Che altro poteva fare il povero Monti negli Usa? E’ stato costretto ad uscire dalla sua tattica dilatoria e cincinnatoria di «consul suffectus - consule supplente» programmata perché lo statista finto, ma rialzato (sui tacchi apportunamente aggiustati), un tale inetto Berlusconi che ha dichiarato che la Germania dovrebbe uscire dall’Europa e l’Italia dall’euro. Poi per non smentirsi e dimostrare che è un incapace ha aggiunto per gli allocchi che ci credono ancora che avrebbe abolito l’Imu, sapendo di mentire perché Europa e Fondo Monetraio non lo permetteranno. Questo vuol dire che noi siamo ancora a giocare con le scimmie che fanno di mestiere le scimmie. Eppure mi dicono che in Italia c’è ancora un 20% che lo vorrebbe di nuovo al governo. Mi viene voglia di dire che l’Italia dovrebbe essere divisa tra 80% e 20% lasciando a quest’ultimo autonomia totale con Berlusocni a capo del governo e chi s’è visto s’è visto. Senza possiblità di tornare indietro: condannati a vita a goderselo, Poi, subito, mi vengono le coliche al pensiero e desisto.
Fatto il Cincinnato pronto a lasciare l’orto per tornare in caso di bisogna, il sor Monti ha scatenato la lussuria degli incontri ravvicinati con pornografia incorporata: Casini (il nome è il suo significato, per giunta al plurale), il fascista Fini, il nuovo Montezemollo con le meches volanti, la confindustria e anche i vescovi … e poi ancora la destra e la quasi destra, escluso Bersani che fa la destra del centro, il nato vecchio Renzi che fa la destra della destra più a destra di Berlusconi … tutti a gridare: «W Monti», ma «senza scorciatoie» (© Bersani). Perdonali, Signore, perché non sanno quello che fanno e se lo sanno, colpiscili negli stinchi perché sarebbero peggio di quanto appare. Casini e Fini e Montezemollo hanno governato insieme a Berlusconi (Montezemollo come presidente di Confindustria): complici del dissesto, ora fanno i verginelli audaci che salvano l’Italia e siedono in cattedra con le soluzioni prêt-à-porte. Fini, poi, solo ora si è accorto che il suo ex capo è un corrotto. Bella roba!
Monti non può presentarsi alle elezioni perché «un senatore a vita» non può essere «ri»eletto, a meno che non vi rinunci, ma non credo che sia così scemo. Se diventa di nuovo «disponibile», allora è un vizio da recidivo, ma anche la prova che votare in Italia non serve a nulla e le elezioni sono solo un esercizio da soudoku: fare combaciare riga e quadrato che sono già predisposti. Votare ormai significa fare finta di ratificare quello che è stato già deciso dai corrotti di professione: i voti sì o no sono indifferenti, anzi intercambiabili.
La Cei si è affrettata a cantare in coro: «vogliamo Monti anche noi»! I vescovi insieme a Confindustria! Che spreco di saggezza! Non è che una volta per sbaglio si schierassero dalla parte della Fiom, dei disoccupati, dei precari, dei cassintegrati, dei suicidi per mancanza di lavoro, di chi muore sul lavoro. No, essi stanno dalla parte di Monti!
Potrebbero, di grazia, dirci un motivo per cui Monti merita di fare il bis? Forse che deve finire di prosciugare tutte le pensioni e terminare di licenziare - la sora Fornero è pronta? - quei quattro gatti di operai che ancora lavorano? Tutte le riforme sono contro i poveri, lo stato sociale, la scuola, il territorio e a favore dei delinquenti e ladri pubblici e privati: non ha tolto una sola legge infame di Berlusconi, non ha approvato quella sulla corruzione, non ha riammesso il falso in bilancio, non ha tagliato un centesimo alla politica come dimostrano otto regioni inquisite. Bastava che Monti facesse un decretino.
