Per Josefa Idem, Enrico Letta e per il governo è forse il giorno delle decisioni irreversibili. Confesso che sono molto confuso, perchè delle irregolarità attribuite alla Idem si è parlato poco nel merito, e si è fatta molta filosofia. Non vi è dubbio che aver onorato l'Italia nel campo sportivo, non autorizza a truffare il fisco (se di questo si tratta). Ma vessun giornale ha fin qui spiegato con chiarezza la faccenda nel merito.
La Idem pagava l'ICI per la sua palestra come abitazione? Si direbbe di no, perchè aveva un alloggio SOPRA la palestra. Su queso alloggio la Idem ha pagato l'ICI, per quattro anni, come prima casa, mentre al massimo era una seconda casa? Sembra che ai giornali non interessi sapere quale sia la differenza annuale, moltiplicarla per quattro, e verificare l'entità del danno erariale. Peraltro economicamente sanato.
Non è certo se ci sia il dolo, o la incompetenza, o entrambe le cose. Ma uno stato in cui per decenni abbiamo tollerato come Presidente del Consiglio ed aspirante Presidente della Repubblica un corruttore di giudici, dai quali ha comprato sentenze che hanno fruttato utili indebiti per centinaia di milioni di euro (vedi caso Mondadori) un accanimento su un episodio del genere, ancor prima di accertare la meccanica dei fatti (che - ripeto - sembra non interessare alla stampa) mi sembrerebbe - questo si - un caso di frettoloso giustizialismo.
Se Josefa - per la quale nutro, come atleta e come persona - una grande ammirazione, ha sbagliato, è giusto che paghi. A Patto che lo stesso talebanesimo si applichi CONTEMPORANEAMENTE a TUTTI coloro che hanno lucrato, da azioni illecite, guadagni illeciti mille volte o un milione di volte superiori. Vietato essere forti coi deboli, e deboli coi forti. Parliamo pure dell'alloggio della Idem, ma parrliamo anche delle ville ad Antigua, dei duecento appartamenti fuori licenza edilizia costruiti al Centro Edilnord di Brugherio, e di Mediatrade, e dei mille maneggi coi paradisi fiscali di tutto il mondo.
Trovo sospetti, molto sospetti, i toni molto accondiscendenti di Brunetta, ad esempio. Qualcuno ci vuole illustrare bene la storia della casa di Brunetta alle Cinque Terre? Sembra che non tutto sia chiarissimo.
E Letta è proprio sicuro che all'interno dello stesso PD non ci siano casi più gravi, e più sospetti, sui quali concentrare prioritariamente la sua attenzione? Solo per capire. Tafanus
Idem, decisione sulle dimissioni . Letta: "Garantisti, ma garantire le regole"
Il presidente del Consiglio ha precisato di non aver visto "tutte le carte" e di volerle vedere tutte: "Ma nessun doppio standard". All'interno del Pd arrivano critiche per non aver già rimesso il mandato nelle mani del premier. Lunedì nel vivo anche le indagini della Procura di Ravenna per i presunti abusi edilizi, Ici e Imu
ROMA - Era decisa a restare al suo posto. Il ministro per le Pari Opportunità è "molto amareggiata" ma quello di domani sarà un lunedì cruciale per Josefa Idem, al centro della bufera per presunti abusi edilizi e Ici e Imu aggirata (VIDEO): "Domani pomeriggio incontrerò la ministra Idem parleremo e poi insieme decideremo che fare", ha annunciato il premier Enrico Letta (VIDEO).Il presidente del Consiglio ha precisato di non aver visto "tutte le carte" e di volerle vedere tutte prima di prendere qualsiasi decisione. Ha detto ancora che bisogna "essere garantisti e garantire opportunità e rispetto delle regole" come "elemento chiave del nostro governo". Ma "nessun doppio standard".
E intanto c'è anche all'interno del Pd chi la critica per non aver già rimesso il mandato nelle mani di Letta: "Della ministra Idem non convince soprattutto la frase 'non lascio' - ha scritto il presidente della Toscana Enrico Rossi sul suo profilo Facebook -. Avrebbe dovuto dire 'penso di essere onesta, ma rimetto il mio mandato nelle mani del Presidente del Consiglio. Sta a lui decidere'. In politica si fa così".
