L'ordine di Bertolaso dopo il sisma: "La verità non si dice" - Spuntano nuove intercettazioni fra l'allora capo della Protezione civile ed Enzo Boschi. "Non ti preoccupare, siamo collaborativi"
Con sprezzo del ridicolo, il Ministro dell'Ambiente Clini evoca addirittura, nel caso dei nostri Ferdinando Boschi & C, Galileo Galilei. Addirittura! Sulla grandezza galileiana di Guido Bertolaso e Ferdinando Boschi, che "non capisce ma si adegua", basta ascoltare questa intercettazione, che lascia allibiti.
Su Clini, che produce questo ardito parallelismo, mi ero già espresso a poche ore dalla sua nomina a Ministro dell'Ambiente: esattamente con questo post del 18 Novembre 2011:
Ma prima di andare avanti, permettete che ripeschi qualcuna delle mie non freschissime nozioni da geologo... Nel merito, le dichiarazioni tranqullizzanti (TROPPO tranquillizzanti, rese su pressante invito di Bertolaso, mewdico infettivologo), dai membri della CGR (Commissione Grandi Rischi), sono una idiozia scientifica di straordinaria portata. La teoria messa in piazza da questi scienziati era che non c'era da preoccuparsi per lo sciame sismico che da settimane interessava l'area, con frequenza e intensità crescente, perchè questo sciame era il segnale che l'energia sismica andava dissipandosi attraverso una certa quantità di piccole scosse.
Si da il caso che questo sia vero, in genere, DOPO una scossa violenta. La compressione fra due placche accumula energia, finchè non si arriva ad una frattura (faglia), che crea la scossa sismica principale. L'energia residua eventualmente non scaricata attraverso la scossa principale, viene dissipata in seguito, attraverso una serie di piccole fratture, decrescenti per frequenza e intensità. E' ciò viene definito come "sciame sismico", o scosse d'assestamento. Sciame, da scia. Le scie (e gli sciami) seguono, non precedono.
E tuttavia i membri della CRG non sono stati condannati per questa - chiamiamola benevolmente "errata valutazione" di un fenomeno premonitore. Si sa, i terremoti non si possono prevedere... Ma sono stati condannati perchè dalle evidenze (intercettazioni) risulta chiaro che si sono appecoronati ai ripetuti e pressanti inviti dell'infettivologo Guido Bertolaso, forse piegando i fatti alle teorie che avrebbero dovuto invece essere - loro - piegate ai fatti.
Quindi lasciamo in pace Galilei, caro Clini, che c'entra come i cavoli a merenda. La sentenza non punbisce la eventuale insipienza, ma punisce l'appecoronamento politico a Bertolaso e al Governo Berlusconi. La conseguenza è stata che parecchie persone, che da giorni, sempre più preoccupate, dormivano in camper e roulotte, cono rientrate in casa. Just in time... La sentenza d'appello accerterà se esistano sufficienti prove documentali a supporto delle accuse. Se esistono, non si stanno condannando dei piccolo Galileo Galilei in sedicesimo, ma dei tizi che hanno svenduto la loro professionalità, hanno sposato e diffuso le teorie dell'infettivologo beneficiato dal berlusconismo, per ragioni note solo a loro.
Riportiamo in calce una sintesi dell'articolo di Repubblica.it
ROMA
- "L'unico precedente a questa sentenza è Galileo". Il ministro
dell'Ambiente Corrado Clini torna sul processo dell'Aquila, in cui 7
membri della Commissione Grandi Rischi sono stati condannati a 6 anni
per omicidio colposo plurimo. "Se il motivo è che non hanno fatto una
previsione esatta del terremoto, questo è assurdo. Spero che l'appello
ribalti tutto, chiederò agli scienziati di ritirare le dimissioni". Al
ministro replica il presidente dell'Associazione nazionale magistrati,
Rodolfo Sabelli: "Agli imputati è stata contestata l'errata analisi dei
rischi, che ha comportato un'informazione non corretta". E che le
riunioni della Commissione Grandi Rischi, in quel marzo 2009 in cui
L'Aquila era investita da uno sfibrante sciame sismico, fossero
"un'operazione mediatica" non è suggerito solo dalle famigerate parole
dette da Guido Bertolaso una settimana prima della grande scossa del 6
aprile.
Anche
dopo il sisma, infatti, l'allora direttore della Protezione Civile
continuò a chiedere alla Commissione dichiarazioni che avessero lo scopo
precipuo di tranquillizzare la popolazione. "Mi hanno chiesto: ma ci
saranno nuove scosse?" dice in una telefonata del 9 aprile al sismologo
Enzo Boschi. Proprio quel giorno la Commissione si sarebbe riunita nella sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Roma.
Prima dell'incontro Bertolaso spiega al suo interlocutore: "La riunione
di oggi è finalizzata a questo, quindi è vero che la verità non la si
dice". E ancora: "Alla fine fate il vostro comunicato stampa con le
solite cose che si possono dire su questo argomento delle possibili
repliche e non si parla della vera ragione della riunione. Va bene?"
Quali
siano le vere ragioni della riunione e l'innominabile verità non è
chiaro. Neanche Boschi sembra capirlo. Ma in quei giorni c'era molta
preoccupazione sulla tenuta della diga di Campotosto in caso di una
nuova forte scossa. "Quando avete finito mi chiami e mi dici quello che
vi siete detti. Eh?" prosegue Bertolaso, il cui telefono era stato messo
sotto controllo precedentemente dalla procura di Firenze nell'ambito
dell'inchiesta G8. Per queste frasi l'ex capo della Protezione Civile è
attualmente indagato all'Aquila, nel secondo capitolo del processo per
il sisma. Boschi il 9 aprile, per nulla scandalizzato dal tono del suo
interlocutore, risponde ossequioso: "Non ti preoccupare, sai che il
nostro è un atteggiamento estremamente collaborativo. Facciamo un
comunicato stampa che prima sottoponiamo alla tua attenzione".
Già
prima del sisma del 6 aprile, d'altronde, Bertolaso si era dato da fare
per tranquillizzare una popolazione con i nervi a fior di pelle per via
dei mesi di piccole scosse e degli annunci di Giampaolo Giuliani,
secondo cui un forte terremoto avrebbe colpito Sulmona. Bertolaso il 30
marzo aveva chiesto ai "luminari del terremoto" di riunirsi il giorno
dopo all'Aquila per "zittire subito qualsiasi imbecille", per
"tranquillizzare la gente" e per dire che "cento scosse servono a
liberare energia e non ci sarà mai la scossa quella che fa male.
Capito?". I "luminari" capiscono. E si adeguano, sia prima che dopo il
terremoto.
(25 ottobre 2012)
P.S.: Dieci minuti dopo l'uscita di questo post su facebook, qualcuno mi ha inviato il link ad un - questo si - "autorevole" giornale americano (The Scientific American), che guarda caso non la pensa come Clini e come la TV italiana, ma piuttosto come noi... Tafanus
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