Dopo l'ubriacatura, arriva l'hangover. È un brusco risveglio per l'occupazione quello registrato dall'Inps nei nuovi dati diffusi oggi nell'Osservatorio sul precariato.
A gennaio 2016, primo mese con in vigore la decontribuzione per i neoassunti ridotta da 8060 a 3.250 euro all'anno (e per una durata biennale), il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti a tempo indeterminato, al netto delle trasformazioni, segna per la prima volta da molto tempo un dato negativo: -12.378. Assumere in modo stabile da quest'anno conviene molto meno, e la fiammata dei nuovi contratti di lavoro registrata lo scorso anno comincia a diminuire di intensità.
Nel dettaglio i nuovi rapporti di lavoro a gennaio 2016 sono stati 106.697, in calo del 23% rispetto ai 176.239 del 2015. Le cessazioni sono state 119.075, contro i 128.667 dell'anno precedente. Le trasformazioni di contratti a tempo determinato sono state 41.221 a cui si sommano anche gli 8.876 apprendisti "convertiti" a contratti stabili. Per questo, incluse anche queste voci, il saldo anche a gennaio risulta positivo di 37.719 unità. Erano 90.051 nel 2015. Segno più i per i contratti a termine. Sono 112.373 mila i nuovi contratti termine nel primo mese dell'anno (tra nuovi contratti e cessati), in lieve diminuzione rispetto ai 120.128 del 2015.
Che il depotenziamento degli sgravi per i neoassunti si faccia sentire lo si nota anche osservando la percentuale di contratti a tempo indeterminato sul totale dei rapporti di lavoro attivati. Dopo il picco di dicembre, ultimo mese con il bonus a 8060 euro, il dato è sceso dal 64,6% al 34,3%.
SOCIAL
Follow @Tafanus