Buon giorno a tutti. Inizia il mese di settembre, e spero che qualche indirizzo email inizi a rispondere, e qualche telefono a non trillare a vuoto. Ecco quindi a che punto siamo:
I FONDI: quasi 3.500 euro sui circa 4.000 pervenuti per lo scopo originario, che tutti conoscete, sono rimasti nelle nostre disponibilità, col mandato aperto, da parte dei donatori, a trovare - con il controllo e l'accordo di Don Paolo Farinella, destinazioni coerenti con lo scopo iniziale. Allego lo screen-shot del saldo paypal, e invierò a Paolo Farinella il file excel completo di tutte le singole donazioni ricevute, e delle restituzioni effettuate.

Nel mese di agosto, Paolo Farinella ha continuato - con le mie stesse difficoltà, a cercare le soluzioni migliori. Si è impegnato a riprendere la ricerca di soluzioni appena i telefoni suoneranno di nuovo.
Ho contattato per email la sezione della CGIL che si occupa di problemi assistenziali. Ho ricevuto immediatamente un "grazie, l'ufficio preposto le risponderà appena possibile". Questo all'inizio di agosto. Poi più niente. Spero che stiano rientrando tutti dalle ferie.
Mi sono messo in contatto con la AFEVA di Casale Monferrato (Associazione Familiari Vittime Amianto), nella persona del suo responsabile Bruno Pesce, raccontandogli della storia della raccolta. Copio parte della mia email:
[omissisi] ...grazie alla generosità dei nostri lettori, in 36 ore avevamo raccolto oltre 4.000 euro. Senonchè si è verificato ciò che non avevamo previsto. La famiglia dell'operaio ha rifiutato - per ragioni che non conosco e non voglio conoscere - questo aiuto spontaneo. Abbiamo quindi informato i donatori che avrebbero potuto a loro scelta chiedere la restituzione delle donazioni, o autorizzarci a destinarle ad altre iniziative dello stesso segno. La stragrande maggioranza dei donatori ha optato per questa seconda opzione. Ci resta quindi una certa dispomibilità di fondi (circa 3.500 euro) che vorremmo destinare in gran parte a modeste donazioni di scopo: il rimborso dell'acquisto di libri di testo, o di eventuali visite specialistiche non mutuabili, a favore degli "orfani dell'eternit", o di figli minori di ammalati di asbestosi, fino al concorso di un massimo di 250 € a ragazzo.
So che non è molto, ma è un nostro segno. Non conosciamo nessuno, quindi ci siamo rivolti a lei, nella speranza che ci possa segnalare i casi più urgenti. A noi basterebbe che lei scegliesse i destinatari, ce ne confermasse la rispondenza alle caratteristiche richieste (orfani di deceduti per asbestosi, o figli di ammalati accertati), e ci facesse inviare - anche per email - una copia delle spese sostenute (libri o visite mediche), e le coordinate bancarie (IBAN) per l'accredito del nostro piccolo contributo. Piccolo, ma fatto col cuore.
P.S.: Come garante della "pulizia" dell'operazione e "sindaco" dei conti abbiamo invitato don Paolo Farinella, prete in Genova, che ha generosamente accettato.
In attesa di una cortese e sollecita risposta, la saluto cordialmente
Antonio Crea, alias "Tafanus"
Il signor Pesce ha risposto col seguente messaggio:
Caro Antonio,
voglio anzitutto ringraziarti assieme ai tuoi lettori aderenti all'iniziativa in questione. Fornirti a breve "i casi" come richiestoci è, per noi, un po' complicato. Non solo l'attuale periodo (agosto) ma anche per altre ragioni (gli ammalati di asbestosi a seguito della strage in corso da molti decenni) sono tutti anziani, certo hanno nipoti ... Questo vale anche per i familiari dei deceduti. La situazione inerente i casi di mesotelioma, di lavoratori e cittadini, è parzialmente diversa, ma andrebbe analizzata più avanti. Per essere più precisi, puoi segnalarci il tuo numero di telefono. Ancora ringraziandovi per la vostra sensibilità solidale, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Per l'AFEVA, il coordinatore Bruno Pesce, anche a nome della presidente Romana Blasotti
Sono quindi in attesa di un contatto telefonico (e magari di un appuntamento... a Casale posso anche andarci), con i responsabili dell'AFEVA.
In settimana mi muoverò anche su altri fronti. In particolare, nella ricerca di contatti coi familiari delle vittime del rogo alla ThyssenKrupp, grato a qualsiasi lettore del Tafanus che volesse/potesse darmi una mano nella ricerca di questi contatti.
Nel mio paesello riaprirà il "Centro d'Ascolto", una onlus che si occupa di assistenza per una variegata rosa di bisogni i più svariati. Gente seria, che mia moglie Marisa, conosce personalmente, per aver dato la sua collaborazione (accompagnamento di extracomunitari malati in ospedale per visite, anche come semplice autista; corsi di italiano per stranieri in inglese, ovviamente a titolo gratuito, e altro).
A Roma sto cercando (tramite amici, ma anche attraverso Sechi, il Direttore del Tempo) un contatto con ciò che resta della famiglia del poveraccio (non cito il nome per rispetto) che si è dato fuoco davanti a Montecitorio per aver perso il suo favoloso posto da precario, e che è morto dopo atroci sofferenze per ustioni sull'85% del corpo, lasciando in eredità al figlio trentenne...160 euro.
Infine, cercherò di contattare Bruno Strada, per verificare se è possibile dare una piccola mano ai bambini che lui cura, spesso mutilati da mine-farfalla e affini. La generosità dei lettori del Tafanus non andrà dispersa.
Grazie a tutti. Tafanus
P.S.: Vi terrò informati su tutto: su chi darà una mano, ma anche su chi non la darà.
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