Per le quantità? No, per l'incompetenza che domina il tutto, e per il fatto che un giornale come Repubblica ne metta in pagina l'ipotesi attualmente più probabile, senza un minimo di sensata analisi critica. E allora cerchiamo di rimediare... Iniziamo dalla pubblicazione della tabella (non smentita) messa in pagina da Repubblica:
Ma il Bischero non aveva giurato che non ci sarebbe stato bisogno di manovre aggiuntive?
Ma veniamo al dunque. Sembra che secondo il Bischero l'unico impegno da noi sottoscritto con l'Europa sia il rispetto del vincolo del 3% come massimo deficit annuale rispetto al PIL. Tanto che in una ennesima botta di vanagloria strapaesana, il Bischero abbia affermato che "non solo rìspetteremo il vincolo del 3,0%, ma andremo addirittura sotto, al 2,9%.
Peccato che i vincoli di Maastricht non parlino solo di "deficit", ma anche di "debito", che dovrebbe essere al 60% del PIL, mentre il nostro viaggia verso il 137% del PIL.
Peccato che oltre al trattato di Maastricht abbiamo sottoscritto - non richiesti - l'obbligo del pareggio di bilancio iscritto in Costituzione a partire dal 2015 (finanziaria 2014).
Peccato che abbiamo anche sottoscritto una regola suicida (il Fiscal Compact) che ci impone di ridurre il debito, ogni anno per vent'anni, di una quota pari ad un ventesimo della differenza fra debito consolidato effettivo (137%) e limite del 60%. In soldoni: il PIL italiano è intorno a 1600 miliardi di €: il 60% è pari a 960 miliardi: il 137% è pari a 2192 miliardi; la differenza è pari a 1132 miliardi. E il ventesimo di 1132 miliardi sia pari a 58 miliardi, che è la cifra di cui ogni anno, per vent'anni, dovremmo diminuire il debito.
In questo contesto, se anzichè essere una nazione fossimo un'impresa (o un paese gestito come un'impresa) dovremmo portare i libri in tribunale). Ma siamo un Paese: il Paese dei Campanelli, dei demagoghi, degli incopmpetenti, dei serial twitters, e delle professoresse di lettere nominate ministre della difesa. E dei Cottarelli che prima si chiamano al capezzale del malato, e poi si buttano fuori.
Ma diamolo, uno sguardo, a questa "slide" in tipico stile renziano: il nulla a colori.
- a) E' la prioma volta in vita mia che leggo una stronzata come quella di inserire fra le "coperture", per circa il 40%, l'incremento del deficit. Domandina aggiuntiva: come si fa a diminuire il deficit in percentuale di un PIL decrescente, a fronte di un aumento del deficit? E come si fa a diiminuire il debito aumentando il deficit, sia in valore assoluto che relativo al PIL? E come si fa a rispettare il pareggio di bilancio, partendo da un deficit ed accrescendolo di 11,5 miliardi? E in questo quadro, che fine fa il fiscal compact? Misteri che solo Renzi, Yoram Gutgeld, GrazieGraziano e Maria Elena Boschi Tacco 12 possono aiutarci a chiarire.
- b) Ben 13,3 miliardi arriveranno dalla "incompiuta di Cottarelli", il quale per protesta e per stanchezza ha lasciato il "prestigioso incarico" per tornarsene negli Stati Uniti". La slide di Renzi indica cosa ci sia nella spending review limitandosi a suddividere il totali in capitoli, e nei capitoli mettere solo un titoletto.
- Ai ministeri taglieremo 5 miliardi. Anche alla sanità? Come? Anche all'Ambiente? Rinvieremo di un altro mezzo secolo la messa in sicurezza del territorio?? Ai comuni libereremo un miliardo del patto di stabilità, e ne taglieremo 1,8???? Dalle province, che sono state cancellate solo nelle slides di Renzi, prenderemo 3,5 miliardi? In che senso? Da dove?
- Dalla "lotta all'evasione fiscale" (che è un evergreen) troveremo ben 1,5 miliardi???? Da un pozzo si San Patrizio stimato in 60 miliardi di euro l'ambizioso obiettivo del Bischero è quello di recuperare 1,5 miliardi??? E questa manica di deficienti non si vergogna? E Repubblica non ha niente da obiettare?
- Revisione delle detrazioni a chi? con quali criteri? e poi: "Altro". Una perla, come le "varie ed eventuali" che si mettono all'ordimne del giorno in fondo alle riunioni condominiali. Renzi, che cazzo significa "Altro"???
- La "marchetta 80 euri" è riconfermata, e a questa Renzi deve aggiungere la "marchetta IRAP" da 6,3 miliardi, per far digerire la marchetta 80 euri a Confindustria. Intanto, neanche per il 2015 è prevista la norma di elementare equità di estendere la marchetta 80 euro a chi sta messo peggio degli attuali beneficiati. Come dice, Renzi? Che non ci sono soldi per tutti? Allora si tolga la marchetta a chi ha 1500 euro netti al mese, e si distribuiscano i 10 miliardi a nullatenenti, poveri-poveri, incapienti, pensionati al minimo, disoccupati, esodati... O no?
- Contributi assunzioni nuove a tempo indeterminato: stanziati 1,5 miliardi per tre anni. Facciamo un calcolino? I contributi per uno stipendio da 1500 euro ammontano a 500 euro mensili, pari a seimila euro annuali, pari a 18.000 euro per tre anni. Quanto fa 1,5 miliardi diviso 18.000? La mia calcolatrice dice che fa 83.333. Tutto qui, coso? E pensa che un'azienda che non ha domanda e non ha bisogno di personale assumerà a tempo indeterminato una persona che non serve, solo perchè per i primi tre anni risparmierà due terzi dei contributi previdenziali (visto che un terzo era già a carico del dipendente e non dell'azienda???)
Renzino, ci faccia capire... ma questa immane cultura economica se l'è fatta dirigendo "l'azienda di famiglia" (che si occupava di organizzare lo strillonaggio di un paio di giornaletti di destra del gruppo Monti-Riffeser), o ha integrato le sue conoscenze leggendo qualche bigino di economia, tipo "Come Diventare Economisti in 80 Pagine"?
Ci faccia sapere
Tafanus
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