(di Filippo Ceccarelli - Repubblica.it del 9/10/2012)
Domani mattina, come promesso a settembre, Beppe Grillo raggiungerà la Sicilia attraversando a nuoto lo Stretto di Messina. Come apertura di campagna elettorale, è la più insolita che si ricordi. Ma il messianico leader del M5S è da mesi che si allena a superare quel fatidico braccio di mare che separa la Calabria dalla Sicilia.
Nel terzo libro dell'Eneide Virgilio, con la partecipazione straordinaria di Annibal Caro, vivamente sconsiglia la performance:
d'un gran baratro è questa,
che tre volte i vasti flutti
regirando assorbe
e tre volte a vicenda li ributta
con immenso bollor sino alle stelle"
Qualche fideista grillino ha intitolato questo filmato: "Beppe meglio di Mao", laddove il riferimento è alla nuotata che nel luglio del 1966, agli albori della rivoluzione culturale e del culto della personalità, il leader cinese, più che settantenne, fece nel fiume Yangtsi per dimostrare di essere ancora nel pieno delle forze - e indubbiamente lo era, tanto da sgominare di lì a poco la dissidenza con l'aiuto delle guardie rosse.
Grillo ha 62 anni e almeno all'interno, invece che con Lin Shaoqi deve vedersela con Favia. Forse solo quest'ultimo, magari col sussidio di un ideale fuorionda, potrebbe far presente al leader del M5S che anche Mussolini coltivava un certo esibizionismo natatorio. O almeno tale appare in certi cinegiornali Luce che mostrando le immagini delle bracciate, invero un po' corte e goffe, del Duce comunque garantivano: "Particolarmente alta è la Sua fedeltà al mare, che Egli non dimentica neppure in questo periodo di primi rigori autunnali".
Si parva licet, ma per completare il poco incoraggiante elenco, occorre riconoscere che dopo alcune storiche nuotate nel golfo di Taranto, con il debito accompagnamento sonoro che nel format della sua tv Antenna 6 alternava "Momenti di gloria" alla Cavalcata delle valchirie, nel 2009 Giancarlo Cito è riuscito ad attraversare lo Stretto di Messina. Come spesso capita in questi casi, non è facilissimo ricostruire le ragioni di questa impresa, mentre al contrario resta impressa nella memoria la scritta della maglietta che l'ex sindaco di Taranto indossava al momento di annunciarla: "In culo alla balena" - e così fu.
Quanto a Grillo, domani suoi proseliti calabresi lo accompagneranno a Cannitello e accoliti siciliani lo accoglieranno, dopo tre orette, a Punta Faro di Messina. Nel corridoio marino in cui è prevista la traversata ci sarà, come sempre accade, una barca d'appoggio, più vari ed eventuali natanti destinati a ospitare ulteriori seguaci, fotografi e telecamere.
Una volta sull'isola, sperabilmente non nello stesso giorno, il tribuno-nuotatore abbandonerà cuffia, occhialetti, muta e si farà podista: e allora il programma elettorale prevede che egli comincerà a correre in compagnia "come Forrest Gump", ha già notificato a chi volesse raggiungerlo su quelle strade. E dunque, anche all'insegna della grande fiction, tra acqua e terra, schizzi e polvere, bracciate e sudore, il marketing del corpo del leader pianta dietro di sé un'altra pietra miliare.
Nel vuoto di ideali e nel deserto di speranze e progetti, la carne si mette in mostra come estrema risorsa per un consenso elementare, ma fino a un certo punto. E suonerà pure eccessivo, ma nella traversata elettorale grillina, come in tante altre prestazioni, rischia di avversarsi ciò che diceva Nietzsche: "C'è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza".
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