"A Stumpo comprerò uno scanner con i miei soldi e così si potranno mettere in rete i novemila verbali dei seggi delle primarie. Si impiegheranno tre ore e ce la fa anche lui", così Matteo Renzi alla telefonata a Canale 5, replica al segretario organizzativo delle primarie, Nico Stumpo, che di fronte alla richiesta del sindaco di pubblicare in rete i verbali, sostiene che per farlo: "Ci vorranno giorni e giorni"
Forse a questo ragazzotto, principe del "webbe 2.0", non hanno ancora spiegato che ormai ci sono in commercio ottime epsom multifunzione (stampante a colori, scanner, e persino OCR).
Forse a questo ragazzotto non hanno spiegato che oltre ai verbali (che non sono di una pagina ma di almeno 4 facciate), bisogna allegare gli elenchi dei votanti, coi numeri della carta d'identità. Altrimenti il tutto ha lo stesso valore della "Due Veli Scottex", dieci piani di morbidezza.
Forse a questo ragazzotto nessuno ha spiegato che le facciate da scannerizzare, fra verbali di 9234 sezioni ed elenchi delle firme (non ce ne sono più di una ventina a pagina), possono arrivare alla bella cifra complessiva di circa 200.000 facciate.
Forse a questo emerito cazzone qualcuno dovrebbe spiegare che la scansione di una facciata, e il caricamento della facciata stessa in un megafile, può richiedere, a una persona allenata, non meno di tre minuti. Forse a questo cazzone bisognerebbe spiegare che 3 minuti per 200.000 facciate fa 600.000 minuti, o se si preferisce 10.000 ore lavorative. Un addetto per 1250 giornate lavorative, o due addetti per 625 giornate lavorative, o tre addetti per 416 giornate, o 6 addetti per un anno.
Il Bischero di Frignano si accomodi. Assuma a sue spese 6 persone, così fra un anno sapremo - però online tramite webbe 2.0 - se Renzi ha perso per 300.000 voti, o per 297.500, o per 302.600.
Ma mettiamo pure che questo cazzone abbia ragione, che si debbano scannerizzare e mettere online SOLO 9000 pagine. Secondo il cazzone si impiegheranno tre ore. Centottanta minuti. Cinquanta pagine al minuto. Una pagina in poco più di un secondo. Questo ragazzotto è da internare.
Intanto questo paladino delle regole insiste nel voler cambiare le regole della partita durante l'intervallo fra il primo e il secondo tempo. Ha ormai capito che senza l'intervento di truppe fresche cammellate di Forca Italia non ce la farà mai. Ecco cosa gli ha risposto Luigi Berlinguer, Presidente del Collegio dei Garanti:
"...le regole per lo svolgimento delle primarie del centrosinistra sono state definite nel regolamento approvato all`unanimità dal collegio dei garanti lo scorso 15 ottobre. Una volta iniziata la partita le regole non si possono cambiare tra il primo e il secondo tempo..."
Intando il Bischero sta affrontando l'emergenza della "bomba d'acqua" caduta su Firenze dal "salotto" di Bruno Vespa.
I have a dream... che fra quattro giorni questo bischero sia spazzato via da un'alluvione di voti; che la sua prolungata assenza da Palazzo Vecchio lo metta in crisi con la sua giunta; e che torni a fare lo strillone del giornali del gruppo Monti-Riffeser.
Tafanus
APPENDICE
Un po’ di nomi di "proletari" amici e finanziatori del Bischero di Frignano
Ancora una citazione dal lungo articolo sui finanziatori e sostenitori del Nixon di Rignano: “i Frescobaldi, i Fratini (immobiliaristi, centri commerciali), i Folonari (Giovanna Cordero Folonari fu chiamata a fare l’assessore dal precedente presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi), i pratesi Pecci tramite il congiunto Niccolò Cangioli, manager della Elen spa, i Bini Smaghi, quelli del conte Lorenzo, ex consigliere della Bce nominato da Renzi presidente della Fondazione Strozzi. Bini Smaghi, tra l’altro, è figlio di una Mazzi e, dunque, cugino del Mazzei presidente della Cassa di Risparmio.
Una rete di sostenitori influenti cui si sono aggiunti imprenditori e manager come il gruppo Poli (imprenditori alberghieri e proprietari di tv locali), l’editore Mario Curia (Chiesa, Confindustria), Leonardo e Marco Bassilichi, della Bassilichi Spa, azienda che lavora per il Monte dei Paschi, il costruttore Andrea Bacci (già messo da Renzi a presiedere quella Florence Multimedia che gli ha procurato un’indagine della Corte dei conti), Fabrizio Bartaloni, manager del Consorzio Etruria, una delle aziende impegnate nei grandi lavori fiorentini, Riccardo Maestrelli, imprenditore con l’azienda più importante di frutta e verdura alla Mercafir di Firenze, il mercato all’ingrosso.
Fuori da Firenze il sindaco gode delle simpatie di Oscar Farinetti patron di Eataly (che a breve aprirà uno store proprio a Firenze, negli spazi della libreria Martelli da poco chiusa), ovviamente Giorgio Gori fondatore dell’impero Magnolia, poi il presidente di De Agostini Pietro Boroli, il vicepresidente del gruppo Viacom International Media Network, Alessandro Campo Dall’Orto). O stilisti fiorentini come Ermanno Scervino, Ferruccio Ferragamo e Roberto Cavalli, amici di Renzi. Qualcuno, come il tesoriere dei Ds Sposetti, uno che di soldi e partiti ne sa parecchio, ha evocato finanziatori americani e israeliani per Renzi.”.
Insomma, al tavolo del Nixon di Rignano mancano solo la contessa Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare e il MegaPresidente Galattico in persona, il Duca Conte, Lup. Man., Gran Ladr., Farabut., Multinaz., Francesco Maria Barambani.
Da un articolo di renzileaks.it renzileaks.it segnalato da Anna
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