Matteo Renzi, il "Bischero di Rignano", vuole che il PD (che poi sarebbe il suo partito, quello che - per capirci - gli ha ficcato sotto il culo prima la poltrona da inutile Presidente di Provincia, poi quella da sindaco di Firenze) metta online TUTTE le fatture degli ultimi tre anni.
Insomma, un rapporto di lealtà e di fiducia, come si usa fra militanti dello stesso partito. Le vuole. E poco importa che il PD, unico partito in Italia, senza avere alcun obbligo di legge, fa controllare i suoi conti da una società esterna di certificazione dei bilanci. Ma a Renzi non interessano i conti del PD (che lui - come scriveremo più avanti - ha contribuito a rottamare... Non il PD, i conti...). A Renzi interessa solo buttare qualche chilo di merda fra le pale del ventilatore, e vedere l'effetto che fa. Magari la merda andrà a cadere in spazi vuoti, ma non si sa mai... Qualche schizzeto potrebbe finire anche dove non dovrebbe... Notevole il fatto che queste primizie vengano regalate dal Bischero al maggior magazine di sinistra: Panorama, di Silvio Berlusconi.
Ma a Renzi cosa gliene fotte, di dove potrebbe finire la merda? Renzi non sta conducendo una campagna per il PD, sta conducendo la sua battaglia CONTRO il PD, sperando di potersi poi nutrire delle sue ceneri.
Ha chiesto la pubblicazione delle fatture anche a SEL. Con quali titoli chiede ad un partito non suo azioni non obbligatorie per legge? Siamo sempre nell'ambito della politica di Franceschiello...
Editto di Franceschiello: "Facite ammuina"
Modo di dire napoletano. «Fare ammuina» significa «agitarsi a vuoto, fare confusione, anche per attrarre la benevola attenzione dei superiori». E' famoso per essere stato usato nel linguaggio marinaro borbonico in un ipotetico ordine della Regia Marina del Regno delle Due Sicilie. Ecco che cosa si dice che si legga nella "Collezione de’ regolamenti della Real Marina", anno 1841:
«All’ordine "facite ammuina” tutti chilli che stanno a prora, vann’ a poppa e chill che stann’ a poppa vann’ a prora; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa, e chili che stanno ‘ncoppa vann’ abbascio; chi nun tiene nient’a ffa, s’aremeni a ’cca e a ‘lla».
La versione moderna del "Facite ammuina" nasce ad opera del Bischero alla vigilia di una riunione "a porte chiuse" di Renzi coi suoi finanziatori, guidati da un vero "proletario 'de sinistra": dall'uomo che per il sindaco si occupa dei rapporti con i poteri economici, il numero uno del fondo Algebris, Davide Serra. Che, con il suo curriculum e i suoi 41 anni, è considerato il «rottamatore» della finanza italiana. (Il Tempo)
E, tanto per onorare "la trasparenza", ciò che avverrà in questa riunione, rigorosamente "chiusa al traffico", non sarà pubblico, e comunque se venissero fuori delle "ideuzze", sarà assolutamente vietato fare i nomi degli autori delle ideuzze. Non è magnifico? Il Tempo continua così:
"...non stupisce che poche ore prima dell'evento milanese, le agenzie comincino a battere anticipazioni dell'intervista a Renzi pubblicata sul numero di Panorama in edicola. Anticipazioni che, tra l'altro, contengono un attacco del sindaco di Firenze ai suoi avversari sul tema della trasparenza delle spese. Non è un segreto, infatti, che all'interno del Pd in molti considerino Renzi come il cavallo di Troia di potentati economico-finanziari che puntano a prendere in mano le redini del partito e della coalizione di centrosinistra. Lui non ci sta è contrattacca. «Non so con certezza quanto spenderò per la campagna elettorale - spiega - ma più o meno 250mila euro». Quindi si rivolge all'ex tesoriere dei Ds Ugo Sposetti che, secondo alcuni quotidiani, aveva attaccato il «rottamatore» accusandolo di essere finanziato dall'estero.
