( Vedi anche, per maggiori dettagli, questo articolo )
Oggi Renzi, il "serial twitter", si intesta la bassa affluenza al referendum come un successo personale. E' così? Parliamone!
E per parlarne, partiamo da lontano. Esattamente dal 1974. Tanto per iniziare a farsi un'idea: il 31% di affluenza è - e il grafico lo mostra a chiare lettere - il risultato della pluridecennale, progressiva disaffezione dall'Istituto referendario, generato da molti fattori:
- -a) Una generalizzata tendenza, in tutto il mondo e anche in Italia, al calo delle affluenze alle urne PER TUTTI I TIPI DI ELEZIONI, derivante da un continuo calo della credibilità del ceto politico.
- -b) l'incremento dell'abuso dell'Istituto (grazie, Pannella!) attraverso il quale si era arrivati a presentare fino a TRENTA quesiti diversi in una sola sessione elettorale (sarebbe servito un trolley, per portare le schede in cabina).
- -c) La parcellizzazione dei temi toccati, sempre più particolari, incomprensibili, riguardanti fasce ridotte di elettori.
- -d) L'abitudine, frequente, a tradire - non rispettandola - la volontà popolare espressa attraverso i referenda.
- e) L'uso truffaldino dell'astensione fisiologica. In Italia circa il 35% di elettori NON VA A VOTARE. Il giochino di far fallire i referenda non graditi ad una parte politica attraverso l'aggiunta di un 15% di elettori al 35% dell'astensione fisiologica è un gioco da ragazzi. Un gioco delinquenziale, iniziato con l'invito ad andare al mare di craxiana memoria, che si è molto perfezionato, ed è diventato un gioco da ragazzi.
E ora diamo uno sguardo al grafico in alto: i puntini riguardano (in percentuale) i dati dell'affluenza ai referenda effettuati dal 1974 al 2016. Stiamo parlando di 42 anni. Un tempo sufficiente per poter parlare di "tendenza di lungo periodo". La linea curva rappresenta la linea di tendenza polinomiale. che "media" fra gli occasionali sbalzi di singoli dati atipici.
Il referendum che Renzi non voleva (e di cui si intesta il mancato raggiungimento del quorum), guarda caso si chiude con un'affluenza al 31%, che è esattamente sovrapponibile alla curva di tendenza. Ma - e mi scuso se faccio un discorso controtendenza rispetto ai titoloni dei giornali di oggi ("Senza Quorum", ed altre perle giornalistiche del genere), Renzi dimentica di dire due o tre cosine:
- -1) Si trattava di un referendum sul quale non c'è stata informazione (TG Uno: 13 minuti complessivi dedicati all'argomento);
- -2) Si trattava di un referendum su materia tecnica, scarsamente comprensibile ai più, "aiutati" a non capire dal frastuono contraddittorio dei talk-shows
- -3) Si trattava di un referendum che riguardava da vicino SOLO alcune popolazioni abitanti nelle fasce costiere (prevalentemente dell'Adriatico), e di cui non fregava niente - a proposito dell'Italia, popolata, come è noto, da un popolo di "NIMBY People" - agli abitanti delle zone interne del paese, delle regioni che affacciano sul Mar Ligure, sul Tirreno, e persino in aree costiere dello Ionio e dello stesso Adriatico.
- -4) Da una ricerca appena resa nota da "Piazza Pulita", più di metà degli italiani non si è scomodata per andare a votare, perchè convinta che la diuturna opera criminale di dissuasione da parte delle "Istituzioni", amplificata dai mass-media "embedded" al potere, avrebbe fatto fallire il raggiungimento del quorum (cosa puntualmente avvenuta).
In altri termini, siamo un popolo di coglioni, che vanno a votare solo se sono convinti di vincere, e mai dare un segnale importante a questi governanti foraggiati dai petrolieri anche attraverso opportune "sguattere guatemalteche".
Se si mettono insieme questi fattori, si capisce che un referendum che riguarda una piccolissima parte della popolazione, e che raggiunge il 31% di affluenza, è una sconfitta. E' una sconfitta non per chi è andato a votare SI, ma per Renzi e per i suoi scherani, che contavano su cifre d'affluenza da prefisso telefonico.
Altre due annotazioni:
- -a) Renzi ha accusato "i gufi" di aver fatto spendere al paese, inutilmente, 300 milioni. Questi soldi, INUTILMENTE, li ha buttati nel cesso Renzi. Sarebbe stato sufficiente accorpare il referendum al voto amministrativo. Cosa che ha rifiutato, senza neanche riuscire a dare una spiegazione plausibile, che pure gli è stata insistentemente chiesta;
- Renzi ha truffaldinamente fatte la "mozione degli affetti" sui posti di lavoro che si sarebbero persi, come de dal giorno dopo si fossero messe in mezzo alla strada 10.000 persone. Falsi i numeri, non citati i tempi. Le concessioni non sarebbero scadute tutte assieme, ma nell'arco di un quarto di secolo; la gente avrebbe continuato a lavorare anche dopo, perchè smontare il 50% di piattaforme putrefatte e improduttive avrebbe richiesto personale. TANTO personale; infine, lo spostamento dai combustibili fossili alle rinnovabili, avrebbe dato un saldo netto positivo all'occupazione.
Facciamocene quindi una ragione. Noi siamo un popolo coglione, che ha bisogno come il pane di piccoli e grandi cazzari. Un popolo che è passato, senza soluzione di continuità, dal craxismo, al berlusconismo, al renzismo. Ogni popolo ha i governanti che si merita.
E ora teniamoci vita natural durante queste decine di orribili cattedrali di ferro arrugginito, che nessuno rimuoverà più, perchè il decommissioning è forse più costoso della costruzione. I reucci di "trivellopoli", grazie a Renzi, Hanno trionfato. L'italia ha perso, ancora una volta.
Tafanus
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