...Grillo forse comincia ad accorgersi (meglio tardi che mai) dell'infimo livello culturale dei suoi pirlamentari, e vorrebbe togliere il diritto di parola ai 161 pirlamentari semplici. Difficile che ci riesca. Ma ammettiamolo pure... Pensa Grillo che far sproloquiare sul "bello del fascismo" la capogruppo Roberta Lombardi, avvocato d'ufficio del "razzismo" e dello "sprangaiolismo" di Casapound faccia bene al MòViMento?
E ancora: dato che è prevista la rotazione dei capigruppo di Camera e Senato ogni tre mesi (con quali vantaggi per la fluidità del lavoro è facile immaginare...) se la legislatura dovesse durare 5 anni, si dovrebbero alternare ben 40 capigruppo sempre diversi. Mettendo i pirlamentari grillini in ordine d'intelligenza (o se preferite, in ordine decrescente di stupidità), quando Grillo si sarà giocato quelle tre/quattro persone in possesso del congiuntivo, cosa potrà mai esibire? quella dell'aloe, o quello dei micidiali microchips? O quello che cercherà su "Gogol" l'indirizzo del Senato? Oppure quello che i deputati sono trecento, e i senatori sono cinque/seicento? Oppure quello che non sa nè se, né come si elegge il Presidente della Repubblica?
La vedo nera, cazzar mio!... Mica puoi nascondere per tutta la vita la monnezza sotto il tappeto! Tafanus
IL "GOMBLODDO" - Grillo accusa i giornalisti televisivi di ricevere un compenso dai partiti per attaccare il MòViMento. E propone una sola rete pubblica e di rivedere le concessioni private...
Attenti ai lupi. Questo il titolo di un post di Beppe Grillo, oggi sul suo blog. Un attacco durissimo contro la stampa accusata di aver danneggiato il MoVimento. "I conduttori televisivi sono pagati dai partiti per sputtanare il M5S". E poi: "Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un'anomalia da rimuovere al più presto, le sette sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda".
Da qui un lunghissimo atto d'accusa: "L'accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana, è qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei mandanti, come si è visto nel folle assalto all'albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S". "Questa - per Grillo - non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica" (...azz...)
Quindi illustra la sua ricetta per il mondo dell'informazione televisiva: "È indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato". E la strategia di comunicazione per il movimento: "Lunedi sono stati eletti dai gruppi Parlamentari del M5S per i prossimi tre mesi due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo" (...ma questo è tutto scemo... Dunque, anche se facciamo una domanda ai capigruppo, questi non potranno rispondere, ma dovranno prima riunire e consultare i rispettivi gruppi per concordare cosa risponedere? Qui non si può neanche più dire "roba da matti"... Siamo alla scemenza distillata. NdR)
Infine, in un'intervista a Time, una previsione: "Ho incanalato tutta la rabbia in questo movimento. Dovrebbero ringraziarci uno ad uno: se noi falliamo l'Italia sarà guidata dalla violenza nelle strade". E mette in guardia: se il suo movimento fallirà "questo accadrà" (...cos'è... una minaccia o una promessa? NdR)
[...] Prima il 100% del Parlamento, poi scioglimento. Il Movimento 5 Stelle punta ad avere il 100% di deputati e senatori, e completata la sua rivoluzione, non avrà più ragion d'essere e si scioglierà, ha spiegato Grillo. "Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20 o il 25% o il 30% - ha detto -. Quando il movimento otterrà il 100% e i cittadini saranno diventati lo Stato, il Movimento non avrà più bisogno di esistere. L'obbiettivo è scioglierci" (..."obiettivo", ragioniere... tutti i migliori dizionari consigliano una sola "b". Comunque, persino il suo competitor in megalomania, Sirviu 'u curtu, si accontentava di chiedere il 50%+Uno dei voti. Coglionazzo vuole di più. Vuole il 100%. Quando otterrà il 110%, ci consulti, che lo aiutiamo a cercare l'errore di calcolo. NdR)
L'euro e il piano B - "Non ho mai detto che voglio essere dentro o fuori dell'euro, ma che voglio informazioni corrette" (...avevamo capito male... NdR). Voglio un piano B per la sopravvivenza per i prossimi dieci anni. E poi, con un referendum decidiamo". Beppe Grillo risponde così, in un intervista a Time, a chi gli chiede se secondo lui l'Italia dovrebbe lasciare Eurolandia. "Prima è necessario informare: cerchiamo di capire cosa sono i costi e i benefici", ha aggiunto spiegando che solo suggerendo di lasciare l'euro, si viene considerati "pazzi": "Non c'è dialogo. Solo suggerendolo sei un demagogo, sei pazzo, vuoi trascinare l'Italia in default, sei irresponsabile. Solo perché si dice di esaminare questa ipotesi, di pensare a cosa accadrebbe davvero" (...insomma, avevano scherzato. NdR)
Niente accordi coi partiti - La regola numero uno del MòViMento 5 stelle è "Niente accordi con i partiti". Lo sottolinea ancora una volta il lader genovese. "C'è una regola nel nostro Movimento - spiega il leader M5S - noi non facciamo accordi con i partiti. Chiunque ha aderito al nostro Movimento l'ha sottoscritta. Se tu entri in un movimento come questo, c'è una regola che hai accettato. Non c'è niente da decidere. Se tu giochi a calcio, dici che vuoi segnare un goal con la mano? No, si segna con il piede. Si accetta la regola" (...abbiamo come un'impressione che Grillo usi i piedi non solo per "segnare", ma anche per pensare... NdR)
Obama imprigionato nel sistema - "Se Barack Obama fosse capace di fare il 5% di quel che dice, sarebbe un grande. Ma anche lui è imprigionato in un sistema. L'arte del compromesso, che è stata un'arte della politica, non è più valida. Il compromesso deve essere tra cittadini, non tra repubblicani e democratici", ha detto ancora Grillo, sottolineando che "dagli Usa abbiamo copiato l'uso di internet: ho preso le piattaforme "meetup" da Howard Dean. Lui le usava per raccogliere fondi, io per raccogliere informazioni, forum" (Fonte: Repubblica.it)
N.B.: vedi cosa dice del celebratissimo Howard Dean Wikipedia:
Howard Brush Dean III (New York, 17 novembre 1948) è un politico statunitense. Presidente del Partito Democratico dal 2005 al 2009, Dean è nettamente il politico più celebre del Vermont, di cui è stato governatore dal 1991 al 2003.
Sostenitore di internet (per lui il web è il più importante mezzo di comunicazione, anche politico-elettorale), nel 2003 si è candidato alle elezioni primarie dei democratici ma è stato sconfitto dal senatore John Kerry (...quello che non usava internet... NdR). Leader americano del pacifismo, è stato contrario alla guerra in Iraq e nel 2004 ha fondato l'associazione Democracy for America. Nel febbraio del 2005 è stato eletto presidente del suo partito.
È sposato con Judith Steinberg Dean ed ha due figli: una femmina e un maschio, che nel 2003 venne arrestato per aver rubato alcolici in un locale. Da ricordarsi l'increscioso episodio del "guaito" durante le primarie democratiche del 2003, quando con un malaugurato grido di trionfo perse il suo vantaggio e decretò la vittoria dello sfidante John Kerry.
Insomma, un genio. Quasi come Grillo. Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus