Un paese con le pezze al culo, gestito da magnaccioni alle ostriche. Un rimedio ci sarebbe: una seria legge anticorruzione, da spezzare le gambe ai batman di tutti i colori, e ai loro sponsor e sponsoresse. Ma il PdL alla legge anticorruzione si mette di traverso. Vorrebbe barattarla con una legge che metta al sicuro Silvio dalle intercettazioni di puttanopoli (che arriveranno in aula sotto elezioni), magari accompagnata da un provvedimento intimidatorio sulla responsabilità civile dei magistrati.
La Polverini racconta in aula il nulla. Tanti buoni propositi, e richieste di dimissioni altrrui. Ma di tutto il quadro di riferimento della corruzione all'amatriciana, volgare e magnacciona, del consiglio regionale del Lazio, di cui LEI - e non altri - sono respondabili, la Polverini non prende atto, e non si assume alcuna responsabilità.
Cliccare sulla faccia di tolla della Polverini per ascoltare l'editoriale di Massimo Giannini
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