Confermato il rating BBB, l'outlook resta negativo (Fonte: Huffington Post)
Parola d'ordine: prudenza. I giovani industriali questa mattina e Standard & Poor's nel pomeriggio non si sbilanciano ancora sulle possibilità di successo di Matteo Renzi. Guardano con fiducia, sì, ma per entrambi è ancora troppo presto per dire che l'Italia sta "cambiando verso".
Cautela, quella dell'agenzia di rating, rivelata dalla decisione di confermare il rating del nostro Paese 'BBB' a lungo termine e A-2 a breve, mantenendo anche l'outlook - quindi le aspettative sul futuro - negativo. Secondo S&P la visione a lungo termine resta negativa in quanto riflette "rischi sui conti pubblici portati dalle deboli prospettive di crescita reali e nominali". Il merito di credito è stato confermato dall'agenzia per "la nostra visione di una ricca e diversificata economia in Italia", così come per le aspettative di "qualche progresso su importanti riforme strutturali e fiscali".
Nessuna bocciatura per il governo, anzi una prudente apertura: "Nonostante le intenzioni dell'esecutivo italiano siano incoraggianti è troppo presto per valutare quanto programma potrà essere attuato e in che tempi". Insomma, non si può ancora dire come e in che modo le riforme annunciate da Renzi si tradurranno in realtà. E soprattutto che impatto potranno avere sulla ripresa della nostra economia.
A preoccupare l'agenzia di rating sono inoltre le prospettive di crescita del Paese, che "restano deboli sia in termini reali che nominali": "Le prospettive di modesta crescita dell'Italia - dice S&P - riflettono gli incerti progressi delle riforme varate dai tre precedenti governi".
Prudenza nei confronti del governo di Matteo Renzi, quella di Standard & Poor's che fa il pari con quella registrata a Santa Margherita questa mattina al convegno dei giovani imprenditori di Confindustria. Al premier - ha spiegato il leader Marco Gay - viene concessa una fiducia a tempo determinato "che si misurerà sulla capacità di rispettare gli impegni". "L'Italia ha un governo a cui gli italiani hanno chiesto di non perdere neanche un minuto. E noi siamo qui per dire: presidente Renzi, lavoriamo uniti. Abbiamo responsabilità distinte ma insieme possiamo arrivare lontano". Parole di sostegno volte a incalzare l'esecutivo perché finalmente si facciano quelle riforme strutturali di cui il Paese, "stremato dalla crisi", ha bisogno. I giovani imprenditori hanno chiesto sì "la svolta buona", che però può essere tale "solo con le imprese".
...Allegria!... è già iniziata la questua abituale dei confindustriali! E i ggiovani non sono migliori dei vecchi!...
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