Non mi piace ciò che sono costretto a scrivere, ma lo scrivo lo stesso... Chissà perchè, anche quando muore qualcuno di cui, in vita, tutta la intellighenzia ha detto e scritto peste e corna, improvvisamente si debba cominciare a parlarne benissimo...
Ricordo (ero molto giovane) un "musical" di Renato Rascel. La scena più esilarante era quella di Rascel che si aggirava per un cimitero, e si fermava a leggere tutte le lapidi...
- "Qui giace Tizio, Padre Esemplare, marito fedele. Una vita di sacrifici per il bene dei suoi caro"
- "E' mancata prematuramente, all'età di 89 anni, Teresina. Ha impegnato la propria esistenza nella difesa dei deboli, dei malati, dei poveri"
- "Qui riposa Caio. Morto da eroe, travolto sulle da un'auto pirata"
La lettura delle lapidi apologetiche va avanti per almeno 5 minuti. A questo punto Rascel si ferma, con aria perplessa, e - parlando con se stesso, si interroga... "Mah... mi piacerebbe sapere dove hanno sepolto i "figli 'de na mignotta"...
Fino a ieri, quando si parlava di Casaleggio, lo si faceva o per mettere in dubbio la conduzione delle "clickettarie" sul web, controllate solo dal suo server; o per parlare delle espulsioni dal "Movimento", che testimoniavano la mancanza di senso della democrazia; o per tracciare scenari e "retroscemari" in stile Spectre e Grande Fratello. Ma il "must", da almeno otto anni, era quello di parlare e straparlare delle "previsioni casaleggesi sul mondo di domani". Scenari che si installavano sistematicamente fra il catastrofico, il ridicolo, il farneticante.
L'esempio più noto (e più - mi si passi il termine - preso per il culo), è il celeberrimo filmato intitolato "Gaia", una indimenticabile accozzaglia di sciocchezze che fatto ridere molti di noi, ma è stato pericoloso abbastanza, perchè molti, dopo quel filmato, hanno iniziato a considerare seriamente Casaleggio come il "Quelo" di Corrado Guzzanti. Ecco un piccolo estratto delle "profezie" del Santone:
[...] nel 2018 il mondo sarà diviso in due blocchi: a ovest con Internet e a Est con una dittatura orwelliana. Nel 2020 ci sarà la Terza Guerra Mondiale (durerà vent’anni). Nel 2040 trionferà la rete democratica (Internet). Nel 2050 un brain trust collettivo risolverà ogni problema mentre nel 2054 ci saranno le prime elezioni mondiali in Rete. Spariranno religioni, partiti e governi nazionali” [...]
Inutile dire che oggi, a "Casaleggio morto", nessuno ha avuto il coraggio di ricordare cosa scriveva o cosa diceva di Casaleggio vivo. Oggi il termine più abusato per descrivere Casaleggio è "visionario". Per carità! non "visionario" come sinonimo di mezzo matto, ma "visionario" inteso come persona dalla vista lunga-anzi-lunghissima, uno che vedeva in anticipo cose che noi umani non saremmo riusciti neanche ad immaginare... cose come la Terza Guerra Mondiale che durerà vent'anni. Non ci resta che aspettare. Ormai questa guerra è imminente. Inizierà nel 2020, è molto prossima. Non ci ha detto, Casaleggio, chi la scatenerà, quali saranno le alleanze, perchè durerà vent'anni (in un mondo pieno di bombette atomiche?). Forse sarà combattuta, di comune accordo, a sassate.
Per quanto mi riguarda (lo so, non si dovrebbe dirlo, non è politically correct), di Casaleggio morto - fatta salva la umana "pietas" che non si nega a nessuno - continuo a pensare ciò che pensavo di Casaleggio vivo. Ve lo dirò solo fra qualche mese, quando sarà finito il concorso a chi la spara più grossa su cosa sia stato Casaleggio.
P.S.: Chiedo ai miei nemici una sola cortesia: quando morirò, nessuno di quelli che in vita mi hanno ritenuto un fijo de na mignotta, si azzardi a cambiare idea. Vorrei avere il privilegio di essere giudicato male, da morto, esattamente come prima. Niente lapidi la "Uomo Integerrimo", "Lavoratore Infaticabile", "Eroe morto per un vaso di gerani caduto da un balcone". Grazie
Tafanus
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