«Da oggi gli stipendi dei parlamentari non possono superare «MAI» 5 mila euro al mese, tutto compreso, senza tessere, benefit, e, soprattutto, senza vitalizi. Macchina, viaggi e tutto il resto ognuno se lo paga come fanno tutti. Lo stipendio per i consiglieri regionali è di 2.500 al mese puliti, senza gettoni, senza altra aggiunta. Ai gruppi nessun rimborso: facciano volontariato se credono nel rapporto col territorio. La politica è servizio, non mangiatoia aperta 25h/24. Da oggi in poi nessuna macchina dello Stato può essere usata per il trasporto di alcuno. A lavoro si va a piedi, in bici, in metro, in tram, in treno e a spese proprie. Coloro che hanno preso soldi, tipo Polevirni/Batman, o li hanno spesi per amici sezna nemmeno uno straccio di certificazione, come Formigoni, devono restituire tutto fino all’ultimo centesimo e nel frattempo si sequestrano loro beni mobili e immobili personali, di mogli, figli, amanti e parenti fino alla settima generazione. Chi ruba denaro pubblico, in carcere a vita a pane e acqua quattro volte a settimana.
Di fronte a questo quadro esaltante i vescovi stanno con Monti: se si rileggessero per sbaglio il Vangelo forse capirebbero che è meglio stare in pianura, dove almeno forse possono incontarre qualche faccia pulita.
Tu quoque, Fazio?
Ho visto Fazio domenica 30 settembre e lunedì 1° ottobre e dico subito che mi è venuto il latte a forma di mozzarelle alle ginocchia. Due interviste [????] (famo pe’ ride) al ministro Passera e al cardinale Ruini. Con l’uno e con l’altro è stato servile, adulatore, senza verve, senza parole. Tutto era dolciastro e convenevole, sdolcinato e, se non fosse perché fosse, oserei dire che Fazio era «innnamorato», oppure è diventato «qualunquista», equidistante da tutto e da tutti: super partes. Si liquefaceva davanti al Passera che tronfio recitava la parte di chi ha mantenuto le promesse. Invece di incalzarlo e di dirgli dei suoi conflitti d’interesse, del Ponte di Messina, dei licenziati, del lavoro che crea, ecc. ecc., quali strumenti a tenaglia pensa di usare per costringere Marchionne a mantenere le promesse fatte sulle spalle di un referendum imposto e pilotato, … lei di qua, lei di là, io al centro, palla al centro, cosa pensa del futuro, dove sta il tunnel, la luce (ma l’Enel ha riallacciato il contatore?). Il voltastomaco. Peccato, veramente!
La scena si è ripetuta in modo ancora più plateale lunedì con l’intervista al cardinale Ruini che si presentava con un libro modesto modestino: con la presunzione di una «Intervista su Dio»: sai passavamo per di là, lo abbiamo incontrato, due chiacchiere tirano due domande, le risposte venivano spontanee. Dio non vedeva l’ora di essere intervistato da Ruini, (oh, che goduria!) e si è stravaccato sulla sdraio e ha detto: eccomi, Signori, sono tutto vostro. Quanto tempo? Nessun problema: abbiamo l’eternità davanti. Mancava poco che Fazio dicesse «Et cum spiritu tuo», anche in assenza del «Dominus vobiscum» del cardinale.
Quando l’eminenza disse che le leggi le fanno le maggioranze e i parlamenti, Fazio annuiva, invece di incalzarlo e chiedere: «Allora perché lei nel 2005 ha promosso un referendum per fare abortire la legge sulla procreazione assistita (lg. 40/05)? Perché ha invitato a pranzo Berlusconi e il nobiluomo Gianni Letta per fare vincere la Polverini alle regionali del Lazio? Non si sente responsabile di avere contribuito a formare una classe dirigente, sedicente cattolica, che sfocia nello scandalo Polverini/Batman/Porci? Perché come cardinale lei appoggia sempre e solo delinquenti, camorristi, mafiosi, ladri, corrotti e corruttori? Perché il Vaticano sfratta i poveri per affittare ai ricchi? Non dovrebbe chiedere scusa agli Italiani per avere appoggiato per 18 anni Berlusconi e il suo partito che hanno portato l’Italia allo sfascio di oggi, sotto ogni punto di vista: sociale, morale, economico e culturale?
Nessuna di queste domande è stata fatta perché urgeva l’ultima: Quale futuro vede per la Chiesa. ‘mmazza che domanda! Risposta: Un grande futuro. E te pareva! Per la cronaca il libro su Dio è stato pubblicato con Mondadori! Chissà se Dio è stato informato!
Paolo Farinella, prete
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