Ecco cosa scrive Il Tempo di Roma, nell'editorialino della nuova direttora Sarina Biraghi (sconosciuta ai più). La Biraghi sostituisce alla direzione de "Il Tempo" Mario Sechi che - folgorato sulla via del Montismo, e trombato alle elezioni, è rimasto senza seggio in parlamento e senza seggia al Tempo.
Leggendo questo articoletto della nuova direttora, il mio sogno ricorrente è tornato fuori prepotentemente: se avessi i superpoteri, una delle prime cose che farei sarebbe quella di rinchiudere in una nave portacontainer tutti i retroscemisti d'Italia, portarli in Antartide, e lasciarceli per tutto l'inverno senza stufetta.
Ecco cosa scrive la retroscemista di turno (Sarina Biraghi)
Nella storia della filosofia si afferma che nella contraddizione c’è la verità. A ben guardare il suo appello dopo l’esito delle Quirinarie, Grillo, oltre che comico è dunque anche un filosofo. Prima attaccava Gargamella-Bersani fino ad umiliarlo in streaming, ieri lo ha corteggiato invitandolo a votare la sua candidata dicendogli «cominciamo da lì. Poi si vedrà». Parola flautate mentre posizionava la sua trappola sul Colle.
Giornalisti e politici di lungo corso super pensionati erano invisi al M5S fino a ieri. Sì, perché Milena Gabanelli candidata vincitrice delle votazioni on line è una giornalista, brava, di parte, ma giornalista. Si dirà, lei è un «cane da guardia del potere» non una appiattita sui partiti, come tutti gli altri. La collega stamane scioglierà la riserva per la poltronissima.
In caso di rifiuto chi è il candidato pentastelluto di riserva? Stefano Rodotà, definito un giurista. Ma certo non un «novellino» della politica con tre legislature alle spalle, e con qualche passaggio di partito: nato radicale, è stato indipendente Pci, per poi, alla Bolognina, abbraccia la svolta e diventa il primo presidente Pds. Dopo la vicepresidenza della Camera fino al 2005 è stato il primo Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali.
Un passato su cui Grillo non ha nulla da ridire. Ora. Nel 2011, invece, sul blog lanciava una fatwa anche contro Rodotà per la sua pensione d’oro. Che dire, cambiare idea è lecito.
Fine dei fatti, e inizio di un retroscena, incomprensibile ai normodotati come il sottoscritto. Roba destinata ai "supercervelli" del "supergiornale":
Chi rischia è il Pd che alla quarta votazione difficilmente potrà dire no ad uno dei suoi esponenti per poi sciogliersi nell’abbraccio mortale di Grillo. Sì perché il nuovo presidente della Repubblica, difficilmente super partes, potrebbe dare l’incarico per formare il governo al leader del M5S. E il segretario Pd da smacchiatore si ritroverebbe definitivamente smacchiato. E allora? Fuori Prodi, troppo «divisivo» ma favorito da Sel e renziani, riecco il dottor Sottile-Amato: così potrà evitare le urne, mortali, e tentare le larghe intese con il Pdl. Certo c’è sempre D’Alema... Tutto per non votare Emma Bonino, parlamentare di lungo corso, protagonista di battaglie civili che hanno segnato il costume italiano, radicale e... coerente. (Sarina Biraghi - Il Tempo)
Dunque, riepiloghiamo il Sarina-Pensiero:
Il Diabolico Grillo ha tutto previsto: Milena Gabanelli rinuncia, Gino Strada ha già rinunciato, e quindi si finisce sulla candidatiutra di Stefano Rodotà. Il PD non potrà dire di no al suo ex Presidente, quindi lo vota.
L'ineffabile dice "insieme a Grillo". I normodotati dicono "con chi ci sta, nel segreto dell'urna". E senza accordi preventivi. Fermo restando il fatto che nessuno vieta al PD di inserire Rodotà nella sua "rosa". Allora cosa si direbbe, che Bersani con la sua quasi maggioranza relativa fra i grandi elettori corre in soccorso dei 162 votanti di Grillo?, Oppure che Grillo, coi suoi 162 voti, prova a salire sul carro del vincitore?
E allora? se qualcuno vuole appoggiare una candidatura di Rodotà, finisce "smacchiato" Bersani? E perchè mai? qualche Paolo o Paolino riesce a spiegarmi la logica?
Poi, con un passaggio da parete di sesto grado, dal "retroscema" di Sarina, sparisce all'improvviso Rodotà, e compare non si capisce bene da dove, e sostenuto da chi (anzi, si capisce benissimo...), il Dottor Sottile. O D'Alema (che non ha l'appoggio neanche di tutto il PD).
E tutto questo ambaradan perchè? Ma è chiaro, per non votare Bonino! Frase priva di soggetto, predicato, complemento e filo logico. CHI esattamente farebbe tutto questo per "non votare Bonino"? CHI, senza tutti questi retroscema, voterebbe Bonino? La signora non dice, la costruzione sintattica della frase non aiuta.
Stiamo per affrontare giorni veramente difficili... i retroscemisti di tutti i colori non ci daranno tregua...
Aridatece Mario Sechi! con lui non siamo MAI stati d'accordo su nulla, ma almeno si capiva ciò che diceva! Tafanus
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