamine, come la Mda, potente sostanza allucinogena e “sorella” della più conosciuta Mdma.
Ma quel supermarket della droga, camuffato da bar, è stato bloccato dagli agenti del commissariato di Sestri Ponente che mercoledì sera, dopo alcune settimane di indagini, hanno arrestato la proprietaria del negozio: si tratta di Diletta Botta, savonese di 36 anni, residente a Genova da tempo, consigliera municipale del Movimento 5 Stelle nel Municipio Ponente. L’arresto della Botta è stato convalidato nel primo pomeriggio da Massimo Cusatti, giudice per le indagini preliminari: la donna è stata trasferita nel carcere femminile di Pontedecimo.
Nel video (dal minuto 34), la presentazione della Botta durante la recente campagna elettorale, ad opera del Guru Beppe Grillo in persona. La Botta è la tizia con la giacca a vento che spiega, sinteticamente, di essere "scesa in campo" (col Mò Vi Mento a 5 Stelle, micacazzi), perchè stufa di tutto lo sporco che c'è nella politica altrui. Esilarante...
Il comunicato del Mò Vi Mento a 5 Stelle - Beppe Grillo ha pubblicato sulla sua pagina Twitter il link a un comunicato della sezione genovese del partito , in cui si esprime «sgomento per l’arresto di Diletta Botta» e si ricorda che la donna «come tutti i cittadini che hanno concorso alla recente competizione elettorale, ha partecipato alle attività del Movimento e ha presentato il certificato penale immacolato». Poco prima delle 18, Grillo ha “twittato” di nuovo: «Una consigliera municipale del M5S di Genova è stata arrestata per spaccio di droga ed è stata quindi allontanata immediatamente dal M5S».
Il locale è “Il solito posto”, in via Molfino. Le indagini sono partite dopo alcune segnalazioni da parte di residenti che avevano notato uno strano via vai da quel bar. Così, gli agenti la scorsa sera si sono presentati alle porte del locale. Ma quando la titolare li ha visti entrare, si è subito innervosita e ha iniziato a trafficare dietro il bancone. I poliziotti, così, hanno iniziato a perquisire il bar, trovando un vero e proprio supermercato della droga: oltre sette grammi di cocaina, tre grammi di Mda, 13 di marijuana, e uno di hashish.
A dare forza all’accusa di spaccio, anche un bilancino di precisione, con tracce di stupefacenti e alcuni sacchetti della spesa con ritagli circolari, ritagli usati per confezionare le singole dosi.
Gli agenti hanno anche sequestrato 845 euro in contanti, con ogni probabilità frutto dell’attività di pusher. La donna, è emerso dai controlli, nell’intera giornata di mercoledì, aveva incassato poco più di 82 euro, come registrato dagli scontrini emessi. Se quella somma non dovesse essere il provento dello spaccio, allora per la titolare ci sarebbero altri guai. Avrà mica fatto del nero? Si sarà “dimenticata” di battere qualche scontrino?
Il locale adesso rischia anche la chiusura. I dirigenti del commissariato, infatti, chiederanno al questore Massimo Mazza di potere applicare il Testo unico sulla pubblica sicurezza: in quel locale si spaccia ed è frequentato da gente pericolosa? Allora si può decidere di abbassare le saracinesche per un periodo di tempo determinato.
(di Laura Nicastro e Alberto Maria Vedova - Il Secolo XIX)
...quindi, tutti tranquilli... il Mò Vi Mento è a 5 Stelle, e il Guru in persona, prima di accettare le candidature, si fa mandare un certificato penale... Basta? No, evidentemente, perchè chiunque non sia ancora stato beccato, o non sia stato condannato, può esibire un certificato penale bianco, che più bianco non si può, neppure col candeggio.
Se Grillo vuole fare una scommessina, potrei mandargli una cassa di certificati penali immacolati di gente che lui, nel corso degli anni, ha pesantemente insultato sul suo blog,n tacciando a vario titolo di indegnità. Non so se riuscirei ad inviargli anche un SUO personale certificato penale immacolato, visto che è stato condannato per triplice omicidio colposo... Non saprei dire se ha goduto del beneficio della non iscrizione...
Ma il punto non è questo... Il punto è che se l'unico, auto-certificato MòViMento a 5 Stelle seleziona il suo ceto politico con questo tipo di strumenti, come predichiamo da un pezzo, è un movimento nato già in stato di avanzata putrefazione. Requiescat in pace. Tafanus
Droga al Bar a 5 Stelle: parlano i grillini
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