La marchetta del "Geniale" a favore del Bischero di Rignano sull'Arno prosegue così:
Se ragionassimo con la cieca opportunità politica faremmo esattamente il contrario. Strizzeremmo, cioè, l’occhio a Bersani, perché diciamolo: è l’avversario con il quale un candidato di centrodestra avrebbe gioco più facile. Partirebbe ultra svantaggiato e i sondaggi lo dicono chiaramente, ma contro il segretario Pd la partita sarebbe meno impossibile. Renzi è più difficile da battere per il semplice fatto che attrae un’area moderata che Bersani non attrae.
Ecco, sapete che c’è? Chissenefrega dell’opportunismo. Scegliamo Renzi perché è un uomo nuovo: è il primo vero leader totalmente post-comunista, è l’unico a indicare al Pd la strada della socialdemocrazia liberale che in Europa e negli Stati Uniti c’è da sempre e che da noi non c’è mai stata. Noi vorremmo che vincesse lui, domani. Perché Renzi garantisce la possibilità di avere un dialogo vero, nuovo, reale. Parla di temi, non di inchieste giudiziarie. Parla di prospettive, non rinfaccia il berlusconismo. È avanti e non per ragioni anagrafiche. Al netto delle esagerazioni e di qualche errore, la rottamazione che propone è l’istanza di un giovane, ma soprattutto un’idea di politica diversa: ha sconfitto il pregiudizio e non ha la cultura dell’inciucio come unica alternativa alla rivalità. Una parte delle sue proposte non ci convince.
Ma di cose condivisibili ce ne sono molte: la semplificazione
fiscale per le imprese, l’inversione del paradigma classico della
sinistra per il quale il lavoratore ha più diritti del datore di
lavoro, il divorzio breve. La forza del suo programma sta nello spirito
liberale e nell’essere studiato con il buonsenso di chi non pensa di
poter risolvere i problemi del mondo come s’illude di fare Vendola.Il
sindaco di Firenze ha avuto la tenacia di resistere all’assalto
pazzesco subito dall’establishment del suo partito. Hanno cercato di
abbatterlo, di screditarlo, di delegittimarlo, di renderlo costume
anziché politica. Gli attacchi subiti sono stati solo personali. Vi
sembra normale? Lui ha rimbalzato tutto e ha mobilitato la gente come
pochi. Ha costretto il Pd ha scendere sul suo terreno, a misurarsi,
l’ha obbligato a usare le truppe cammellate per sconfiggerlo. Forse non
vincerà (così dicono tutti i sondaggi), ma l’Italia ha trovato un
leader.Per il presente, non solo per il futuro. Da domani, comunque
vada, bisognerà fare i conti con Renzi e capire che idea ha del Paese.
Con lui se ne può parlare.
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