Pubblichiamo il grafico riassuntivo di TUTTI i sondaggi accettati e pubblicati sul sito ufficiale sondaggipoliticoelettorali.it nei 12 mesi terminanti il 7 marzo 2016. Nel grafico i dati puntuali della probabile coalizione di centro-destra, di quella di centro-sinistra, e del M5S, nonchè le curve polinomiali di tendenza.
Avvertiamo che i dati sono "spostati" a favore del CSX dal fatto che un istituto senza vergogna (non cito il nome perchè verrei querelato) assegna in media alla coalizione di centro-sinistra un vantaggio, su quella di centro-destra, di ben 5,5 punti. TUTTI gli altri sondaggisti limitano questo vantaggio a 1,1 punti. E poiché questo sondaggista da vergogna fa un sondaggio su 5 totali in media, contribuisce a "migliorare la situazione globale del centro-sinistra di circa un punto, costantemente.
Ciononostante...
Ciononostante si evidenzia come la coalizione "ConRenziSiVince" sia precipitata in 12 mesi - e nonostante le marchette, gli annunci e le slides - dal 42,5% al 36,5% tendenziale, perdendo, con bella regolarità, mezzo punto al mese.
La probabile coalizione di centro-destra recupera una breve flessione a metà periodo, e in sostanza chiude l'anno in pareggio, al 34%. Chiude quindi con 2,5 punti di ritardo sul centro sinistra. Valore inferiore alla "forbice" che connota il margine d'errore statistico, che in questi sondaggi è mediamente di -/+ 3 punti.
Infine, il M5S - che sembrava avviato verso il precipizio - guadagna circa 10 punti in 12 mesi. E non tira aria molto più salubre per le amministrative di aprile, visto che al di la della vergogna delle primarie (non ancora registrata dai sondaggi, che si fermano al 7 marzo), a Napoli finirà con un ballottaggio De Magistris/5Stelle (salvo "sorprese" da una eventuale lista personale Bassolino; a Roma Giachetti non vincerà neanche se lo spingessero con un caterpillar, e persino nella Milano del mitico Sala/expò, sembra che ci si avvii verso un ballottaggio da thrilling.
Nel frattempo, su Renzi inizia a scatenarsi la vendetta della UE. Lui ha battuto i pigni sul tavolo, le lobbies filo-tedesche hanno iniziato a battergli i pugni in faccia, con una "letterina di avvertimento" sui conti pubblici, prodromica all'aumento obbligatorio dell'IVA a partire dal 1° Gennaio 2017.
Tafanus
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