La statistica (Trilussa docet, FONTE ) è una di quelle branche della matematica che se letta con una discreta dose di incapacità, o anche cinismo, porta a risultati esilaranti.
O sconfortanti: è notizia di oggi che l’Europa, la quale secondo i nostri geniali politicanti ci “impone” scelte deliranti e non ci fa fare le scelte virtuose, ci avrebbe imposto una valutazione del prodotti interno lordo inclusiva di prostituzione, attività illegali e spaccio di droghe.
Grazie a questa scelta “diversamente intelligente” di economia “stile Tremonti” il PIL salirebbe di 57 miliardi ed il rapporto debito/PIL scende alla quota del 2,8% permettendo un aggiustamento di bilancio pari ad 1,6 miliardi di euro salvo l’urlo di dolore del ministro Padoan che richiama giusto oggi all’impossibilità di tagliare il debito pubblico italiano (FONTE)
Immagino che gli AD di mafia SpA e Camorra Holding plaudano incondizionatamente a questa “saggia” scelta politica di questo governo di deficienti, tanto è vero che (è notizia di ieri) ad Harvard finalmente la nostra inventiva Italiana ha avuto il giusto riconoscimento: alla consegna degli IGNobel (premi alla incapacità scientifica) il ministero dell’economia Italiano si è visto consegnare l’”ambito” IGNobel per l’economia (FONTE)
Una notizia che fa coppia con quella dei punti sulla “buona scuola” con punteggiatura sbagliata: insomma, un gruppo dio pitecantropi alla guida di una nazione.
Complimenti, una ulteriore figura di guano indegna: vero che la responsabilità primaria sarebbe da attribuire ai geniali burocrati europei (FONTE) ma l’applicazione immediata di questi calcoli da parte dell’ISTAT è davvero sconfortante oltre che asservita disgustosamente al potere.
Inutile dire che questa scelta, figlia di una politica tanto miope quanto furbetta, fa identicamente scendere il livello di pressione fiscale complessivo (certo, considerato il fatto che si tratta della dichiarata “economia sommersa”, anche se sarebbe meglio parlare di “economia criminale” su cui Camorra, Mafia ed N’drangheta oltre che varie associazioni criminali estere basano la loro floridità) in maniera tale da poter dichiarare al governo che “la pressione fiscale è scesa”: del resto la corte dei conti ha stimato il “sommerso” in circa 21,1 punti di PIL, ben superiore al 15,7% stimato dall’ISTAT e regolarmente incluso nelle stime del prodotto interno lordo.
In altri termini, la pressione fiscale calcolata da ISTAT si basa su un PIL di circa 1.620 miliardi di euro “vitaminizzato” dal 15,7% di proventi illeciti: ergo il PIL “legale” vale circa 1.390 miliardi, mentre il monte complessivo delle tasse dirette ed indirette in Italia vale circa 792 miliardi di euro, il 47% circa del PIL dichiarato.
Peccato che il PIL reale sia invece di 1390 miliardi: ergo la pressione fiscale effettiva che i nostri geniali politicanti applicano alla vita reale sia del 57%, lascio a voi pensare quanto questa saggia scelta possa favorire gli investimenti esteri
In effetti,come al solito, vince signora televisione: tutto fumo negli occhi, sarà sufficiente presentarsi davanti alle telecamere ad annunciare il tanto agognato aumento del PIL con Renzi che dichiarerà che lui “continua contro i gufi” e gli spettatori potranno credere al miracolo della crescita.
Dal sito ISTAT si legge: “In sostanza, nelle prossime settimane l'Istat dovrà elaborare le nuove stime del Pil, utilizzando le regole statistiche del Sistema europeo di calcolo (Sec) 2010, aggiornando così quelle ormai superate del Sec 1995. Al di là delle sigle significa che per calcolare la ricchezza prodotta saranno comprese alcune voci finora rimaste escluse. Per esempio le spese in ricerca e sviluppo, considerate fino ad oggi come uscite pure anziché investimenti, le spese militari, oltre che il conteggio dell'economia illegale (stupefacenti, contrabbando e prostituzione).
Va da sé che aggiungere queste nuove voci significa fare crescere in modo significativo il Pil. Le stime per l'Italia prevedono che alla fine il governo si ritrovi in dote un paio di punti di Pil, circa 32 miliardi di euro. Un tesoretto, appunto, da tenere in conto nell'elaborazione dei fatidici rapporti tra deficit e Pil e tra debito e Pil. Per il deficit un aumento del Pil dovrebbe garantire all'esecutivo un margine di sicurezza ulteriore per scongiurare lo sforamento della soglia del 3%, stabilita da Maastricht.
Quanto al debito, ci sarà ovviamente un calo rispetto al livello record attuale. (FONTE)
Risulta facile a questo punto fare come al solito gli indovini (il Tafanus ha una palla di cristallo molto efficiente, come sanno bene i suoi lettori affezionati...) e vaticinare che ad ottobre vedremo il Pil crescere di almeno due punti (grazie all’introduzione nel suo calcolo dei proventi dell'economia criminale, ma nessuno lo sottolineerà) e grazie a ciò Renzi dirà che per merito suo l'economia italiana è ripartita con grancassa mediatica sui TG nazionali.
Invece di combatterla viene in questo modo di fatto benedetta l'economia criminale in luogo di togliere linfa tramite la legalizzazione, che in settori come quello della prostituzione e delle droghe leggere, grazie alle tasse incassate e alle minori spese da effettuare per il contrasto, potrebbero invece garantire un sostanziale miglioramento sia dell’ordine pubblico che delle performance economiche.
Invece, nessuna azione: Cui prodest ?
Fatevi la domanda e datevi la risposta.
Ma soprattutto, chiedetevi se l’omino che sta a fare il presidente del consiglio ci è o ci fa.
Perché se ci è significa che è solo un altro furbacchione incapace messo a guardia delle galline.
Ma se ci fa…
Axel
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