[...] Poi l'affondo più duro: "Caro Bersani, così non va, chi ha alle spalle
storie così importanti dovrebbe ricordarsi il valore della moralità",
dice citando le battaglie di Enrico Berlinguer e Pio La Torre per la
moralità. "Tra Violante e Dell'Utri c'è una convergenza che dovrebbe far
riflettere i dirigenti del Pd", rincara riferendosi ai giudizi sulla
candidatura di Piero Grasso nelle liste dei democratici. Accuse che non
impediscono comunque all'ex magistrato di sostenere che comunque la
porta per il Pd "rimane aperta" (quando si dice la coerenza...), così come per il movimento di Grillo.
Offerta
che il Movimento 5 Stelle declina però con durezza definendo
l'esperimento della lista Rivoluzione civile "un minestrone con tre
partiti che non hanno da soli alcuna possibilità di superare lo
sbarramento elettorale". "Ingroia ha detto che la sua porta per il
MoVimento 5 Stelle è aperta. Lo ringrazio, ma, per favore, la richiuda",
conclude Grillo sul suo blog [...]
Insomma, nella sua incommensurabile generosità, Antonio Ingroia - che per quanto ne sappiamo finora vale lo zerovirgola - apre generosamente le porte al PD (35%) e a Grillo (15%). Bersani non ha neanche risposto, Grillo invece lo ha mandato affanculo. Non è un grande risultato, per chi pensava che il Paese lo avrebbe accolto come il Messia. Antonio Ingroia: sotto la toga, niente.
Tafanus
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