«Sposetti - è la risposta - parla anche di finanziamenti dall'estero, si vede che ha esperienza su questi temi, ma io non cado nelle sue trappoline». Ma l'affondo più deciso è quello nei confronti di Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola: «È disponibile, il Pd, a mettere online le fatture degli ultimi tre anni dei suoi dirigenti? Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola le mettano tutte sul sito, io aspetto. Dimostrino di essere davvero diversi dal tritacarte di Fiorito».
Un paragone, quello tra i suoi sfidanti e il «Batman» della Regione Lazio, che sembra fatto apposta per scatenare il finimondo. E infatti a stretto giro di posta arrivano le risposte piccate dei diretti interessati. O meglio, di chi si occupa dei finanziamenti della loro campagna. Bersani, infatti, preferisce non cavalcare troppo la polemica: «Renzi non si preoccupi, noi metteremo online tutto quanto. Metta anche lui, e vedrà che siamo tutti a posto».
Ben più dura la reazione del tesoriere del Pd Antonio Misiani: «Se Renzi andasse a vedere la sezione trasparenza del sito del Pd, troverebbe molte informazioni interessanti sul partito a cui è iscritto. La prima è che i conti del Pd sono da sempre certificati e pubblicati in Internet, anche in formato open data. La seconda è che il Pd ha regole severe sulle spese di rappresentanza: da noi nessuno viaggia in Jaguar, non andiamo a cena al Four Season, non si vola in jet privato. Stiamo riducendo e razionalizzando i costi del partito e abbiamo iniziato a farlo ben prima del dimezzamento dei rimborsi elettorali» [...]
Ora, come definire ciò che Renzi sta facendo, se non bieca propaganda? Cos'altro è chiedere al PD di fare qualcosa che il PD fa da tempo, in misura persino superiore agli obblighi di legge, pur non avendone alcun obbligo di legge? E perchè il Bischero, che nel piatto del PD mangia da una vita, queste cose non le ha chieste quando pasteggiava a Brunello da Montalcino a spese del partito e della provincia? Non è un po' sospetto questo tardivo amore per la trasparenza? Ma dato che io sono dell'idea che se queste sono le armi, anche il PD deve dotarsene, noi iniziamo col chiedere a Renzi:
-a) quanto costa, in termini di danno erariale e di danno alla città che amministra, una sua assenza di tre mesi da Palazzo Vecchio, in giro per comizi e per farsi i cazzi suoi ??? Oddio... magari a consuntivo potremmo persino scoprire che l'assenza di Renzi ha fatto bene a Firenze, ma non lo si può sapere in anticipo, e certamente Renzi non ha una così scadente opinione di se stesso.
-b) Cosa è andato a fare alla convention democratica di Obama? Quanto è costata la gita? Con quali soldi è stata fatta? In quanti erano, in gita? Che vantaggi ha tratto Obama dalla gita di Renzi? Qualcuno lo ha cagato, sia pure di striscio? E che vantaggi ha tratto Firenze da questa gita? Perchè, scusate se annoio, credo che Renzi sia pagato pro-tempore per fare il sindaco di Firenze. Vuole fare dell'altro? Liberissimo, ma avrebbe dovuto prima dimettersi.
Matteo Renzi, Granduca del Feudo di Firenze - Sembra che la Corte dei conti sia molto interessata non solo a certe disinvolte assunzioni fatte da Renzi quando era un ggiovane Presidente di Provincia (sempre grazie all'orrendo PD...), e per le quali è stato già condannato, ma anche ad alcuni faraonici nota-spese, che ben ricordano i comportamenti di tali Maria Giovanna Maglie, e di Emilio Fede, quando da corrispondente dai paesi africani della RAI riusciva a spendere così bene da meritarsi il nomignolo di "Sciupone l'Africano".
A me interessa sapere solo se le accuse mosse a Renzi abbiano fondamento o meno. Se i documenti che sono stati pubblicati (e che ipotizzano finanziamenti di Lusi a Renzi) siano falsi o autentici. E, just in case, se Renzi abbia querelato i suoi accusatori per diffamazione, o perchè non lo abbia fatto.
Per chi volesse rinfrescarsi le idee, vale la pena di dare una ripassata a questo articolo. E' vero, si tratta di Libero, Renzi ha minacciato tuoni. fulmini e querele, ma a noi piacerebbe sapere se poi Renzi abbia sporto querela, ed eventualmente averne una copia. Chiediamo troppo? Tafanus
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