Il Comitato per Cuperlo diffonde i dati provvisori dai congressi provinciali, che danno il loro candidato in vantaggio su Renzi grazie al sostegno di 49 segretari contro 35.
Lotti: "Dati falsi". Continuano le accuse incrociate su trucchi nel tesseramento. Cuperlo: "Il problema esiste". Pittella: "Fermare tutto, solo una foglia di fico". Chiti: a Empoli tessere vendute a centinaia d'immigrati. Replica il segretario della federazione Empolese Valdelsa: notizia falsa, ecco i numeri. E c'è anche il caso Trapani
Dopo
aver preso visione dei primi dati dai congressi provinciali, il Comitato
per Cuperlo canta vittoria: su 260mila iscritti che hanno votato,
oltre il 50%, il loro candidato per le primarie del Pd è davanti a
Matteo Renzi, sostenuto da 49 segretari vincitori dei congressi contro i
35 schierati per il sindaco di Firenze, mentre un segretario sostiene
Pippo Civati e sette non si sono espressi. Il Comitato diffonde la
"classifica provvisoria" e innesca così una nuova polemica con i
renziani, mentre è sempre viva la polemica su trucchi e giochi di
prestigio in fase di tesseramento.
"Ma a chi giova dare dati
falsi?" attacca Luca Lotti, deputato del Pd vicino a Renzi, "si
aspettino il risultato definitivo e i dati veri". "Ricordo tra l'altro -
aggiunge Lotti - che lo stesso Renzi a Firenze ha votato per un
segretario provinciale che sostiene Cuperlo. Dunque a chi giova
stabilire un'inesistente relazione tra i segretari? E poi, oltre ai
numeri dei candidati segretari, perché non vengono resi noti anche i
loro nomi? Siamo molto curiosi di leggerli".
Dicendosi "sorpreso"
dalla reazione, risponde il coordinatore del Comitato nazionale a
sostegno di Cuperlo, Patrizio Mecacci: "Non è nostra intenzione
alimentare polemiche, né scatenare risse. Quei numeri, che noi abbiamo
semplicemente aggregato, sono pubblici, noti in tutte le realtà che
hanno votato e disposizione di tutti" [...]
Ma c'è da capire se alcuni mentano quando dicono che gli avversari hanno truccato le carte per vincere. O se è vero che a Cosenza ci sia un congresso falsato da dirigenti vicini all'area Cuperlo (e da garanti non imparziali), ad Asti da file di albanesi per Renzi, e così via in un incrocio di accuse riempite ogni giorno da nuovi particolari.
Il caso Empoli. Vannino Chiti denunciava ieri file sospette di immigrati al congresso provinciale di Empoli, e si lanciava contro "compravendite vergognose frutto di regole assurde". Come quella di far votare ai gazebo delle primarie anche i non iscritti, quella di non chiudere il tesseramento mesi prima del congresso "per compiacere quanti non sopportano militanti che ogni giorno lavorano per il Pd, volendolo ridurre a comitato elettorale" [...]
Pippo Civati, pur in
disaccordo con l'idea di fermare il tesseramento, rivendica a SkyTg24:
"Il problema l'avevo denunciato io 15 giorni fa e avevo chiesto agli
altri candidati di schierarsi con me. È successo tutto puntualmente.
Diamo l'immagine di un partito in cui la corsa per il potere è più
importante del rispetto delle regole. Spero che si prendano
provvedimenti e si annullino i congressi nelle situazioni più
drammatiche". Parla di "coperture politiche", lo sfidante di Renzi e
Cuperlo, ricorda: "Io l'ho detto ai miei, il primo che becco lo caccio a
calci nel sedere".
Così, mentre i renziani continuano
a dire - su mandato del sindaco di Firenze - che di chiudere il
tesseramento non se ne parla e non bisogna approfittare dei casi
sospetti per bloccare la partecipazione, Gianni Cuperlo non demorde.
Dopo un comunicato in cui il suo comitato garantiva che "le regole si
possono cambiare quando c'è condivisione, non saremo certo noi a
impuntarci o a chiedere forzature", il candidato, da Ferrara, smentiva:
"Sul discorso tessere non mi arrendo, non è una polemica mossa nei
confronti di qualcuno, è un fatto che riguarda tutti noi e ne va
dell'autorevolezza e della dignità del partito".
Oggi, Cuperlo
chiede soprattutto di non sottovalutare il problema. "Io ho fatto un
appello, non ho aperto polemiche: sono preoccupatissimo di questi
fenomeni degenerativi che mi vengono descritti come circoscritti.