Il ministro si era detta decisa a restare al suo posto "perché consapevole di essere onesta" e sembrava non aver nessun ripensamento all'indomani della conferenza stampa di ieri a palazzo Chigi nella quale, insieme al suo avvocato, aveva chiarito la propria posizione rispetto alle accuse di irregolarità fiscali, prima di alzarsi e uscire dalla sola (VIDEO). Il chiarimento però non ha spento le polemiche oggi, rimbalzate sulla stampa. "Rispetto a ieri non è cambiato nulla, e restano validi gli elementi illustrati dall'avvocato Di Raimondo", riferisce una fonte vicina al ministro, sottolineando però il rammarico - dopo la lettura dei giornali - "per le tante inesattezze che continuano a essere riportate sulla stampa".
Tra queste il fatto che "si parli ancora di residenza nella palestra - si chiarisce - laddove la ministra aveva la sua abitazione sopra la palestra, cosa legittima; qualcuno parla ancora di abusi edilizi, così come del fatto che sia scappata per sottrarsi alle domande". E ancora, sottolinea la fonte "si paragona il caso del ministro Idem con precedenti di personaggi politici accusati o indagati per reati ben più gravi, rispetto a 4 anni di Ici non pagata, sanati con un versamento del dovuto all'Agenzia delle Entrate".
Ad essere più morbido con la Idem è stato il capogruppo Pdl alla Camera dei deputati, Renato Brunetta: "La vicenda del ministro Idem? Io sono un garantista all'ennesima potenza, contrariamente ai miei colleghi del Pd che nel passato si sono infilati in ogni strumentalizzazione - ha affermato in una intervista a SkyTg24 -. Io non faccio strumentalizzazioni rispetto le persone, rispetto anche gli errori delle persone. Chi non ha mai fatto un errore nella denuncia dei redditi? Chi non ha mai fatto un errore sull'Imu? Chi non ha mai fatto un errore sull'Iva? Quindi io non sarei per dare la croce in testa a questo o a quel ministro, è un gioco che non mi appassiona, che non ho mai fatto e che non farò mai".
Domani sarà un lunedì importante anche perché entreranno nel vivo le indagini della Procura di Ravenna. La polizia Municipale di Ravenna ha infatti ricevuto ampio mandato dal Procuratore capo pro tempore, Isabella Cavallari, di compiere verifiche sia sulla parte edilizia che su quella commerciale della residenza, sovrastante a una palestra, del ministro Josefa Idem nella frazione di Santerno, alle porte della città romagnola.
Gli accertamenti, affidati alla sezione di Polizia Commerciale, cominceranno appunto a inizio settimana e saranno determinanti per l'individuazione delle eventuali ipotesi di reato. Sul fronte palestra, secondo testimonianze raccolte dalla stampa locale, diverse persone hanno sostenuto di essersi allenate là dentro semplicemente pagando una quota mensile e una di iscrizione.
E sempre domani per il ministro Idem è prevista la prima uscita ufficiale a Ravenna dall'inizio del caso che l'ha investita. E' stata annunciata alla presentazione dell'associazione 'Giacomo Sintini' - fondata dal 34enne campione pallavolista lughese di recente vincitore dello scudetto dopo avere sconfitto un linfoma - con lo scopo di raccogliere fondi a favore della ricerca medica e all'assistenza in campo onco-ematologico. L'appuntamento, promosso dall'Ail (associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) è per le 11.30 alla sala conferenze del Dea, al settimo piano del complesso che ospita il nuovo pronto soccorso dell'ospedale ravennate.
(Fonte: Repubblica.it)
Solo per capire se il sorprendente garantismo di Brunetta nei confronti di Josefa Idem abbia qualcosa a che fare con un certo "rustico" vista mare alle Cinque Terre, pagato un sesto del suo valore, e con finanziamento pubblico...
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