...attenzione! quest'uomo è un pericolo pubblico! Non Vendola, of course, ma "la Albertina", come affettuosamente lo chiamava il Senatur, quando erano sulla stessa barca. Quando uno sfilava in mutande di cachemir, mentre l'altro conquistava i salotti della Milano bene coi suoi rutti... Era così stupendamente naif, il senatur! E quel sindaco in mutande era davvero scicchissimo! Comunque, dato che "niente deve restare impunito", pubblichiamo qui sotto la foto segnaletica della Albertina. Se incrociate una vestita così, state alla larga. Potrebbe nascondere un pistolino sotto le mutande di cachemir!...
Albertini, attacco a Vendola sull'articolo 18: "Vuole tornare agli anni di piombo" - Il candidato alla Regione Lombardia accusa il leader di Sel di essere una "zavorra ideologica della sinistra estrema". La replica: "Monti prenda le distanze, chi ha scritto lo Statuto dei lavoratori è stato obiettivo delle Br" (Fonte: Repubblica)
Gabriele Albertini accusa Nichi Vendola di essere un nostalgico del terrorismo e tra il leader di Sel e il candidato centrista alla presidenza della Lombardia scoppia la polemica. "Siamo un gruppo che si propone di agire per essere più europei, lasciare fuori le zavorre ideologiche e massimaliste della sinistra estrema e anche il populismo demagogico della Lega", dice Albertini intervenendo ad Agorà, su Rai Tre.
"Vendola che firma il referendum per ritornare all'articolo 18 degli anni di piombo - attacca l'ex sindaco di Milano - oppure firma un altro referendum per portare indietro gli orologi a prima della riforma pensionistica ed è pure contrario alla Tav finanziata dall'Unione europea, quella parte lì è massimalista ideologica". Affermazioni solo in parte rettificate in un secondo momento. "L'articolo 18 - precisa - è un'altra cosa, però avviene in momenti temporalmente contigui ed è stato reiterato e mantenuto in essere quando invece il mondo è cambiato. Gli stessi sindacati moderati hanno una visione diversa su questo tema".
Dura la replica di Vendola. "Si è trattato di affermazioni tanto volgari e barbariche, da cui mi auguro che Mario Monti, per una questione di civiltà di rapporti, prenda le distanze", risponde il leader di Sel. "Vorrei dire a Monti che se questo è segno di moderatismo ho una certa preoccupazione per l'offesa inflitta alla verità storica. Chi ha scritto lo Statuto dei lavoratori è stato obiettivo delle Br. Il principale antagonista delle Br era la Cgil. Mi aspetto che almeno su questo punto, per civiltà di rapporti, Monti prenda le distanze da una espressione tanto volgare e barbarica di Albertini".
Affermazioni alle quali il candidato alla Regione Lombardia ha poi ulteriormente ribattuto. "Capisco che Vendola abbia la necessità di alzare i toni, ad Agorà ho solo ricordato che lui ha firmato un referendum per ritornare alla versione originaria dell'articolo 18 e per cancellare la riforma Fornero delle pensioni", sostiene Albertini. "E' un dato di fatto che lo Statuto dei Lavoratori che contiene l'articolo 18 sia stato firmato nel 1970, anni di grandi tensioni sociali. Non ci provi lui a strumentalizzare il mio pensiero per cercare di far passare l'idea che ritenga l'articolo 18 risultato degli anni di piombo".
Che Dio ci salvi dagli uomini in doppiopetto di Caraceni, dagli uomini in loden, dagli uomini in mutande di cachemir. Questi sono solo fumetti, non uomini. Da uno che ha sfilato in mutande di cachemire da sindaco di Milano, e che oggi si concia come è illustrato nella foto, non possiamo aspettarci niente di buono. Rispediamolo a fare valvole nella sua "fabbrichetta". Tafanus
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