Vale la pena di leggere questo breve post di Marco Bracconi su ciò che sta succedendo nei dintorni del fiorenzino. Ma vale anche la pena di dare uno sguardo ai molti commenti che corredano il post. Nel frattempo, da quando qualcuno ha fatto capire al bischero che se non si cambiano le regole a partita iniziata, non si cambia neanche quella che vuole il segretario del partito a candidato unico di coalizione alle primarie per la candidatura a premier, è diventato più possibilista sul cambiamento delle regole "in corsa".
E' arrivato addirittura (udite, udite!), ad aprire alla proposta di un secondo turno di ballottaggio, ma solo dopo che qualcuno gli ha ricordato a brutto muso che è proprio col doppio turno che il fiorenzino è stato nominato candidato-sindaco di Firenze.
Nessun medium nazionale (e nessuna procura della repubblica) ha per il momento chiesto conto al renzino di come si permetta di andarsene in giro in camper per mesi, da sindaco di Firenze, mentre la cittò affonda (...chissà, magari l'assenza del renzino da Palazzo Vecchio potrebbe rivelarsi benefica...) Ma ecco il post di Bracconi:
Albo degli elettori, doppio turno, tessera per votare. Contro le regole per le primarie Matteo Renzi è pronto a fare fuoco e fiamme. Dice che Bersani così dimostra di aver paura. E che il suo è un clamoroso autogol. Però non spiega perché sarebbe inaccettabile l’obbligo di ritirare una tessera per poter andare ai gazebo. E’ inaccettabile e basta.
Qualcosa non torna. Perché il sindaco di Firenze si presenta come un attore politico giovane e pragmatico, un Blair alla fiorentina con eloquio accattivante e bagaglio culturale sincretico. Eppure la sua contrarietà alle regole per le primarie ha un tratto ideologico per nulla giovane e che c’entra pochissimo con l’intero impianto del suo (presunto) fare politico.
Quella che resta è la sensazione che per Renzi questa storia delle regole sia un ottimo pretesto – questo sì, molto post-ideologico – per accendere una nuova polemica di sistema (e non di merito) con i suoi avversari nel partito.
A meno che non si dica apertamente che le regole non piacciono perché si vogliono vedere file di elettori leghisti-grillini-berlusconiani ai gazebo. E questa, almeno, sarebbe una spiegazione.
Una passeggiata fra i commenti che corredano il post è una esperienza molto istruttiva. Nel frattempo agli "oni" ai quali avevamo dedicato un post ("le "27 Stelle 27" del PD provenienti dall'area teo-con), firmatari di una mozione anti-Vendola, si sono aggiunti altri "oni" (Veltroni, Gentiloni) che insieme ai vecchi vogliono firmare una mozione che impegni il vincitore delle primarie a "proseguire il governo Monti con altri mezzi".
Questi cacasotto della politica si stanno disperatamente attaccando alle gonnelle della Fornero, dimentiche dsi come e perchè si faccia politica. Cari "oni", la politica è quella cosa che costringe chi governa a compiere delle swcelte di frondo (fra Marchionne e Camusso, fa Marino e Buttiglione, e - perchè no - fra chi vuole una patrimoniale seria e una Tobin Tax, e chi invece rifiuta queste cose per non alienarsi i favori dei grandi ricchi (magari per via di evasione) e della grande speculazione finanziaria (che, guarda caso, ha guadagnato miliardi, in questi ultimi mesi, attraverso la speculazione sugli spread).
Ma ecco le ultime, brillanti dichiarazioni degli ultimi "oni" aggiunti:
VeltrONI: BERSANI E RENZI SI PARLINO - «Bersani e Renzi si parlino e trovino una intesa volta a favorire la più ampia partecipazione dell'elettorato di centrosinistra alle primarie, senza sottoporre l'Assemblea nazionale del Pd ad una tensione in questo momento inutile e dannosa». Lo ha detto Walter Veltroni interpellato da un cronista all'entrata dell'Aula della Camera (...insomma, siamo al solito Veltroni "mancato africato", ahimé... che propone i punti d'arrivo, senza preoccuparsi minimamente di indicare i persorsi... NdR)
GentilONI: NORME DA OLIGARCHI - «Ogni tanto la classe dirigente dà l'impressione di sentirsi come un'oligarchia accerchiata, anche se riconosco volentieri a Bersani di essere stato lui a chiedere e a difendere primarie aperte. Ora non può fare marcia indietro». Intervistato da Repubblica, il deputato del Pd Paolo Gentiloni critica le possibili nuove norme per le primarie, «proposte molto restrittive che allontanano le persone».
«Se ci sono dei delusi dal centrodestra che vogliono sostenerci, noi dovremmo spalancare loro le porte», sostiene Gentiloni (...qualcuno avverta GentilONI che stiamo parlando di primarie interne, non di elezioni attraverso le quali "attrarre" elettori di destra". Piccola postilla: dobbiamo fare scelte di destra per attarre elettori di destra, o questo ONE pensa di attrarre elettori di destra con politiche e dichiarazioni d'intenti che non faccviano perdere voti a sinistra? Ci Spieghi bene. Anzi, benONI. NdR).
«I fenomeni di degenerazione sono ben altri. Ricordo che in alcune zone d'Italia il numero dei nostri iscritti supera perfino quello degli elettori. Conosco bene i rischi del voto cammellato. Questi rischi non diminuiscono ma crescono limitando la partecipazione». (Qualcuno avverta ONI che nessuno pensa a mercato delle tessere, ma ad un registro pubblico attraverso il quale gli italoforzuti che intendano infiltrarsi accettino almeno il rischio di essere marchaibili - attraverso un registo pubblico - all'accusa infamante di essere di sinistra. Che c'entra tutto questo con le "truppe cammellate"? Qualcuno ha spiegato a ONI che anche alle precedenti primarie si firmava un elenco, solo che questo era quasi impossibile da consultare? NdR)
«Sottoscrivere un testo, versare un contributo, non ha mai scoraggiato nessuno», ma ora «stiamo parlando della necessità che nei giorni precedenti si vada in un posto a registrarsi, che chi non ha potuto votare al primo turno e vuole farlo al secondo non possa farlo», prosegue Gentiloni. «Le primarie diventano una corsa a ostacoli. Così si feriscono milioni, non migliaia, di nostri potenziali elettori».
No, cari ONI: così si ferma il malvezzo di andare a rompere gli ONI nelle primarie altrui. Meglio un milione di voti puliti, che 5 miliONI di voti inquinati. O forse è proprio questo che cerca la banda degli ONI? Un bel governo di continuità (o contiguità) MontiZemoliano, chew ridia una speranza di poltrona agli ONI del Grande Centrino, ormai ridotti alla canna del gas? Tafanus
P.S.: Elenco aggiornato degli ONI - Giuseppe Fioroni, Anna Rita Fioroni, Antonio Rusconi, Walter Veltroni, Paolo Gentiloni, Daniele Bosone, Enrico Farinone... Manca solo Berlusconi, ma dategli tempo, e arriverà...
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