'Sì, sono un grande fan di Silvio'
E poi: «Nel mio governo ideale vorrei mio zio Gianni e Tremonti». «Il Cavaliere non è mai stato condannato». O ancora: «Preferisco che i voti vadano al Pdl piuttosto che a Grillo». Il Letta-pensiero, così come proclamato da lui medesimo
"Sarà sborone e bugiardo, ma io sono un grande fan di Berlusconi". "Mario, i miracoli esistono!". "Il Pd? Dovrebbe ispirarsi a Jack Sparrow". "E ora, frittatona di cipolle". Queste sono solo alcune delle più sorprendenti dichiarazioni rilasciate da Enrico Letta, negli ultimi 10 anni.
18 settembre 2005, Ansa - "Sembrerà assurdo, ma se non si era ancora capito, io sono un grande fan di Berlusconi. Berlusconi ha fatto la storia d'Italia degli ultimi 10 anni, anche se vorrei che fosse meno sborone e raccontasse meno balle agli italiani. (...) Mantengo una linea molto critica con Berlusconi, ma vorrei fargli un appello inedito. Vorrei, a prescindere dall'esito delle prossime elezioni, dicesse subito che lui si impegna a rimanere nella vita politica italiana e a mantenere la sua leadership del Polo. Perché il mio grande timore è che un Berlusconi che pareggi o perda faccia un biglietto per Tahiti. Se Berlusconi facesse questo gesto sarebbe la tomba del bipolarismo italiano. farebbe precipitare il centrodestra indietro di 10 anni".
24 luglio 2007, su YouTube - "Vorrei fare in modo che il nuovo partito sia costruito un po' come l'enciclopedia Wikipedia, un po' come un quadro di Van Gogh. Come accade con Wikipedia, anche nel Pd ognuno delle centinaia di migliaia di partecipanti deve portare il proprio contributo, le proprie competenze, che in certi campi sono di sicuro maggiori delle mie e di quelle dei leader del centrosinistra. E, come i quadri di Van Gogh, il nuovo partito deve avere tinte forti: un giallo che sia giallo, un blu che sia blu".
15 settembre 2007, dal Corriere della Sera - "Nel mio governo ideale vorrei gente in gamba, anche se sta nella Casa della Libertà di Berlusconi: penso a mio zio Gianni, a Casini, a Tabacci, a Vietti e a Tremonti".
30 novembre 2009, dal Corriere della Sera - "Come ha detto Bersani, consideriamo legittimo che, come ogni imputato, Berlusconi si difenda nel processo e dal processo. Certo, legittimo non vuol dire né opportuno, né adeguato al comportamento di uno statista... Se Berlusconi venisse condannato? Sono 16 anni che si parla di condanne, e non sono mai arrivate...".
29 settembre 2011, dal suo sito personale - "I contenuti della lettera di Draghi e Trichet rappresentano la base su cui impostare politiche per far uscire l'Italia dalla crisi. Qualunque governo succederà al governo Berlusconi dovrà ripartire dai contenuti di quella lettera"
18 novembre 2011, bigliettino inviato a Mario Monti durante il dibattito sulla fiducia - "Mario, quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall'esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!".
31 dicembre 2011, su facebook - "Il 2011 è stato l'anno che ha definitivamente consacrato Napolitano come forse il più grande presidente della Repubblica che l'Italia abbia avuto. Ha letteralmente salvato il Paese insieme a Monti".
13 luglio 2012, dal Corriere della Sera - "Preferisco che i voti vadano al Pdl, piuttosto che dispersi verso Grillo" [...]
Credo che Letta debba prendere subito le distanze dal suo passato. Monti non ha salvato l'Italia, ma ha fortemente contribuito a renderla più fragile e più ingiusta. Vorrei che non si dimenticasse che il Monti in campagna elettorale ha inventato la "quota 274" dello spread, valore assolutamente privo di significato economico, ma secondo Monti carico di valori propagandistici.
Ebbene, forse è il caso di ricordare qui che Monti ha toccato quella quota, con l'aiuto della BCE e dell'establishment economico italiano ed europeo, solo alla vigilia delle elezioni. La sua linea Maginot ha retto solo un momento. Forse è il caso di ricordare che durante le prime ore dall'inizio dello spoglio, quando tutti gli istituti di ricerca davano il PD di Bersani vincente sia alla Camera che al Senato, i mercati non sono fuggiti alle Cayman, ma hanno polverizzato "quota 274", per portarsi in un nanosecondo intorno a quota 250.
Che i mercati nnon fossero poi così convinti che Monti fosse un genio, e tutti gli altri delle teste di c....?
Tafanus
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