"Cambiamo il Paese ragionando con gli altri"
Il "portavoce" del M5S chiude al dialogo col Pd e definisce il segretario dei democratici "morto che parla". Ma centinaia di post gli chiedono pragmatismo e un'assunzione di responsabilità: "Con loro possiamo fare conflitto di interesse, legge anticorruzione, riduzione di numero e soldi ai parlamentari, legge elettorale". E parte una raccolta di firme per convincerlo a cambiare con Bersani
Il blog è stata la sua forza e il suo megafono. I suoi post le gocce che, giorno dopo giorno, hanno scavato nell'opinione pubblica italiana fino a trasformare i lettori in un movimento convinto che cambiare si può, senza rinunciare a sognare. Ma gli stessi lettori/militanti del blog di Grillo oggi non applaudono a ogni parola del leader trionfante dopo aver visto l'urna fare del Movimento 5 Stelle il primo partito del Paese. Proprio quel ruolo, secondo moltissimi di quei lettori/militanti, impone a Grillo, per il bene del Paese, di smettere di urlare, di analizzare la situazione, di ascoltare gli altri. "E' la democrazia, bellezza...".
La base, insomma, stavolta rimane interdetta dalla chiusura totale al Pd espressa dal portavoce nel suo odierno post intitolato "Bersani, morto che parla"
e che definisce il leader democratico "stalker politico" che "da giorni
sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi,
come al suo posto farebbe chiunque altro".
E' tattica? Grillo
vuole solo alzare il prezzo? Comunque sia, per una community poco
avvezza al politichese così non va bene. Perché una volta dentro le
istituzioni le cose cambiano e il consenso avuto dalle urne impone
un'assunzione di responsabilità. Questa valutazione è condivisa da
tantissimi commenti al post di Grillo, voci che spingono invece per un
confronto con il Pd e con Bersani a cui dare la fiducia in base alla
convergenza su pochi ma chiari punti programmatici. Il dibattito è
'esploso' al punto che a tratti il sito ufficiale del movimento è
diventato inaccessibile.
"Abbiamo la possibilità - scrive un
militante - , forse unica, di fare conflitto di interesse, legge
anticorruzione, riduzione di numero e soldi ai parlamentari, legge
elettorale, e il leader si attacca agli insulti di Bersani, dopo aver
giustamente sparato a zero su tutti? prendiamoci la responsabità di
essere attori del cambiamento. Se questo movimento è democratico come il
fondatore dice forse è il caso di ascoltare tutti quelli che
democraticamente si stanno esprimendo in questo senso, ad occhio sono la
maggioranza".
"Io ho votato M5S - dice un'altra voce - ma non
per ritrovarmi in una situazione di stallo per altri 6/7 mesi e andare
di nuovo alle elezioni senza poi nemmeno avere certezze sul nuovo esito
del voto... siamo in una crisi nera ci dobbiamo muovere... abbiamo un
numero forte in parlamento dobbiamo cominciare a lavorare in modo
costruttivo ed essendo in democrazia dobbiamo farlo ragionando con gli
altri".
"Io credo che non si debba perdere l'occasione di
cambiare questo paese. Il paese reale con Grillo è entrato in
parlamento, ora il nostro- vostro compito è quello di modificare la
vecchia politica, bisogna dare la fiducia e poi indirizzare la politica
del paese. Non dare la fiducia (che non significa fare una promessa di
voto perpetuo) sarebbe un errore gravissimo. Fiducia e poi lotta
parlamentare per i punti del programma non siate impetuosi vi prego. Un
elettore del movimento".
"Sono convinta - aggiunge un altro
commento - che un ostruzionismo aprioristico non otterrebbe il
risultato di aumentare la fiducia al M5S in vista di nuove imminenti
elezioni, ma, viceversa, sposterebbe il consenso verso i vecchi partiti,
se non altro, responsabili, vanificando l'eccellente risultato oggi
ottenuto dal Movimento...".
Ancora, "Beppe bisogna decretare
l'ineleggibilità del nano... Legge 361 del 1957.. Per favore non
facciamo cazzate...Convergiamo sui punti in comune con il PD e
annientiamo il nano...".
