Stiamo facendo un lavoto disgustoso: quello di ripercorrere a volo d'uccello il margherito EUROPA, dalla fondazione ai giorni nostri, alla ricerca della coerenza perduta. Lavoro disgustoso, ma utile per sfatare la vulgata che quando "una voce si mette a tacere", l'umanità dovrebbe vestirsi a lutto stretto. Io dico che quando falliscono certi foglietti diventati ormai bollettini che veicolano il pensiero unico di Al Pacchiano, The Cocc, l'Italia dovrebbe proclamare un giorno di festa nazionale. Tafanus
24 novembre 2005
Mille ragioni per lo sciopero. Domani l’Italia scende in piazza
(Quando lo sciopero era lecito)
Ci sono mille ragioni per sostenere lo sciopero generale che i sindacati confederali hanno proclamato venerdì in tutti i settori produttivi. I lavoratori ed i pensionati italiani fanno bene a scendere in piazza, visto che hanno avuto poco e niente dal governo Berlusconi. Negli ultimi quattro anni si è registrata un’iniqua redistribuzione del reddito: i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri più poveri. Basterebbe pensare a quei sei miliardi di euro di riduzione delle tasse, “regalati” da questo governo, nella sostanza, ai redditi superiori ai 100 mila euro: una operazione, ripeto, iniqua, oltre che inutile. Le cifre parlano chiaro: l’Italia è il paese che cresce meno in Europa [...]
26 dicembre 2005
Il carisma è pericoloso
(quando il carisma era pericoloso)
Cragnotti, Tanzi, Fiorani e Fazio, protagonisti i primi tre di accertati scandali ?nanziari, il quarto responsabile, per adesso, solo di aver dissipato la fama di una prestigiosa istituzione e danneggiato gravemente il nome dell’Italia, hanno tutti una caratteristica in comune : il potere autocratico e quasi carismatico di cui godevano. Quello che ha reso possibili scorrettezze o vere e proprie frodi spesso ?nalizzate a un disegno di grandezza superiore ai mezzi di cui disponevano [...]
29 dicembre 2005
Eccessi da spoil-system
(quando lo spoil-system era il male)
La stagione della trasformazione della pubblica amministrazione era iniziata in Italia sin dalla metà degli anni ottanta. L’obiettivo era rendere la macchina pubblica più efficiente e imparziale, per investire sulla sua attitudine a servire “progetti” piuttosto che “persone”, valorizzando le sue professionalità. Valorizzando la sua autonomia rispetto al potere della politica [...]
11 gennaio 2006
Per una politica libera dalle lobbies
(quando non c'erano le lobbies fiorentine, Eataly e Serra delle Cayman)
I recenti avvenimenti, che hanno interessato il rapporto tra politica ed economia, in particolare il mondo della finanza con le varie scalate, hanno riportato al centro del dibattito il tema dell’etica pubblica. Questo problema non è certamente nuovo, da sempre accompagna tutte le attività pubbliche e richiede un continuo aggiornamento e una vigilanza permanente che risiede più nella dimensione personale che in quella collettiva. L’eticità appartiene alla persona, solo in questo modo anche le azioni e gli strumenti che si usano assumono una caratterizzazione morale. Più che riferirci a codici etici, forse sarebbe bene pensare alla qualità della nostra educazione civica e di come la scuola è in grado di educare le persone alle virtù repubblicane come sono declinate dalla nostra carta costituzionale [...]
Alessandro Bellardita - 1 marzo 2006
I cento giorni della “Bundeskanzlerin” Angela. È popolare, più del suo partito, specie all’estero
(quando i margheriti adoravano la Merkel)
Sono volati, i primi cento giorni della prima donna cancelliere alla guida della Germania. Cento giorni da quel 22 novembre dello scorso anno, quando il Bundestag diede il via libera alla grande coalizione composta dai due grandi partiti della tradizione politica tedesca, la Cdu/Csu e la Spd. Già tempo di bilanci, dunque, per Angela Merkel. E per il suo vice, l’uomo forte dei socialdemocratici, Franz Müntefering, con il quale finora è riuscita a costruire un gioco delle parti in cui i due appaiono complementari: né in competizione né in sovrapposizione reciproca. E non è poco [...]
Francesco Lo Sardo - 15 Settembre 2006
Berlusconi convoca un vertice urgente sulla “roba”
(quando Berlusconi era interessato più alla roba che al bene pubblico)
«Di Telecom parleranno i miei…», ha detto entrando in via del Plebiscito. I suoi ne hanno parlato, mitragliando Prodi e il suo collaboratore Rovati. Così impone il copione del centrodestra e il ruolo del capo dell’opposizione. Intanto però Silvio Berlusconi, appena rientrato dalla lunghissima vacanza estiva, non s’è riunito con i dirigenti di Forza Italia ma s’è chiuso nel suo studio a palazzo Grazioli per un vertice urgente con Fedele Confalonieri e Gianni Letta. Avrà mica ragione Roberto Zaccaria, ex presidente Rai e deputato dell’Ulivo, cui pare di intravedere alla ripresa dell’attività dopo la pausa in Sardegna «un Berlusconi che gradualmente, pur senza dirlo, è sempre meno politico e sempre più imprenditore »? [...]
Redazione - 8 settembre 2006
Old e New, giù le mani da Tony Blair
(il sinistro ideale dei margheriti)
Giù le mani da Tony Blair. Già vi vediamo, a recitare il requiem per l’antipatico che ha cambiato la faccia al Labour e i termini del discorso nella
sinistra europea. C’è chi rosica da dieci anni, riguardando le cassette dei film di Ken Loach (quello che oggi organizza il boicottaggio a Israele), rimpiangendo l’era bella degli scioperi dei minatori, del laburismo rosso, delle batoste elettorali una dietro l’altra. Sono i fautori dell’Old, dovunque nel mondo, e li conosciamo [...]
Gianni Del Vecchio - 22 giugno 2009
Nei ballottaggi “pesanti” il Pd vince in tutta Italia - Centrosinistra vittorioso a Padova, Bari, Firenze, Bologna e Torino [Articolo]
("Con Renzi si vince"! Veramente si vinceva anche senza Renzi...)
Marcata inversione di tendenza rispetto a sole due settimane fa. Il centrosinistra si impone su quasi tutti i ballottaggi di peso, capovolgendo la schiacciante vittoria della destra ottenuta al primo turno. E, dato confortante per il Partito democratico, ha mantenuto alcune amministrazioni del Nord: dalla provincia di Torino al comune di Padova. Per il Pdl è una piccola Caporetto, con la Lega che invece festeggia per la sua candidata che conquista la provincia di Venezia. Avvincente il testa a testa all’ultima scheda per la provincia di Milano. La corsa a due fra Filippo Penati e Guido Potestà è stata di gran lunga la più appassionante di tutta la giornata elettorale. Nel momento in cui Europa va in stampa, non è possibile avere risultati definitivi, anche perché la differenza fra i due è minima, circa cinquemila voti [...]
Rudy Francesco Calvo - 2 luglio 2009
Con Dario, perché. I Pop in conclave. No agli eccessi nuovisti, sì a un confronto sereno per la leadership: le condizioni dei popolari.
(Quelli che "no agli eccessi nuovisti")
(1- Continua)
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