L'accusa si riferisce ai 250.000 euro di lavori di ristrutturazione pagati da Angelo Proietti, titolare della Edil Ars, tra il 2008 e il 2009 per l'appartamento in via Campo Marzio 24 a Roma dove abitava l'allora capo del dicastero dell'Economia (di Domenico Lusi - Repubblica)
Giulio Tremonti
La storia salta fuori nell'estate del 2011, nell'ambito dell'inchiesta di Napoli sulla P4. Si scopre che nel'appartamento, affittato da Milanese per 8.500 euro al mese dal Pio Sodalizio dei Piceni nel 2009, abita l'allora ministro dell'Economia. Che dichiara prima pubblicamente e poi ai pm di avere utilizzato l'abitazione come appoggio temporaneo, visto che nella casera romana della Gdf dove era solito dormire temeva di potere essere spiato.
Tremonti lascia subito l'appartamento, ma le indagini vanno avanti. Se ne occupa, per competenza Roma. Che iscrive nel registro degli indagati Tremonti, Milanese e Proietti. L'imprenditore avrebbe pagato i lavori di ristrutturazione per ingraziarsi il ministro e alimentare il feeling che lo lega a Milanese: grazie a tale rapporto, secondo i pm, la Edil Ars di Proietti tra il 2002 e il 2010 si è guadagnata dalla Sogei (controllata dal Ministero di Tremonti) appalti per ben 31 milioni.
Dalle indagini è emerso che Tremonti in realtà ha abitato per 2 anni e mezzo nell'appartamento di via Campo Marzio. I vicini di casa hanno testimoniato che in quel periodo lo hanno visto entrare e uscire quotidianamente.
E' inoltre emerso che Tremonti, prima di abbandonare l'appartamento dopo l'esplosione del caso sui giornali, aveva ordinato personalmente divani e libreria dal falegname. La storia sarebbe stata confermata, prima dello scorso Natale, anche da Milanese, in un interrogatorio davanti al pm Paolo Ielo.
La casa di Tremonti in Via Campo Marzio
Siamo di fronte all'ennessima storia della serie "OK, il prezzo è giusto"? Proviamo a fare i malpensanti: nell'appartamento dove abita Tremonti (Ministro dell'Economia) la "Edil Ars" di Angelo Proietti esegue lavori di ristrutturazione per ben 250.000 €. Niente di male, se non fosse per il fatto che:
- I lavori risultano eseguiti, ma non vi è alcuna traccia del pagamento degli stessi
- Alla "Edil Ars" di Proietti vengono affidati, nel periodo 2002/2010, lavori per ben 31 milioni di euro
- Se fossimo malpensanti, diremmo che in fondo il prezzo è equo. 250.000 € sono appena lo 0,8% del valore degli appalti. Facile che una cifra così esigua il Ministro dimentichi di pagarla, e che Proietti dimentichi di reclamarla.
Quindi, per piacere, niente dietrologie. Non si può anche pretendere che un Super Ministro dell'economia, con tutte le Super Cose alle quali deve badare, si ricordi anche di salldare questa Mini Parcella. Tafanus
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