Nota bene: questo articolo non è solo da leggere, ma da conservare in un luogo sicuro, perchè sarà interessante rileggere le dichiarazioni prossime venture, che arriveranno quando il "Leccaculismo Associato" scoprirà che il "carro del vincitore" comincia ad arrancare. Allora arriverà la nuova strambata a 180 gradi, e potrà diventare unm bel gioco di società quello di confrontare, personaggio per personaggio, le dichiarazioni di ieri, di oggi e di domani... Tafanus
Oggi sono ministri, membri della segreteria del Pd, alleati del suo Governo e strenui difensori delle sue riforme. Ma prima che la scalata dell'ex sindaco di Firenze lo portasse al potere, avevano rilasciato le dichiarazioni più dure. Abbiamo raccolto le loro parole che, lette oggi, suonano quasi incredibili (Fonte: Espresso/Repubblica.it)
"Irresponsabile. Miserabile. Guascone. Figlio del ventennio berlusconiano. Egocentrico e maschilista. Un grande bluff. Con Matteo Renzi ai vertici, il Partito Democratico sparirà dalla faccia della terra ed il Paese sprofonderà nel caos". No, non sono parole di un post di Beppe Grillo o del Mattinale di Renato Brunetta, ma dei compagni di partito dell'ex sindaco di Firenze. Dichiarazioni rilasciate da politici Pd dal 2010 all'inizio di quest'anno.
Poi Renzi si è preso il partito ed il governo del Paese. Ed ecco l'esodo di massa sul carro del vincitore: un processo costante, inarrestabile, che ha subito un'ulteriore accelerazione dopo la schiacciante vittoria democratica alle Europee del 25 maggio. Molti dei critici più agguerriti si sono ritrovati capilista sopra un volo in direzione Strasburgo o al governo con lo stesso Renzi. Ma ecco cosa dicevano, prima di catapultarsi sul carro:
Alessandra Moretti, già bersaniana e cuperliana, diventerà una delle renziane più intransigenti. Ecco cosa diceva tra il 22 ed il 25 ottobre 2012:
“Matteo Renzi non sta bene dove può essere messo in discussione, non ama il confronto democratico e si comporta da primadonna, ma ne abbiamo già avuta una e si chiamava Silvio Berlusconi. Renzi è egocentrico e anche maschilista”.
Alessandra Moretti:
“Chi è più bello tra Renzi e Bersani?... Bersani tutta la vita! Ma avete visto le foto di Bersani da giovane quando aveva i capelli fluenti? Assomiglia a Cary Grant, un possibile attore, e poi è alto e con le spalle larghe. Non c'è paragone con Renzi, che ha pure quel modo di parlare così strano...”..
Andrea Orlando, oggi ministro della Giustizia nel governo Renzi (alle ultime primarie Pd era schierato con Cuperlo), dicembre 2013:
“Basta passare con Renzi che si diventa nuovi, quando si passa con Renzi si diventa nuovi anche se non lo si è di curriculum”.
Andrea Orlando, dicembre 2013:
“Il vero apparato che oggi esiste, inteso come professionismo politico, in questo momento è collocato a sostegno di Renzi".
Andrea Orlando, aprile 2013:
“Renzi tenta di intercettare il malessere di una parte della società. Ma non deve esagerare. Il problema è che proponiamo soluzioni diverse. Per noi il cambiamento è un governo che provi a ottenere la maggioranza al Senato sulla base di un progetto, lui preferisce la formula del governissimo, legittima, ma già sperimentata in maniera drammatica visto l'epilogo del governo Monti...”.
Angelino Alfano non fa parte del Pd, ma oggi è ministro dell'Interno nel governo Renzi, ed il 17 dicembre 2013 diceva...
“Renzi col suo discorso ha chiarito che è un politico di sinistra-sinistra, ed è perciò incompatibile con i nostri valori”.
Anna Finocchiaro (oggi presidente della commissione Affari Costituzionali), 15 aprile 2013:
“L'attacco di cui mi ha gratificata Renzi è davvero miserabile. Non sarà mai un uomo di stato”.
Dario Franceschini, 28 novembre 2012:
“Ai Tg: tra la competenza e l'esperienza di Bersani e la rottamazione di Renzi ci possono essere dubbi su a chi affidare il Paese dopo Monti?”.
Dario Franceschini, oggi ministro dei Beni culturali nel governo Renzi, 12 novembre 2012:
“Bersani ragiona, Renzi recita”
Federica Mogherini, 28 novembre 2012:
“Ok, Renzi ha bisogno di studiare un bel po' di politica estera, non arriva alla sufficienza, temo”.
