L'inchiesta della procura di Rimini nei confronti della fondazione è per truffa aggravata. "Un disegno criminoso che ha permesso di ottenere contributi illeciti". Le società coinvolte fanno riferimento all'area di Comunione e Liberazione
Il sequestro si inserisce nell'ambito di una indagine coordinata dalla procura di Rimini per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il sequestro è per il valore di 1,2 milioni di euro pari al valore della presunta truffa corrispondente alla somma di 310mila euro moltiplicata per quattro, il numero degli indagati: il legale rappresentante della fondazione, il direttore generale, il responsabile amministrativo e la fondazione in quanto tale. I quattro sono indagati "per aver avuto gravi e precise responsabilità sia nella ideazione che nella realizzazione di un disegno criminoso che ha permesso al Meeting di ottenere contribuzioni illecite per gli anni 2009-2010".
In sostanza secondo l'accusa la Fondazione Meeting avrebbe ricevuto illecitamente 310mila euro di contributi pubblici della Regione Emilia-Romagna, dall'Agenzia turistica di Rimini, della Camera di Commercio di Rimini e del ministero dei Beni Culturali, "inducendo in errore gli enti circa la sussistenza di un passivo di bilancio della stessa fondazione". La fondazione avrebbe presentato le richieste allegando rendiconti non veri che riportavano false perdite ottenute utilizzando due vie. La prima in base a un contratto stipulato con una società controllata al 100%,la Evidentia srl, che raccoglie sponsorizzazioni per il Meeting. L'accordo tra le due società costituiva un illecito in quanto artatamente venivano diminuiti i ricavi della fondazione. La seconda modalità è stata l'acquisto di spazi pubblicitari sulla rivista Cdo (Compagnia delle Opere) attraverso la società Cdonet. In questo caso il Meeting ha acquistato 22 pagine pubblicitarie in quattro mesi pagando il doppio rispetto alla tariffa ordinaria. I mancati ricavi e i costi lievitati secondo l'accusa sono stati costituiti al fine di ricavare perdite in bilancio e ottenere i finanziamenti pubblici (resterebbe da capire, anche nel caso in cui le perdite di CL fossero state vere e non truffaldinamente asserite, perchè mai CL dovrebbe veder ripianate le sue perdite da danaro pubblico. NdR)
Dal Meeting fanno sapere, in una nota che "l’ipotesi di reato è per noi infondata, così come è sproporzionata la misura del sequestro preventivo della somma ipoteticamente ricevuta in modo irregolare, che oltre tutto rappresenta solo una minima parte del bilancio del Meeting. Siamo certi di aver operato con la massima correttezza, confortati anche da documenti in nostro possesso e già da tempo messi a disposizione nel corso delle indagini". (Fonte: Repubblica.it)
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