Sorpresa, Matteo Renzi torna fan delle rinnovabili (a parole), ma Greenpeace non ci sta. Il presidente del Consiglio è volato Stillwater (in Nevada) “per visitare la centrale di energie rinnovabili più innovativa del mondo. Che è italiana, anche se spesso il nostro Paese sembra fare tutto per nascondere le proprie eccellenze”, ha spiegato in un post su Facebook. Il riferimento è alla mobilitazione trasversale per il sì al referendum sulle trivelle. E fra le ragioni del sì e del no in queste settimane si è discusso anche di rinnovabili, come fonte di energia alternativa a quelle tradizionali costituite da idrocarburi.
“Il settore vede l’Italia tra i leader mondiali e ne siamo orgogliosi – dice Renzi – ma dobbiamo avere consapevolezza che un mondo che va avanti solo a rinnovabili per il momento è solo un sogno”. Frase che deve aver suscitato non poco stupore in casa Greenpeace, da dove proprio nei giorni scorsi è uscito un report che evidenzia l’opposto di quanto sostenuto dal capo del governo.
“Matteo Renzi ha una gran faccia tosta a parlare di rinnovabili”, dice a ilfattoquotidiano.it Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. Che commenta le parole del premier: “Mentre invita gli italiani a disertare un referendum nazionale, schierandosi dalla parte dei petrolieri, non manca di vantarsi dei traguardi di un settore che lui e il suo governo stanno invece mettendo in ginocchio”.
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