14 gennaio 2016
E' un cittadino senegalese irregolare di 27 anni, si chiama Cheik Diaw: "Rapporto consenziente". Ha negato lo strangolamento. La donna ha due fratture alla testa. Accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà. La procura esclude il gioco erotico e che i due si conoscessero
Ha ammesso le proprie resposabilità l'uomo fermato per l'omicidio di Ashley Olsen, la giovane donna statunitense di 35 anni che viveva a Firenze. E' un cittadino senegalese di 27 anni, Cheik Diaw, irregolare, arrivato in Italia da pochi mesi per raggiungere il fratello e sottoposto a fermo di indiziato di delitto disposto dal pm e fermato intorno alla mezzanotte in via del Castagno. L'imputazione è omicidio aggravato dalla crudeltà e per aver agito nei confronti di un soggetto in condizioni di minorata difesa. "Abbiamo dovuto chiudere le indagini per impedire che il sospettato fuggisse - ha detto il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo - le prove finali, decisive che ci hanno indotto a emettere il fermo sono arrivate solo ieri sera e consistono nel risultato delle analisi del dna".Ashley Olsen, la giovane statunitense uccisa in casa a Firenze Il giovane, che come lavoro distribuiva volantini per vari locali fiorentini, è stato interrogato fino alle 5.30 del mattino. Non ha negato il rapporto sessuale ma ha detto che era stato consenziente.
Per quanto riguarda la morte di Ashley ha detto di non aver avuto intenzione di uccidere, che sarebbe stata frutto di una lite nata dopo il rapporto perché la ragazza voleva mandarlo via. Cheik ha raccontato agli inquirenti: "Mi ha detto vattene, deve arrivare il mio fidanzato e mi ha spinto alla porta". Poi, secondo la versione del giovane, Cheik avrebbe colpito Ashley con un pugno alla nuca urlando: "Mi hai trattato come un cane". Lei quindi sarebbe caduta, poi rialzatasi lo avrebbe spinto. A quel punto lui l'avrebbe spinta facendola cadere e battere la testa.Omicidio Ashley, il ritratto dell'uomo fermato: "27 anni, clandestino, incensurato". Emerge per la prima volta anche un particolare fino ad ora ignoto: Ashley ha due fratture alla testa, è morta per "strangolamento -ha spiegato il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo - ma la morte sarebbe sopravvenuta anche per altre lesioni: l'autopsia ha fatto rilevare due fratture al cranio". L'omicidio "ha avuto sia un'azione contundente, sia un'azione di strangolamento". "Non c'è traccia di gioco erotico - ha poi spiegato il procuratore - è possibile che i due protagonisti non fossero lucidi".
"Aspettiamo gli esami tossicologici su Ashley - ha continuato - abbiamo elementi per pensare che avessero assunto sostanze che non li rendevano lucidi, alcol di sicuro, forse altro. Non risulta che si conoscessero". Il senegalese dopo aver ucciso Ashley Olsen scappò dalla casa della 35enne portando via il suo telefonino e poi inserendoci la propria scheda sim.Firenze, il padre di Ashley Olsen porta i fiori davanti alla casa Tra le prove finali che hanno fatto scattare il fermo ci sono i risultati delle analisi del dna. Dalla "casa sono stati presi reperti biologici, un profilattico e una cicca di sigaretta nel bagno", che "grazie a uno stratagemma degli investigatori è stato poi possibile comparare con il dna" del sospettato. Tra gli indizi il procuratore Creazzo ha evidenziato che alcuni testimoni "hanno visto Ashley allontanarsi dalla discoteca Montecarla uscendo con il senegalese" ed altri testimoni "hanno visto il senegalese entrare nella casa della ragazza con la ragazza". L'uomo fu inquadrato dalle telecamere di video sorveglianza nelle strade mentre andava a casa dell'americana uccisa strangolata. La spinta decisiva l'hanno data le analisi del Dna. Nel primo sopralluogo era stato trovato un profilattico e un mozzicone di sigaretta. In particolare sarebbero stati importanti i rilievi effettuati nel pomeriggio di ieri in un lungo sopralluogo della polizia scientifica all'interno dell'appartamento dove Ashley abitava e dove è stata ritrovata cadavere. Altri residui biologici sono stati trovati sul corpo della donna assassinata.
Fondamentali i risultati del test del Dna, anche grazie a uno stratagemma degli investigatori. Il profilo genetico estratto su alcuni reperti rinvenuti sul luogo delitto (un preservativo e frammenti di tessuto trovati sotto le unghie della vittima) sono stati confrontati con altri raccolti in questura lo scorso 10 gennaio, mentre l'uomo veniva sentito: gli agenti hanno conservato una cicca di sigaretta e un bicchiere usati dal senegalese negli uffici di via Zara, trovando poi la prova decisiva. Firenze, la scientifica torna nella casa dove è stata uccisa Ashley Olsen Ashley e l'uomo fermato si sarebbero incontrati venerdì poco prima dell'alba, dopo che lei era uscita dal Montecarla in via dei Bardi, uno dei locali più noti delle notti fiorentine, in passato chiuso perchè al suo interno operavano alcuni spacciatori. Ashley era stata ritrovata stesa sul letto, nuda, dal suo fidanzato, che non la vedeva da un paio di giorni dopo un litigio. Nel tentativo inutile (era morta dal giorno prima, scoprirà l'autopsia) il fidanzato l'ha sollevata dal letto, stesa a terra e ha anche tentato la respirazione bocca a bocca.TagsArgomenti:omicidio firenzeamericana uccisa a FirenzeAshley OlsenProtagonisti:© Riproduzione riservata 14 gennaio 2016
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