Le vere eroine della scuola dell'orrore sono le maestre, che dopo la cessazione della mattanza hanno fatto uscire i bambini ordinando loro di tenere gli occhi chiusi, affinchè fosse loro risparmiato l'orrore del sangue, e magari del compagno di banco freddato con un colpo alla nuca. Mi ha molto colpito la foto dei bambini che, obbedienti, escono ad occhi chiusi, guidati dalla stupenda maestra, tenendosi l'uno alla spalla dell'altro, come nei "Ciechi" di Breughel...
Bravissime, queste maestre... un pò meno la maestra madre dello squilibrato omicida, che collezionava in casa armi automatiche. E' troppo facile dire a posteriori che se questa sventurata avesse collezionato libri, o francobolli, o farfalle, questo strazio ci sarebbe stato risparmiato. Avrà la sua terribile punizione. La perdita del figlio, e - spero - la tortura di un eterno rimorso per la more di tanti bambini che pensavano, stupidamente, di essere in procinto di affacciarsi alla vita.
Ma i veri squilibrati sono gli americani adulti, che in grande maggioranza difendono ancora oggi l'illegibile "Secondo Emendamento" della costituzione americana, come se fossimo ancora oggi in piena epopea del Far West...
«A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed»
«Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto»
Il sangue non è stato ancora lavato via dalle aule e dai vialetti della scuola, e la lobby degli armaioli è già in pista, a spiegare che se anche le maestre fossero state armate, la strage non ci sarebbe stata. Ma allora perchè non promuovere anche la libera vendita di fucili mitragliatori? Vorrei che molti leggessero questo articolo di Vittorio Zucconi:
Usa, la lobby delle armi non cede: "Se i maestri avessero avuto pistole..." - Larry Pratt, direttore di una delle associazioni che difendono il diritto ad armarsi, accusa gli attivisti del campo contrario: "Sono loro ad avere le mani sporche di sangue. Urgente eliminare il divieto nelle aree educative".
Di fronte all'orrore della strage nella scuola elementare di Newtown, il presidente Barack Obama lascia intendere che si muoverà per rendere più difficile l'acquisto e la detenzione di armi da fuoco, e si moltiplicano gli appelli e le manifestazioni in questo senso. Ma la potente lobby delle armi non arretra di un millimetro, neppure davanti ai 20 bambini uccisi in un luogo in cui avrebbero dovuto essere più che al sicuro.
Anzi, contrattacca. E' quello che fa Larry Pratt, direttore esecutivo di "Gun Owners of America", una delle associazioni di possessori di armi da fuoco: "Leggi federali e statali insieme fanno in modo che nessun maestro, nessun amministratore, nessun adulto della scuola di Newtown avesse una pistola. Questa tragedia indica l'urgenza di eliminare il divieto di armi nelle aree educative". E ancora: "I sostenitori della necessità del controllo sulle armi" hanno "le mani sporche di sangue di bambini in quanto sono loro che sostengono una zona interdetta alle armi che sono legge in quasi ogni Stato del nostro Paese. Negli ultimi 20 anni, ogni omicidio di massa è avvenuto in una zona interdetta alle armi. Ad un certo punto dobbiamo chiederci se ci sia un modo migliore".
In buona sostanza secondo Pratt, insegnanti, amministratori e genitori dovrebbero avere il permesso di portare armi a scuola in modo da poter reagire in caso di aggressione. Se le avessero avute a Newtown avrebbero potuto fermare Adam Lanza, il giovane che ha trucidato 20 bambini e sei adulti con le armi regolarmente acquistate dalla madre [...]
Manifestazioni alla Casa Bianca. I gruppi che da anni si battono per regole più rigide si mobilitano subito dopo il massacro degli innocenti di Newtown. La Coalition to Stop Gun Violence (Coalizione per fermare la violenza causata da armi da fuoco) organizza una veglia notturna davanti alla Casa Bianca per chiedere che l'amministrazione intervenga urgentemente sulle leggi e tra gli slogan scanditi dai dimostranti c'è anche "Oggi è il giorno giusto". Manifestazioni si svolgono anche in altre città, a cominciare da New York.
Dalle ore immediatamente successive alla strage, sul sito "We The People" della Casa Bianca comincia a rovesciarsi una valanga di firme per la petizione che chiede al governo federale di "affrontare immediatamente la questione del controllo delle armi presentando una proposta di legge in Congresso". L'appello si avvicina molto rapidamente alla soglia delle 25 mila adesioni necessaria per ottenere una risposta dalla presidenza americana.
Gli appelli, da Bloomberg a Murdoch. Agli appelli delle associazioni che chiedono la revisione delle leggi si è unito, tra gli altri, il sindaco di New York Michael Bloomberg che, riferendosi al discorso di Obama, afferma: "Chiedere azioni significative non è abbastanza, abbiamo bisogno che si agisca subito. Abbiamo già sentito in passato tutta quella retorica".
Sulla stessa lunghezza d'onda Rupert Murdoch, che di certo non può essere considerato un progressista: "Terribili notizie. Quando i politici di questo Paese troveranno il coraggio di mettere al bando le armi automatiche?", dice il proprietario di News Corp ricordando che in Australia un divieto del genere fu approvato negli anni Trenta "dopo una simile tragedia".
Chi da sempre è schierato su questo fronte è il Michael Moore, intervenuto più volte su Twitter dopo la strage di Newtown. "Tra pochi minuti esperti e politici diranno che "questo non è il momento di parlare di controllo delle armi". Davvero? Quando è questo momento?", chiede il regista ricordando che dalla strage nella Columbine High School nel 1999 in cui furono uccisi 12 studenti e un insegnante, ci sono state almeno 31 tragedie di questo tipo nelle scuole. Per Moore "il modo di onorare quei bambini morti è chiedere un rigido controllo sulle armi e un'assistenza psichiatrica gratuita". Quindi se la prende direttamente con la principale lobby che si batte per il diritto al possesso delle armi, la National Rifle Association, (NRA): "La NRA odia la libertà - scrive su Twitter - Non vogliono che abbiate la libertà di mandare i vostri bambini a scuola aspettandovi che tornino a casa vivi" [...]
SOCIAL
Follow @Tafanus