E' riapparso. All'improvviso. Stamattina a Omnibus. Trasmissione speciale, con Monti "in collegamento esterno" (come succede a quelli che non si mischiano), e in studio non la solita allegra brigata di giornalisti che si danno sulla voce, ma una ristrettissima cerchia di eletti che si rivolgevano a Monti rispettosissimamente.
Non uno che abbia osato ricordargli nomi spiacevoli di cose e persone (...che so... Fornero; o Malinconico; o Martone; o "esodati", o IVA, Passera, Montezemolo...)
Monti ritorna. E delle sue ambizioni (un partito almeno del 20%) ora che è caduto al 4,5% non ricorda più niente. E se deve citare una persona che non è ancora (almeno in apparenza) con un piede sull'uscio, gli viene in mente lo statista Benedetto della Vedova (prima pannelliano, poi candidato alle elezioni per il Parlamento Padano di Chignolo PO, poi col partito fascista di FINI, poi con Berlusconi, poi in FLI - "il Fini Cacciato"), e ora col Professore.
Il Professore è li, senza vergogna, ad esibire la faccia del fallimento, e ad avallare la disponibilità a "considerare" l'ipotesi della grazia al delinquente di Arcore. Per aggiungere, un momento dopo, che c'è la sua disponibilità a guidare l'Italia dei Moderati. Dove i "moderati" sarebbero i vari Lupi, Cicchitto, Santanchè, Gasparri, uniti con quello smodato moderato di Casini.
Specialista in fallimenti politici, Monti non ha ancora capito che dopo Berlusconi in Forza Italia ci sarà in fuggi-fuggi, ma non verso uno che parla a bassa voce e cerca (non sempre riuuscendo nell'intento) di non sparare troppe cazzate.
Quella gente, quell'elettorato, ha bisogno d'altro. Ha bisogno di un cazzaro che non prometta "sudore, lacrime e sangue", ma condoni, amnistie, grazie, meno-tasse-per-tutti. Hanno bisogno di quialcuno che mentre ammazza la vita a 600.000 esodati, vede "lucine" che nessuno di noi, nella vita reale, ha avvistato ancora. E in questa nuova veste di "lanciatore di OPA sul PD", tel ki pronto a lanciare l'attacco. Con la grazia di sempre. E con la consueta propensione ai fallimenti. Mi viene in mente un celebre slogan pubblicitario di mille anni fa:
Riuscirai nelle tue imprese, col Formaggio Belpaese
Pubblichiamo in calce questo articolo che riprende il vergognmoso attacco al PD. Proprio lui, che si è lasciato infilare una camicia di forza dal PdL, e si è lasciato legare al letto di contenzione, tanto da far passare un anno e mezzo senza fare un cazzo, se non danni (vedi il debito schizzato dal 125% ad oltre il 130%), ora, dopo essere "salito in politica", "scende in cattedra", e spara un'altra mortale salva di cazzate. Tafanus
Monti critica governo e Pd: "Cedono alle pressioni del Pdl"L'ex premier all'attacco contro l'esecutivo e i democratici: "Si sono arresi alle pressioni dei pidiellini. Scelta Civica non ha i numeri per impedire questa evoluzione".
ROMA - La probabile intesa raggiunta tra Pd e Pdl
sulla riforma dell'Imu non piace all'ex premier Mario Monti, che a
poche ore dal Cdm decisivo, attacca la scelta del governo, definendola
un "cedimento di Enrico Letta e del Ministro Saccomanni, di cui ho in
grandissima stima, e del PD alle pressioni del PDL".
"L'Europa -
ha detto il leader di Scelta Civica - chiedeva da tempo che l'Italia
introducesse una tassazione per la prima casa, non per un sadico gusto
di far pagare di più ai cittadini ma per poter ridurre semmai la
tassazione sul lavoro, stimolando la produttività. Il Governo ha scelto
una strada diversa, quella di arrendersi alla forte pressione del PDL.
Quindi si avrà, se ho capito bene, un successo politico del PDL,
un'apparente soddisfazione per i proprietari di case e tutti i cittadini
finiranno a pagare tutto questo con piccoli aumenti a piccole tasse e
l'aumento dei tassi d'interesse".
(...per la cronaca, dopo tutti questi marchiani errori del PD, stamattina lo spread è "risalito" a quota 260. Qualcuno ricorda Monti che mostrava come un "vucumprà" il cartello col misterioso numeretto "Quota 284"? Era la dimostrazione del suo successo. L'aver portato lo spread alla metà di quello toccato nei momenti peggiori dell'agonia del berlusconismo. Ma era pur sempre più di 5 volte quello che abbiamo avuto per anni, con Prodi, e per inerzia persino per qualche mese successivo a Prodi, NdR)
Monti ha concluso affermando:
"Il Governo é guidato da un partito, con il PD pronto ad accondiscendere
alle pressioni, anche se non le condivide, del PDL e con Scelta Civica
che non ha i numeri per impedire questa evoluzione. Tutto questo dà la
sensazione, all'interno e all'esterno del Paese, che anche se c'è un
Governo, si accettano pressioni che non hanno molto senso dal punto di
vista economico e civile".
Qualche dettaglio sull'accordo è
stato rivelato dal senatore Nicola Latorre (Pd). "L'intesa raggiunta è
quella di rimodulare l'imposta. Sarà esclusa dal pagarla una fascia
amplissima di popolazione, la restante dovrà
pagarla con importi ricalibrati in modo progressivo. Questa è l'intesa,
visto che è un'operazione molto delicata i dettagli in maniera compiuta
saranno chiari sono in occasione dell'accordo finale".
La
questione sarà decisa nel Cdm che dovrebbe essere convocato per le 17.
All'ordine del giorno, oltre al tema della tassa sugli immobili, ci
dovrebbe essere anche quello del rifinanziamento della cassa
integrazione in deroga. A riguardo il ministro del Lavoro Enrico
Giovannini ha escluso che la cancellazione dell'Imu metta ha rischio lo
stanziamento di nuovi fondi per la Cig, spiegando che "stiamo già
discutendo con il Tesoro" e che si sta lavorando anche ad un "decreto
per definire i nuovi criteri, a partire dal 2014, per l'uso degli
ammortizzatori in deroga".
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