Il Post riprende il battibecco fra Grillo e Renzi sui debiti di Firenze. Si sa, i cazzari devono provare ad elidersi l'un l'altro... Mangiano con due forchette da un unico piatto, quindi non possono scendere a compromessi. Il Post narra di Beppe Grillo che ha attaccato il sindaco di Firenze accusandolo di essere un assenteista e di aver smesso di amministrare la città da quando ha cominciato la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra (vero). Grillo ha anche accusato Renzi di aver accumulato molti debiti con la sua gestione del bilancio del comune di Firenze (...vero... tutto vero, ma alcuni lo scrivono da anni...).
A quest’ultima accusa Renzi ha risposto non contrapponendo dei dati, ma con una battuta su tweet. Dal che si deduce che Renzi, a volte, riesce ad essere ancor più cazzaro di Grillo. Il che è quanto dire...
Giornalettismo ci informa della Mara Carfagna che non t'aspetti. Desaparecida sia come "mostraculo" Mediaset, sia come Ministra per Caso, adesso aspira al tesserino di giornalista pubblicista. Richiesta respinta dall'Ordine dei Giornalisti di Avellino
Su Wittgenstein Luca Sofri riporta un divertente pezzo New York Times, dove si spiega, con ironia, che chiunque vinca le presidenziali americane, "noi l'avevamo detto". Dove NOI sono tutti.
L'amico Alessandro Gilioli pubblica un bel pezzo, riportando e commentando il comunicato "scivolato via" improvvidamente da un PC della Direzione Fiat, e poi fatto sparire, in cui si parla dei 19 "licenziandi" (per ricattare i 19 "reintegrandi"). L'improvvido maneggione si lascia scappare sui 19 un giudizio che con l'economia aziendale avrebbe poco a che fare. Si tratterebbe di "19 oppositori storici". Evidentemente essere non solo oppositori, ma persino storici, per i padroni delle ferriere è decisamente troppo...
E per chiudere col peggio del peggio... Mantelblog riprende il comunicato grillino col quale si detta la linea semantica ai giornalisti, e comportamentale ai futuri parlamentari del Mò Vi Mento. Ecco le perle:
I parlamentari dovranno rifiutare l’appellativo di “onorevole” e optare per il termine “cittadina” o “cittadino”
I parlamentari sono tenuti al rispetto dello Statuto, riferito come “Non Statuto”
Evitare la partecipazione ai talk show televisivi
Votazioni parlamentari motivate e spiegate giornalmente con un video pubblicato sul canale YouTube del MoVimento 5 Stelle
I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L’espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch’essa a maggioranza.
Fabio Chiusi sul sito dell'Espresso fa una esauriente analisi del documento e spiega le modalità di selezione via web dei prossimi candidati del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni politiche. Nel frattempo l’ufficio stampa del M5S milanese ha mandato una altrettanto spettacolare mail educativa al Corriere della Sera, la cui frase più intrigante è la seguente:
Chiudiamo ricordando che la parola GRILLINI è scorretta e anche un po’ offensiva, in quanto riduttiva e verticistica. Grillo è il megafono al nostro servizio e non il nostro leader.
Va bene, cari grillini. Da ora in poi neanche noi vi chiameremo grillini, ma grillacei: organismi geneticamente modificati. In peggio. Tafanus
A quest’ultima accusa Renzi ha risposto non contrapponendo dei dati, ma con una battuta su tweet. Dal che si deduce che Renzi, a volte, riesce ad essere ancor più cazzaro di Grillo. Il che è quanto dire...
Su Wittgenstein Luca Sofri riporta un divertente pezzo New York Times, dove si spiega, con ironia, che chiunque vinca le presidenziali americane, "noi l'avevamo detto". Dove NOI sono tutti.
L'amico Alessandro Gilioli pubblica un bel pezzo, riportando e commentando il comunicato "scivolato via" improvvidamente da un PC della Direzione Fiat, e poi fatto sparire, in cui si parla dei 19 "licenziandi" (per ricattare i 19 "reintegrandi"). L'improvvido maneggione si lascia scappare sui 19 un giudizio che con l'economia aziendale avrebbe poco a che fare. Si tratterebbe di "19 oppositori storici". Evidentemente essere non solo oppositori, ma persino storici, per i padroni delle ferriere è decisamente troppo...
E per chiudere col peggio del peggio... Mantelblog riprende il comunicato grillino col quale si detta la linea semantica ai giornalisti, e comportamentale ai futuri parlamentari del Mò Vi Mento. Ecco le perle:
I parlamentari dovranno rifiutare l’appellativo di “onorevole” e optare per il termine “cittadina” o “cittadino”
I parlamentari sono tenuti al rispetto dello Statuto, riferito come “Non Statuto”
Evitare la partecipazione ai talk show televisivi
Votazioni parlamentari motivate e spiegate giornalmente con un video pubblicato sul canale YouTube del MoVimento 5 Stelle
I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L’espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch’essa a maggioranza.
Fabio Chiusi sul sito dell'Espresso fa una esauriente analisi del documento e spiega le modalità di selezione via web dei prossimi candidati del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni politiche. Nel frattempo l’ufficio stampa del M5S milanese ha mandato una altrettanto spettacolare mail educativa al Corriere della Sera, la cui frase più intrigante è la seguente:
Chiudiamo ricordando che la parola GRILLINI è scorretta e anche un po’ offensiva, in quanto riduttiva e verticistica. Grillo è il megafono al nostro servizio e non il nostro leader.
Va bene, cari grillini. Da ora in poi neanche noi vi chiameremo grillini, ma grillacei: organismi geneticamente modificati. In peggio. Tafanus
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