Tuttavia questo non fa venire meno l'allarme" dichiara a margine di una
iniziativa davanti alla sede dell'Inps di Roma. "Tutti dovremmo fare
una sforzo per evitare fenomeni di questo tipo. Fermiamo quindi il
tesseramento, chiudiamolo qualche giorno prima. Saranno primarie aperte,
da questo punto di vista non c'è nessun problema, ma bisogna dire una
parola chiara perché queste polemiche fanno male ai militanti. Ho fatto
questa proposta, non è stata accolta e non ne faccio un dramma, ma
vorrei che il problema non fosse sottovalutato". [...]
Andrea Orlando,
ministro dell'Ambiente ed esponente del Pd che ha già deciso di
appoggiare Cuperlo, intervistato da 'Si può fare' su radio 24 non crede
a "un problema di legalità, ma sulla corsa al tesseramento nel Partito Democratico sarebbe meglio darsi una calmata. Non è un problema di
candidati, vale per tutti. Chi ambisce a guidare il partito dovrebbe
mettere un freno a questa corsa al tesseramento, una competizione così
forsennata rischia di lasciare tracce. Forse, se non si vuole cambiare
le norme del partito, sarebbe meglio almeno a livello territoriale
valutare un blocco dei tesseramenti".
Il caso Trapani: eletti due segretari.
Sulle modalità del tesseramento il Pd si spacca a Trapani, all'indomani
dell'elezione di due segretari cittadini. Lo scontro si è consumato tra
le anime del partito: l'area Dem (che in Sicilia fa riferimento al
capogruppo all'Ars Baldo Gucciardi e al segretario regionale Giuseppe
Lupo) e la stragrande maggioranza dei renziani hanno eletto Francesco
Brillante, mentre per l'area Cuperlo, Civati e la parte restante dei
renziani (5 dei 24 circoli provinciali), il nuovo segretario è Danilo
Orlando.
Alla base dello scontro, la "trasparenza sulle modalità
del tesseramento", ha affermato Salvatore Daidone, presidente uscente
del circolo di Trapani il quale, durante l'introduzione dei lavori del
congresso che ha eletto Orlando, ha posto l'attenzione sui numeri. Le
tessere rilasciate dal circolo sono 199, ma nell'anagrafe dei votanti i
nominativi sono 703 dato che molte sono state consegnate ai
parlamentari. Daidone ha parlato di una vera e propria Opa sul Pd.
Calcoli
diversi al congresso che ha eletto Brillante: "Durante l'ultimo
tesseramento gli iscritti furono 650 e quest'anno in base alle
aspettative al partito cittadino sono giunte 820 tessere. Avendone
consegnate 703, siamo pure al di sotto".
Polemiche anche in Puglia.
Anche in Puglia cinque dei sei congressi provinciali del Pd si sono
conclusi tra le polemiche per le 'tessere gonfiate', che la presidente
della Commissione congressuale regionale, Loredana Legrottaglie,
respinge decisamente.
Particolarmente acceso il conflitto a
Bari, dove il vice uscente Ubaldo Pagano, 34 anni, neo renziano vicino
al sindaco Michele Emiliano, è il nuovo segretario provinciale, e a
Lecce, dove il segretario provinciale verrà eletto l'8 novembre e sono
in corsa tre cuperliani (in testa Salvatore Piconese, seguito da
Vincenzo Toma e Alfonso Rampino) e un renziano, Edoardo Santoro.
"Non
soltanto a Lecce e Bari - sottolinea Legrottaglie - stiamo verificando
una coincidenza virtuosa tra l'albo degli elettori delle primarie
Bersani-Renzi e poi delle primarie dei parlamentari con l'elenco dei
nuovi tesserati. E' questo che mi porta ad essere ottimista".
Cosenza, denuncia dei renziani.
L'area Renzi del Pd di Cosenza ha presentato stamane un ricorso alla
Commissione nazionale per il congresso del partito nel quale si denuncia
che a Cetraro il segretario del circolo, Gaetano Bencivinni,
"ha impedito nuovi tesseramenti". Replica in una nota il candidato alla
segreteria provinciale del Pd di Cosenza per l'Area Cuperlo, Luigi
Guglielmelli: "Avevamo visto di tutto ma ci mancava ancora il ricorso
preventivo. Stamattina infatti, Franco Laratta e i suoi sostenitori
hanno inviato un ricorso lamentando gravi fatti antidemocratici avvenuti
durante il congresso di circolo di Cetraro. Peccato che il congresso di
Cetraro si svolgerà questa sera".
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