Federica Mogherini, 28 novembre 2012:
“Confermo: Matteo, lascia stare la politica estera e di difesa, Obama ed F35 compresi. Ti conviene, dai retta...”. E ancora: “Renzi è un po' troppo sul passato, per essere l'uomo del futuro...”.
Federica Mogherini, 13 novembre 2012:
“Da quel che ho visto su Sky Bersani ragiona da presidente del Consiglio, Vendola è affidabile, Renzi è un po' fuori fase”.
Federica Mogherini, oggi ministro degli Esteri nel governo Renzi, 12 settembre 2012:
“Renzi sceglie lo slogan che usò Franceschini alle primarie 2009, 'Adesso'. Come inizio di rottamazione lascia un po' a desiderare...”.
Federica Mogherini, oggi ministro degli Esteri nel governo Renzi, 12 settembre 2012:
“Renzi sceglie lo slogan che usò Franceschini alle primarie 2009, 'Adesso'. Come inizio di rottamazione lascia un po' a desiderare...”
Gian Luca Galletti, oggi ministro per l'Ambiente nel governo Renzi, 9 gennaio 2014:
“Se Matteo decide di mandare a casa il Governo Letta si assume la responsabilità di mandare il Paese nel caos”.
Marianna Madia, 12 novembre 2012:
“Io voto Bersani: è il miglior Premier che l'Italia possa avere”..
Marianna Madia, 12 novembre 2012:
“Ognuno è bravo su qualcosa, ma solo Bersani ha statura da presidente del Consiglio...”.
Matteo Orfini, oggi Presidente del Partito Democratico, 6 gennaio 2014:
“Capisco che Renzi voglia rimanere ribelle, ma ora basta atteggiamenti provocatori. Faccia il segretario di partito e la smetta con certe guasconate”.
Matteo Orfini, 29 marzo 2013:
“Renzi premier? Una follia. Ma fa bene ad andare da Maria de Filippi, ad Amici, spero dica cose di buon senso”
Matteo Orfini, oggi Presidente del Partito Democratico, 6 settembre 2012:
“Renzi è l’ultimo giapponese di una linea che in tutto il mondo è stata abbandonata”.
Matteo Orfini, 25 giugno 2012:
“Renzi mi ricorda i Righeira, gli Europe, certe sue scelte estetico-musicali mi ricordano il mondo dei Paninari”. C'è un'idea della spettacolarizzazione della politica un po' figlia di quegli anni...”.
Nicola Latorre, senatore Pd ed ex dalemiano di ferro, ci tiene a precisare una cosa... (16 ottobre 2013):
"Guardate che io sono diventato renziano convinto 8 mesi fa".
Piero Fassino, 16 settembre 2012 (qualche tempo dopo dirà “Nessuna giravolta, Renzi sa suscitare speranza”, “Voglio vincere con lui”):
“Non mi scandalizzo che Renzi voglia presentarsi alle primarie, ma ho due obiezioni: è sindaco da appena due anni e se il suo programma è 'tutti a casa', non è un programma per governare il Paese”.
Pina Picierno oggi è una renziana di ferro: capolista Pd nella circoscrizione Italia Meridionale alle elezioni Europee del 2014 (otterrà l'elezione), nel novembre 2012 scriveva su twitter:
“Qualcuno dica a Renzi che l'Onu ha appena stabilito che deve studiare”. “Bella supercazzola di Matteo Renzi sui diritti”, “Lo slogan Adesso di Matteo Renzi? Lo ha lanciato Franceschini nel 2009, mazza che svolta!”, “La soluzione per Matteo Renzi è più discoteche in Iran”, “M’avanzano un sacco di cappellini della campagna di Renzi, che faccio li spedisco a lui o libero il mio garage?”, “Mi avvicino alla fase finale in punta di piedi dice Matteo Renzi. E che piedi c'hai scusa. Mattè?”, “Felice che Bersani visiti i beni confiscati, è l'unico a parlare di lotta alle mafie. Mi piacerebbe che Renzi facesse lo stesso”, “Ma Renzi per chi ci ha preso, per Renziani?!”.
Quelli che non hanno cambiato carro
Beppe Fioroni, da luglio 2013 in poi:
"Il nostro modello di partito quale sarebbe, quello di David Serra e Flavio Briatore?". E ancora: “Ma serviva Renzi per far risorgere la sinistra?”. “Renzi: ovvero tutto il potere a Mr.Hyde e dr.Jeckyll”.
Beppe Fioroni, 2 dicembre 2013:
"Renzi passerà alla storia come quello che ha fatto risorgere Berlusconi col voto anticipato facendogli il più grande regalo. È più destabilizzante Matteo di Grillo e Berlusconi".
