Ora, a risultato acquisito, tutti lo avevano detto. Le primarie! le primarie! Grazie alle primarie il moribondo PD è passato al 34%! (roba da PCI di Berlinguer 1975). Ora c'è la corsa alle primarie. Fino a ieri lo slogan vincente era "meno tasse e più prosciutto Rovagnati per tutti".
Da oggi è "Più Primarie per Tutti"
Cerchiamo di mettere un po' d'ordine nelle nostre idee:
-a) La risalita del PD non è iniziata a fine novembre, con le primarie. Quando pubblicherò i grafici di tendenza aggiornati, si vedrà che la risalita del PD è iniziata quando di primarie non si parlava ancora (almeno da sette mesi). Le primarie hanno impresso una lieve accelerazione, ma vorrei ricordare che altri campi arati si sono aperti: il crollo di Di Pietro all'1,5% (ultimi sondaggi), e di Casini sotto il 4%. Il disfacimento della destra. E, con effetto contrario, la dispersione di voti verso il superfluo ragioniere di Genova.
-b) L'accusa al PD è quella di essere cresciuto di meno di quanto non abbia perso la destra. Si capisce che non si è capito che i voti persi da Berlusconi & Bossi non vanno quasi mai a sinistra, ma vengono parcheggiati nei movimenti populisti (Grillo in primis).
Il Rag. Grillo e il Guru Casaleggio
Ora tutti gridano "alle primarie, alle primarie"! come se queste possano essere la panacea di tutti i mali. Non lo sono. Lo sono se sono primarie aperte ma non spalancate alle "polveri sottili inquinanti", e democratiche, come sono state le nostre (avrebbero potuto esserle ancor di più senza l'accanita opera di delegittimazione portata avanti quotidianamente - con impegno degno di miglior causa - da Renzi e dai suoi cari.
Diventano invece un boomerang - come sta succedendo in ciò che resta del PdL - se servono a far affiorare le risse, il pressappochismo, le facciamo il 16 di dicembre anzi di gennaio anzi si anzi no anzi forse, siamo in 5 anzi il 12 anzi in 17, Berlusconi scend3e in campo a targhe alterne, se Berlusconi scende in campo sono inutili le primarie anzi le facciamo lo stesso sono utilissime grazie prego non c'è di che...
Sono micidiali se si fanno come quelle che si svolgono in questo momento nel "MòViMento a 5 Stelle", fatte coi click, e gestite - udite, udite! - sul server della Casaleggio, che così potrà aggiungere e togliere click a piacere. Vi ricorda qualcosa?
A me ricorda "la notte in cui stava per finire la democrazia" in Italia, quella che è emersa dal docu-film di Enrico Deaglio e del compianto Beppe Cremagnani, al quale anche il Tafanus, con l'aiuto di molti di voi, ha contribuito. La famosa notte in cui a un certo punto l'arrivo dei dati dello scrutinio si era bloccato per ore, finchè un incazzatissimo Piero Fassino non è andato al Ministero degli Interni a sollevare tale Pisanu dalla poltrona degli imbrogli, quelli si, veri e non frutto di leggende metropolitane fiorentine...
Ricordate? Un centrosinistra che era partito cogli exit-polls e coi primi scrutini in grande vantaggio, e che col passare delle ore vedeva questo vantaggio assottigliarsi con regolarità cronometrica, per finire con una vittoria al fotofinish per 25.000 voti, e col "ricontiamo.it" dei ridicoli imbroglioni di Forza Italia. Il tutto "facilitato" dal trasferimento di una gran massa di dati attraverso le chiavette USB gestite - indovinate da chi? - da una società creata ah hoc, di proprietà... del figliolo di Pisanu.
Quando e se potremo riscrivere la storia d'Italia del "ventennio" (questo, non quello del secolo scoreso), avremo tanto di cui vergognarci...
Ebbene, la storia delle primarie del Mò Vi Mento fatte coi click sul server di Casaleggio, non credo che contribuiranno ad innalzare il livello di fiducia nella democrazia, e non credo che faranno fare uno scatto in avanti ai sondaggi del grillismo. Si accettano scommesse: appena sarà nota la lista dei candidati prescelti, voleranno gli stracci. Sarà guerra totale di tutti contro tutti.
Anche sulla base di queste considerazioni, diciamo a Renzi grazie per aver contribuito a rendere vere queste primarie. Ma diciamo a Renzi anche "peccato!". Senza il suo intensiivo uso di mezzi di delegittimazione delle primarie, e senza le sue politiche del NOI e del VOI, oggi avremmo potuto parlare di una grande vittoria di tutti. Oggi possiamo celebrare solo la vittoria di chi ha lavorato PER le primarie, e non CONTRO di esse. Tafanus
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