Ex An e berlusconiani: ras di destra, inquisiti, voltagabbana di professione... Tutti insieme appassionatamente sul carro di Michele Emiliano, che non dice no a nessuno. Il "magistrato in aspettativa" da ormai 11 anni, che ormai passa più tempo negli studi TV che nel suo ufficio, è una persona generosa. E non sente gli odori...
(da un articolo di Lello Parise su Repubblica dell'8 Maggio 2015)
Michele Emiliano, alias "tuttidentro". Tra i quattrocento candidati del centrosinistra alle regionali, l'aspirante alla successione di Nichi Vendola accoglie chiunque: ex aennini come Euprepio Curto, in corsa con i Popolari (Udc, Centro democratico e Realtà Italia); ex berlusconiani come Tina Fiorentino, già assessore delle giunte di centrodestra in Puglia; ex schittulliani, dal nome dell'oncologo Francesco Schittulli, sostenuto dai frondisti di Fitto, da Fratelli d'Italia e Ned, come Anita Maurodinoia, "miss preferenze" per i conservatori alle comunali di Bari lontane appena un anno e poi traghettata armi e bagagli nelle file del già pm antimafia, che la arruola nella squadra del Pd.
«Avevano nei confronti della sinistra, un pregiudizio. Adesso ci danno una mano» spiega Emiliano, che non si scompone più di tanto: «Peraltro, sono delle mosche bianche. Non ho fatto il calcolo, ma si tratta solo di dieci competitori...» (...sono solo dieci... Dio, che livello di motivazioni...Emiliano, e vergognarsi almeno un po', no??? NdR)
Un'altra mosca bianca figura in una delle due civiche organizzate dal segretario dei riformisti è Desirée Digeronimo, pm a Roma, che alle ultime amministrative all'ombra di san Nicola voleva scalzare proprio i riformisti dalla guida di Palazzo di città. Non ci riesce e finisce per farsi ingaggiare dall'intrepido Emiliano.
Ostinato pure a non rinunciare a tre imputati. Schierati "a sua insaputa" evidentemente, con i dem: l'ex deputato leccese del Pds Ernesto Abaterusso (truffa aggravata ai danni dello Stato); e i tarantini Michele Mazzarano (finanziamento illecito ai partiti), consigliere uscente, nonché Donato Pentassuglia, assessore alla Sanità nell'esecutivo del leader di Sei, a cui contestano il favoreggiamento nel maxi dibattimento per i disastri provocati dall'Ilva. Emiliano se la cava così: Il guaio è che «il codice etico del Pd fa acqua da tutte le parti», ed è la ragione per cui il gruppetto di uomini politici chiacchierati non poteva essere messo da parte. «Io, come segretario, ne ho preso atto. Nelle mie civiche comunque, non ci sono né destinatari di avvisi di garanzia né condannati». (Magnifico! Il "Codice Etico PD, non gli piace, fa schifo, fa acqua da tutte le parti, e il Prode Emiliano che fa? Lotta per cambiare lo schifoso Codice Etico? Si rifiuta di candidarsi con un partito che adotta un codice etico schifoso? Sceglie di adottare un SUO codice etico meno schifoso? Macchè! Il Prode Emiliano, Magistrato in aspettativa da 11 anni, "prende atto". Reazione eroica, dalla quale non si può con capire tutta la grandezza del personaggio... NdR)
Emiliano come De Luca, governatore in pectore in un'altra terra del Sud, la Campania, che Roberto Saviano in un'intervista ail'Huffington Post accusa senza se e senza ma: «Nelle sue liste c'è Gomorra»? Da Napoli, il diretto interessato replica: «Servono denunce, non mezze parole». Mentre il progressista pugliese avverte: «Non credo di poter essere paragonato a Vincenzo. Noi stiamo semplicemente facendo quello che facciamo da undici anni a questa parte. Abbiamo cioè preso una regione, questa, chiamata "l'Emilia nera", per trasformarla in un feudo del centrosinistra». A quale prezzo? «Nessuno, per quello che miriguarda. Io non faccio patti con chissà chi, non prometto assessorati, niente. Resto un magistrato (purtroppo...) e so perfettamente come mi devo muovere».
(Caro Emiliano, parla sul serio, è soggetto ad amnesie, o cerca di appuntarsi sul petto medagliette non sue??? Con la trasformazione "da undici anni" della Puglia da "Emilia Nera" in un feudo del centrosinistra lei non c'entra un cazzo. Nel 2005 ha stravinto primarie ed elezioni regionali tale Nichi Vendola, e la storia si è ripetuta nel 2010. Faccia una cortesia... Restringa l'ambito dei suoi meriti alla "Città di Bari" - 322.000 abitanti - e si spogli della medagliona pugliese - 4100.000 abitanti... NdR)
Il pubblico ministero in aspettativa ribattezzato "gladiatore", da quando nel 2004 diventò sindaco del capoluogo del tacco d'Italia, è un fiume in piena: «Con i tempi che corrono,n on so dire bene che cosa sia la sinistra. Però io sono un uomo di sinistra, sono sempre stato da quella parte, ho sempre rispettato le leggi e il mio prossimo, sono un patriota, ho rapporti buonissimi con le forze dell'ordine, le forze armate, tutte cose che qualcuno un tempo avrebbe definito di destra. Canto l'inno nazionale, a differenza di molti della sinistra radicale che quasi se ne vergognano». (Mamma mia... il "Gladiatore" dei talk shows "non sa bene cosa sia la sinistra", ma avete sentito quante benemerenze si attribuisce? Canta persino l'Inno di Mameli! Canterà anche il passaggio "poropò poropò poropò popò poò? NdR)
Non si ferma più: «Ho creato un'arca di Noè? Questa è una barzelletta. Nella campagna elettorale del 2010, nelle liste di Sei, del Pd e dell'Idv c'erano moltissimi imprenditori, le cui attività economiche rischiavano di entrare in conflitto con rimparzialità della pubblica amministrazione. Questa volta, non ci sono. Se ne è accorto qualcuno che facciamo a meno di 50.000 voti, pressappoco, portati cinque anni fa da questi stessi imprenditori a Vendola?».
Lello Parise, Repubblica dell'8 Maggio 2015
Questo PD è da abbattere coi caterpillar... All'interno di questo PD, i Michele Emiliano e i De Luca non potrei votarli neanche sotto mianaccia di morte. Pugliesi, campani! Regalatevi qualcosa di importante! Mandate a casa questi renzini privi di tatto e di olfatto. Non sentono le flatulenze che emanano da alcuni loro porta-borracce. Mandateli a casa.
Tafanus
2902/0645/0830 edit
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