A sintesi dell'umore che attraversa il
blog di Grillo, ecco alcuni dei commenti più votati. In vetta alla
classifica quello firmato da Matteo M: "Mi pare un errore non votare la
fiducia , vorrebbe dire andare a votare tra
pochi mesi con la stessa legge elettorale, può portare un vantaggio al
movimento in termini di voti ed anche a Berlusconi, ma porterebbe un
danno enorme al paese". Linea sposata da oltre 100 navigatori.
Domenico
Andria, da Salerno, autore del secondo commento più votato, invita a
non fare "i comunisti" e sottoporre invece al Pd alcuni punti
programmatici: "legge elettorale; legge anti corruzione; conflitto di
interessi; finanziamento ai partiti".
Altro commento caldo,
quello di Patrick D: "Scusa Beppe, senza polemizzare e senza volerti
attaccare (tra l'altro ti ho votato), ma mi spieghi dove sta la
"Democrazia della rete"? A me pare che qui scegli tutto tu. Non potresti
lanciare un sondaggio su come muoversi? Che so, magari scopriresti che
la maggioranza è per questa linea, però se tu lanci i tuoi strali dal
blog e noi qui passivi, non capisco la differenza tra il M5S e i "VECCHI
PARTITI".
Franco Mulato da Prato: "Non sono d'accordo! Io sono
un aderente al movimento della prim'ora. A Bologna, al primo Vday, io
c'ero, ed ho anche finanziato l'evento. A questa campagna elettorale ho
partecipato attivamente, ho convinto almeno 10/12 persone a votare M5S,
ed ho finanziato la campagna stessa. Io credo che l'esito del voto sia
stato quanto di meglio ci poteva accadere: essere fondamentali e
condizionanti per il nuovo governo e le sue politiche!! Lo so che anche i
dirigenti del Pd sono carrieristi, lì da una vita, con le mani in pasta
in banche ed affari vari, ma se mi si dà la possibilità di fare le
leggi che volevo fare, allora posso sopportarli ancora 1 anno, non ki
cambia la vita! Soprattutto, se mi danno la possibilità di far diventare
l'Italia un paese civile, con legge sul conflitto di interessi,
riduzione degli sprechi, legge anti corruzione, come posso io
ignorarlo?".
Ma in queste ore, dal web piombano sul M5S altre forme di pressione. Su change.org è partita la raccolta di firme per una petizione
con cui chiedere a Grillo di votare e sostenere il nuovo governo, per
cambiare l'Italia e scongiurare un accordo Pd-Pdl. Ma gira anche un
appello ai neo parlamentari del Movimento 5 Stelle. A firma del
giornalista Federico Mello, la richiesta è esplicita: "E ora? Fate
decidere tutto da un comico che nessuno ha eletto? Lui vuole andare a
parlare al Quirinale, decide lui se dare o meno un voto di fiducia al
governo. E poi? Cosa altro vi deve dire? Quando fare colazione e quando
andare alla vostra lussuosa buvette in Parlamento?". Mello conclude:
"Siete 162 là dentro. Centosessantadue! Fatevi sentire!".
(Fonte: Repubblica 27 Feb. 2013)
Forse Grillo, con le imbecillità di giornata, mi risparmierà la fatica di analizzare seriamente se Bersani faccia bene o meno a "cercare il dialogo" col Mò Vi Mento. Con uno squilibrato simile, che da del "morto che cammina", dello "stalker" che infastidisce con proposte oscene ad un avversario politico, non si parla. Fine dell'analisi.
E ora inizio un'altra analisi: se il disagio (ad appena 48 ore dalla vittoria!) di centinaia di militanti è sincero, trasmettano questo disagio ai loro "pirlamentari". Li spingano a recuperare autonomia da Vanna Marchi, e a pensare con la LORO testa, ammesso che ne abbiano una. Ricordino loro che una volta eletti, operano, per Costituzione, senza "vincolo di mandato".
In altri termini, se questo imbecille insultatore DAVVERO li mette a disagio, lo mollino. Passino al gruppo misto, se non direttamente in altro gruppo politico. Se hanno venduto il culo troppo tempestivamente a Grillzheimer, lo recuperino finchè sono in tempo. Se dovete scaricarlo, FATELO. Se a Grillo dovesse servire scaricare voi, come ha già fatto con tutti coloro che si sono permessi di criticarlo, non ci penserebbe su un minuto. Giocate d'anticipo, questa volta, se non volete affondare con lui. Tafanus
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