Ruby Mubarack Rubacuori, la Vittima
I Tg di giovedì 4 aprile - L’appuntamento dato ai giornalisti sulla scalinata del Tribunale di Milano ha fatto di Ruby ex-Rubacuori la star della serata dell’informazione. Tutti i Tg hanno riproposto almeno in parte il suo “sfogo”, apparso per altro scritto da mano giuridicamente sapiente. Esulando dal rispetto che ogni persona merita quando esprime proprie posizioni e/o versioni di fatti comunque inquietanti e tenendo conto che comunque si tratta di una giovanissima donna che all’epoca dei fatti era ancora minorenne, quello che non meraviglia, ma che fa il sangue amaro, è la strumentalizzazione che i Tg Mediaset hanno fatto della giornata milanese di Ruby. Per Tg 4 non basta lo spazio di un ampio servizio, ed ecco a seguire lo “speciale” dove le parti della difesa di Berlusconi e quelle dei giornalisti si sovrappongono integralmente. Ruby, così, diventa “santa subito” non per aver difeso la sua reputazione di ragazza difficile, ma per aver affermato l’innocenza di Berlusconi. Una bellissima pagina di giornalismo che, come spesso capita, anche in questo caso sottomette le persone concrete, in carne ed ossa, con dolori reali, limiti e virtù, alle convenienze dei soliti noti.L’altra star di serata è stato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, “titolato” da tutti i Tg ed interpretato in salsa centrodestra da Tg 5 e Tg 4 in relazione alle due dichiarazioni delle ultime ore nell’intervista al Corriere della Sera. Lunga intervista “esclusiva “ su Tg 1. Ma quale che sia il giudizio sulle recenti posizioni di Renzi, ritenute dure, offensive e non condivisibili dalla maggioranza bersaniana, una cosa è certa: la strumentalizzazione che ne ha fatto il centrodestra, anche attraverso i titoli e i servizi su Tg 4 e Tg 5, è patetica. Anche Renzi, a suo modo, per la Gelmini (su Tg 3) appare un credibile candidato se non alla santità, alla beatitudine.
Buono il servizio del Tg 1 sulle tensioni in casa Cinque Stelle, riprese per altro un po’ da tutti. Nel pilota automatico che guida la linea editoriale di Tg 5 qualcosa stasera non ha funzionato: involontariamente, infatti, parlando del “dissidente” del giorno Currò, il Tg di Clemente Mimun ha avvalorato la tesi della possibile frana a vantaggio del “nemico” Bersani.
La Zanzara esprime un giornalismo che all’esame da professionista – per quello che vale – sarebbe doverosamente bocciato. Ma quando la voce del giornalista diventa quella dell’imitatore, accade che la gente – anche vip – ci caschi. Le impressioni cuore in mano di un reale Valerio Onida confessate ad una falsa Margherita Hack sulla funzione dilatoria della doppia commissione dei “facilitatori” motivano le scuse dell’ex Presidente della massima Corte e – forse, forse – l’invidia di qualche noto cabarettista televisivo.
Lorenzo Coletta
Dati Auditel dei Tg di mercoledì 3 aprile 2013
Tg1 – ore 13:30 4.163.000, 23,24% ore 20:00 5.747.000, 23,01%.
Tg2 – ore 13:00 2.861.000, 17,49% ore 20:30 2.409.000, 8,85%.
Tg3 – ore 14:30 2.291.000, 13,97% ore 19:00 2.388.000, 13,94%.
Tg5 – ore 13:00 3.212.000, 19,58% ore 20:00 4.605.000, 18,42%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.223.000, 16,99% ore 18:30 875.000, 6,46%.
Tg4 – ore 14:00 766.000, 4,36% ore 18:55 1.019.000, 5,99%.
Tg La7 – ore 13:30 936.000, 5,21% ore 20:00 1.911.000, 7,63%.
Fonte: www.tvblog.it
su Osservatorio Tg - Autore: Ecosistema Informazione - 2013-04-04
SOCIAL
Follow @Tafanus