Franco Marini, 26 giugno 2012:
“Oggi vedo Renzi perdente. È lui a rischiare di essere rottamato. Non credo abbia la maggioranza nel partito e se andassimo a contarci rischia un flop rilevante. Per questo voglio dargli un consiglio: poiché formalmente non ha ancora deciso di candidarsi alle primarie, si fermi!”.
Franco Marini, 21 aprile 2013:
“Renzi ha un livello di ambizione sfrenata, a volte parla e non si sa quello che dice, cerca solo i titoli sui giornali. Se non modera questa ambizione finisce fuori strada”.
Franco Marini, 16 ottobre 2012:
“Renzi è come Grillo, è la personificazione della poca consistenza politica al servizio di interessi terzi”.
Massimo D'Alema, prima di parlare dello “straordinario risultato” ottenuto da Renzi alle europee (40%), 29 ottobre 2013:
“Non mi pare che al successo mediatico di Renzi corrisponda una straordinaria ricchezza e novità di contenuti. Mi ricorda un po’ quella pubblicità con Virna Lisi... 'con quella bocca può dire ciò che vuole'...”.
Massimo D'Alema, 10 ottobre 2010:
“Lo sapete che se mi stuzzicano reagisco. E che se c’è da combattere, combatto. Renzi ha sbagliato, e continua a sbagliare. Ho deciso di restare, e Matteo si farà del male”..
Massimo D'Alema, 9 novembre 2012:
“Il progetto politico di Renzi è di un'inquietante fragilità”.
Massimo D'Alema, 8 novembre 2012:
“Se si va sulla strada di Renzi si va al disastro politico”.
Massimo D'Alema, 24 settembre 2012:
"Se Renzi vincerà le primarie non esisterà più il centrosinistra. Ha detto che vuole allearsi con il popolo, sono frasi non nuove... poi è andata a finire malissimo".
Pierluigi Bersani, 14 aprile 2013:
“Renzi ha fatto tutta la sua carriera politica insultando e rottamando i compagni di partito. Si qualifica da solo. È indecente fare qualunquismo in un momento come questo”.
Pierluigi Bersani, 19 ottobre 2012:
“Renzi? Chi ha base alle Cayman non potrebbe dare consigli”
Rosy Bindi (un anno dopo dirà “Chapeau Renzi, hai battuto anche la mia Dc”), 30 giugno 2013:
"Renzi segretario? Credo che non lo voterò. Non riesco a capire cosa voglia. Non c'ha mai spiegato la sua idea di Pd e di Italia".
Rosy Bindi, 28 novembre 2012:
“Vorrei ricordare a Matteo Renzi che ho resistito per vent'anni a Berlusconi, figuriamoci se non
resisto qualche settimana a lui...”.
Rosy Bindi, 21 novembre 2012:
“Renzi dimostra di non avere molti argomenti oltre alla rottamazione. È figlio del ventennio berlusconiano”.
Rosy Bindi, 31 ottobre 2012: “La battaglia di Matteo Renzi per la rottamazione è una barbarie politica, perché tocca persone senza rispettarle”.
Stefano Fassina, 22 giugno 2012:
“Renzi non si capisce nemmeno cosa propone. Ripete a pappagallo le ricette della destra. L'unica cosa certa di Renzi è la sua data di nascita”.
Stefano Fassina, 26 ottobre 2011:
“Renzi rimpacchetta come nuove vecchie ricette economiche fallite”.
Stefano Fassina
“Le ricette di Matteo Renzi? Più che un 'big bang', mi sembra un 'big bluff'...”
Stefano Fassina, 4 luglio 2013:
"Renzi utilizza il vittimismo come marketing congressuale... scriva sul suo blog le regole che vorrebbe. E la data del congresso. Noi poi ubbidiamo. Poi però cominciamo a parlare di lavoro e di Europa". E ancora, su twitter: "Matteo tranquillo. oggi al Pd abbiamo parlato dell'Italia. Fonzie diventa ecce bombo?"
Stefano Fassina, 3 luglio 2013:
"Matteo, sulle regole scialla... ci hai appallato! Dovremmo parlare di lavoro invece sono due mesi che Renzi ci appalla con le regole. Se uno è convinto di stravincere contro una banda di burocrati sbandati, non ha l'ossessione delle regole".
Stefano Fassina, 15 aprile 2013:
“Renzi continua a fare prevalere le sue aspirazioni personali rispetto agli interessi del Paese e mi sembra irresponsabile. Ormai è evidente che i sondaggi creino deliri di onnipotenza”.
Stefano Fassina, 8 ottobre 2012:
“A Renzi dobbiamo cominciare a chiedere i diritti d'autore, anche oggi fa copia-incolla delle proposte Pd, per farle sue”.
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