Caro Bersani,
quasi a voler confermare il contenuto della mia "lettera aperta" di ieri, a te indirizzata, oggi mi ritrovo con un alleato al di sopra di ogni sospetto: nientemeno che Casini in carne e spirito santo, che in una allucinante intervista a "l'Avvenire", ti avverte: "non illuderti: l'Italia non avrà nessun commander in chief al di fuori di Monti".
A prescindere. Casini ha già dato l'incarico a Monti, senza neanche aspettare il responso delle urne. Roba che neanche Pinochet. Nel caso di doppia maggioranza Camera/Senato (che è l'unica speranza di sopravvivenza di Casini, ma che è mia certezza che non ci sarà), Casini si è già sostituito al Capo dello Stato, e ha dato già a Monti l'incarico. Per Casini il voto popolare e la decenza costituzionale sono inutili optionals. E' così irrimediabilmente cretino, che "apre" persino al putrescente PdL, e persino ai fascisti a 5 stelle e a quelli vestiti da ramarri. Apre a tutti, tranne che al PD, che è maggioranza nel Paese.
Caro Bersani, sveglia. Quella di Casini è una palpabile dichiarazione di resa (avrà mica un sondaggio???). E' già rassegnato a fare l'eterno gregario. Ma sa che il centro-sinistra è forte maggioranza relativa, e addirittura vicino alla maggioranza assoluta. E' sicuramente forte maggioranza nel voto popolare, ma cosa importa? Se ci sarà un pareggio Camera/Senato, anche ove questo avvenisse con una maggioranza del centro sinistra nel voto popolare, il caporale greco Casini (non voglio promuoverlo a Colonnello) ha già fissato le regole: nel caso in cui ci sia una forte maggioranza del CSX alla Camera, e una risicata maggioranza di altri al Senato, solo Monti avrà titolo per governare. I comunisti NO. I comunisti MAI. Fattene una ragione, Bersani. Smetti di lanciare segnali di fumo al centro: non ne hai bisogno, e se insisti potresti addirittura perdere parte del consenso faticosamente e meritatamente guadagnato.
Lascia che i centrini associati cuociano nel loro brodetto. Vedrai, faranno le cose in fretta. Monti è già al "meno tasse per tutti". Ancora qualche giorno, e arriveranno anche le dentiere gratis e il prosciutto Rovagnati. Oscar Giannino oggi ha criticato Monti; Passera ha preso cappello, la Cancellieri ha capito che non può fare insieme il Ministro degli Interni che controlla le elezioni, e la Candidata. Ancora qualche giorno, e a Monti resterà solo qualche pezzo di PdL (ieri si è incontrato col ggiovane Cattaneo, capetto dei "formattatori" del PdL: avanguardia del segmento "populisti"?), Casini, Bonanni, Bagnasco e Fini.
Oggi Monti festeggia questo insignificante traguardo dello spread a 287 punti: valore assolutamente privo di ogni significato economico, ma solo dotato di significato "simbolico", valido solo erga Monti. E se ne gloria come se fosse diverso uno spread a 290 o a 320, rispetto ad uno a 287. E se ne gloria come fosse merito suo se oggi - guarda casa a rimorchio delle belle notizie che arrivano dagli USA sul "fiscal-cliff" - TUTTO nel mondo ha davanti il segno più.
Hai fatto mille volte a Monti la domanda "con chi stai", e finalmente oggi ti ha risposto: "Io sto con le riforme". Cioè non ti ha degnato di una risposta. Un altro pezzetto di aria fritta. E' chiaro che sta cercando di capire chi vincerà. Lui sta con chi vincerà. Franza o Spagna purchè se magna. Casini, suo servente, ti ha già risposto: loro staranno con chiunque, ma TU sei il vero nemico. Loro sono pronti a "parlare" persino con Grillo, coi cascami del PdL, coi cazzari del PdL "GGiovani Formattatori", e persino con Salvini & Giorgetti.
Bersani, ti scongiuro, lasciali perdere, mandali affanculo, e comincia a fare "campagna dura, senza paura" propio a Monti e Casini. E magari concentrando il massimo degli sforzi sulle regioni in bilico per il Senato. Vinci in Lombardia, e Monti & Casini verranno loro da te, col cappello in mano, a chiedere "con chi stai". A quel punto potrai stare da solo, o "con chi ci sta", ma alle TUE condizioni. In calce, la penosa ed illuminante intervista del Caporal Casini al giornaletto delle sacrestie:
Intervista del leader centrista all'Avvenire: "Il segretario Pd sarà presidente del consiglio solo se avrà la maggioranza alla Camera e al Senato". Una chiusura a un patto centro-sinistra: "In una legislatura costituente bisogna coinvolgere anche Pdl, Lega e Grillo"
ROMA - Casini manda un avviso di inizio anno a Bersani: "Il segretario Pd non sarà premier se non avrà maggioranza alla Camera e al Senato". Come dire: se avrai bisogno del nostro appoggio perché ti fermerai sotto il 50%, il prossimo premier dovrà essere Mario Monti. "Dissi a settembre - ha continuato Casini - che per noi dopo Monti c'è solo Monti. Dopo quattro mesi le mie convinzioni si sono rafforzate, non indebolite. Per cambiare il Paese serve ancora il Professore al timone".
L'intervista ad Avvenire ha il sapore di una chiusura su tutta la linea: per Casini non esiste nemmeno l'ipotesi di un patto esclusivo Pd-Monti per una legislatura Costituente: "Non Pd-Monti, semmai un grande patto tra tutte le forze politiche. Anche con il Pdl, la Lega, direi anche con Grillo. Serve una legislatura Costituente per riformare le istituzioni, a partire da questa malefica legge elettorale".
La sfida al Pd va avanti. "Questo Paese - si legge ancora nell'anticipazione diffusa dal quotidiano - non ha bisogno di moderazione. Ha bisogno di una vera rivoluzione. Di riforme limpide, cristalline, capaci di mettere in discussione interessi consolidati e di aprire la strada a una vera concorrenza e a un vero dinamismo nell'economia italiana. Se essere progressisti significa non fermarsi davanti ai poteri costituiti bene, noi lo siamo, è la nostra strada. L'abbiamo percorsa durante questi ultimi 13 mesi di governo Monti e su questa vogliamo continuare". E il Pd? "Il Pd no. Gli italiani pagano di più luce, gas, acqua rispetto ai cittadini europei perchè il sistema è ingessato. Dal sistema di potere delle Regioni rosse e da quello della Lega al Nord".
E sul proprio futuro dice: "Ruoli e incarichi mi sono del tutto indifferenti. Ho avuto modo di soddisfare le mie vanità, oggi tocca a Monti giocare da protagonista, a guidarci in campagna elettorale. Monti è il disegno, il Progetto; io sono soltanto una parte".
...insomma, un caporale-attendente. NdR...
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